Assault On Precinct 13 - Film (2005)

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Assault On Precinct 13
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Assault On Precinct 13
Anno: 2005
Genere: thriller (colore)
Note: Aka "Assalto al ditretto 13". Remake di "Distretto 13: le brigate della morte", (aka "Assault on Precint 13")

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Un buon remake come non è così facile incontrare, in questi tempi di corsa selvaggia al recupero di vecchi classici da modernizzare. Il DISTRETTO 13 di Carpenter, a ogni modo, non ne aveva bisogno: visto oggi mantiene ancora una forza visiva e un lavoro di regia straordinari e attualissimi. Questo remake non comincia nel migliore dei modi, teso com'è a seguire le tracce degli action polizieschi più trendy tra continui stacchi e frenetici movimenti di macchina. Poi però, complice un'azzeccata ambientazione notturna sotto la neve (fotografata con colori tendenti all'azzurro che molto rimandano al prototipo di Carpenter...Leggi tutto), il film comincia a ingranare. Quando il distretto 13 del titolo (governato da Ethan Hawke con un Brian Dennehy sulla via del pensionamento) riceve la visita di un cellulare costretto a fare sosta lì per la notte a causa della tormenta di neve, il riallacciamento a Carpenter è completo e Laurence Fishburne (nei panni del supergangster da strasorvegliare) reclama la scena per sé: parla poco ma distribuisce sempre sentenze che pesano come macigni e quando il distretto è assediato da un gruppo di poliziotti corrotti (è questa la vera novità del remake) capitanati dall’infido Gabriel Byrne, ansiosi di ucciderlo, dovrà giocoforza schierarsi coi “resistenti”. Qualche banalità di troppo durante l’assedio, soprattutto nella gestione della suspense e dell'azione, dialoghi modesti ma una padronanza tecnica non comune. Finale in crescendo. Niente di eccezionale, però lo spirito del modello non è tradito e il clima creato è indubbiamente quello giusto.

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Caesars 16/07/07 15:24 - 3794 commenti

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La moda dei remake continua ad imperare, stante una mancanza di idee sempre più diffusa ad Hollywood, e a farne le spese finisce anche Distretto 13 le brigate della morte, capolavoro carpenteriano. Questo rifacimento brutto non è, non tradisce troppo neanche la trama originale, ma rimane sostanzialmente un'opera inutile che si lascia guardare ma che rimane assai lontana, come livello artistico, dal lavoro d'origine. L'uscita del film in Italia non è servita neanche a far pubblicare il dvd dell'originale: cosa aspettiamo? Vedibile e dimenticabile.

Mascherato 31/08/08 17:58 - 583 commenti

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Richet approccia l'originale, forse, nell'unico modo possibile. Il nemico, qui, è conosciuto: il male è la corruzione istituzionale (nella polizia), la connivenza con la criminalità. Il precinct 13 sta per essere abbandonato perché sorpassato (come lo è il vecchio sbirro Jasper), isolato in provincia (altro che la metropoli del film del '76). Ma, probabilmente, ad essere sorpassato è anche quel cinema i cui tipaz (per dirla con Ejzenštein) si aggirano nei rifacimenti come zombi (provate a contare quanti dei personaggi muoiono con un colpo di pistola alla testa) in cerca di nuova vita.

Hackett 2/09/08 12:08 - 1867 commenti

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Remake del celebre film di Carpenter, è una pellicola gradevole ma che, come spesso accade, non regala molto di più del film precedente; anzi, ne banalizza parecchie situazioni facendo calare la tensione palpabile del primo film a discapito di una pioggia di proiettili. Divertente come action ma non di più.

Patrick78 15/05/09 15:24 - 357 commenti

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Remake-vergogna di un capolavoro senza tempo realizzato evidentemente con l'unico scopo di attirarsi critiche ed insulti da parte di critica e pubblico che tanto avevano amato il film di Carpenter. Ci troviamo di fronte all'ennesimo rifacimento di pellicole di successo, ma la formula non sempre paga ed in questo caso nonostante un buonissimo cast il risultato è davvero scadente e non si discosta molto da altri epigoni (Hostage, Nido di vespe) di qualità più che dubbia. Per chi ha amato l'originale sarebbe meglio lasciar perdere senza esitare.

Daniela 29/07/09 08:32 - 12671 commenti

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Impresa sulla carta persa in partenza, che invece si risolve in un risultato più che dignitoso: Richet rinuncia alla metafisica carpenteriana (gli assedianti hanno un volto e una precisa motivazione utilitaristica) e supplisce alla perdita del senso del mistero premendo il pedale sulla caratterizzazione dei personaggi e sull'action adrenalitica. Ed è proprio qui che il film gioca le sue carti migliori, grazie ad una buona prestazione del cast e una distribuzione delle morti non banale (occhio al colpo in testa, secco e inaspettato).

Rickblaine 15/08/09 11:29 - 635 commenti

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Sfregio al grande capolavoro di John Carpenter che è di gran lunga superiore. Questo è poco studiato, anche se è presente un buon Ethan Hawke. Si scende troppo nel personale dei protagonisti e, nonostante ci sia anche il bravo Gabriel Byrne, l'antagonista è poco abbinabile all'ideologia supposta del vecchio film. Da salvare solo l'esistenza di un minimo sfondo politico e niente più.

Homesick 13/08/09 10:03 - 5737 commenti

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Sobrio, onesto remake del capolavoro di Carpenter. Evitando intelligentemente di ricalcarne l'incombere di una minaccia senza volto e quel clima anni Settanta che oggi sarebbe anacronistico, si concentra esclusivamente sull'azione: un'azione secca ed essenziale, costruita con rara padronanza dei mezzi del vero Cinema (fotografia, inquadrature, spessore del personaggio) senza il frastuono da videogame degli effetti speciali. Grande Fishburne nel ruolo che fu di Joston, anche se qui è l'agente (Hawke) a essere onorato con l'appellativo di "Napoleone".

Enzus79 15/08/09 10:34 - 2901 commenti

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Alla domanda, ma quel capolavoro di Distretto 13 aveva bisogno di un remake? La risposta è no. Questo film si rivela per quello che è: fiacco. Anche se l'azione, rispetto al vecchio, è più presente, manca di quel cinismo ed originalità che aveva il predecessore. Nonostante gli attori siano buoni (ed anche la regia), il film viene visto pensando sempre a Carpenter e viene la voglia di cambiar canale...

Giuliam 15/08/09 10:36 - 178 commenti

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A parte che non vado pazzo per i remake, questo "Assault on precinct 13" è un vero insulto al film di Carpenter. Richet non segue gli stessi aspetti socio-politci. Qui come antagonisti ci sono i poliziotti corrotti, nel film carpentiano dei teppisti. Al dir la verità, fin dall'inizio del film non si capisce effettivamente dove il regista voglia arrivare, spesso si ha la sensazione che prenda in giro lo spettatore... È apprezzabile la buona manualità del regista con la camera.

Greymouser 13/07/10 00:57 - 1458 commenti

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Rischio di ripetermi, ma ancora una volta ho visto un inutile rifacimento di un film inimitabile come Distretto 13 di John Carpenter. Inutile non perchè brutto, ma perchè superfluo. Se non ci fosse stato l'illustre precedente, staremmo a parlare di un buon film d'azione. Ma il precedente c'è, eccome. e risulta inevitabilmente troppo ingombrante per le chances del volenteroso Richet.

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Rambo90 25/07/10 00:34 - 7702 commenti

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Buon action tutto costruito sulla tensione e sui colpi di scena. Le scene d'azione sono strutturate bene, la fotografia cupa e azzurra ha il suo fascino, la regia è veloce e, soprattutto, il cast è di quelli da ricordare. Ottimo Fishburne come quasi sempre, ma anche Hawke non è da meno. Gradevole il ripescaggio di Dennehy e bravi i vari comprimeri (fatta eccezione per uno spento Byrne). Da vedere.

Galbo 28/07/10 16:24 - 12399 commenti

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Il regista Jean-François Richet nell'affrontare il remake del classico di John Carpenter, lo priva di tutte le implicazioni socio-politiche e lo trasforma in un'onesto film d'azione che dirige in maniera pratica e funzionale, garantendo un buon ritmo e sfruttando al massimo le doti attoriali e di presenza scenica dei bravi protagonisti (Fishburne su tutti).

Buiomega71 26/03/12 23:39 - 2912 commenti

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Nel capolavoro di Carpenter a far da sfondo c'era una afosa notte losangelina, qui la neve di Detroit sotto le festività natalizie, in Carpenter una gang di guerriglieri silenti come delle ombre, qui poliziotti corrotti. Uno dei remake tra i più scialbi e inutili mai girati, privo di ogni pathos e coinvolgimento. Filmettino d'azione che scivola addosso e non fa mai centro, ma solo rumore. Peccato, perché il francese Richet non gira affatto male e l'atmosfera invernale e ben resa. Sonora delusione, mille volte meglio il bellissimo Nido di vespe.
MEMORABILE: L'inizio violento nell'appartamento, dal vago sapore banlieu da poliziesco europeo (tanto che credevo di aver sbagliato film).

Gestarsh99 4/07/14 23:49 - 1395 commenti

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L'originale carpenteriano era un saggio d'alta scuola di cinema che, nella protratta dilatazione temporale, depredava intere praterie di suspense disponendo le carni in lizza su una graticola via via sempre più arroventata. In questa riedizione resta soppresso qualunque aspetto romantico e abolito ogni pregiato costrutto western. Il motore nemesiaco, la centralità dell'isolamento, l'ossessiva gestione del buio e la meticolosa partita a scacchi fra teppaglia e assediati calano arrendevolmente le braghe ad un infimo action-movie riboccante di stereotipi e personaggi di una scontatezza inaudita.
MEMORABILE: La stupida fuga suicida della coppia di galeotti beoti...

Schramm 10/11/14 11:28 - 3495 commenti

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Assodato che Richet di Carpenter non possiede nemmeno la lanugine della cavità ombelicale né d’altronde sembra granché interessato a una singolar tenzone col prototipo, se non in qualche simpatico rovescio segnico (Bishop; là tenente, qua Wilson) e nel fumettizzare volutamente tutto quanto in esso era epico, proviamo a considerare la residua bontà dell’operazione prescindendo da un confronto che sarebbe giocoforza impietoso: action popcornaro botte e botti, la burrasca nevosa meglio fotografata da lì tempi dei Lumiere, un Byrne prestigioso, l'assedio che seduce anche banalizzato. Ci può stare.

Nando 21/01/16 10:57 - 3816 commenti

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L'assalto a un posto di polizia durante l'ultimo dell'anno da parte di aggressori mascherati. Ritmo intenso e buona introspezione dei protagonisti che nel bene e nel male si prestano a valutazioni da parte dello spettatore. Fishburne è magnetico e di notevole presenza scenica, Hawke discreto mentre le due interpreti femminili lievemente fuoriluogo, con le loro mise non propriamente invernali.

Vito 18/02/17 19:16 - 695 commenti

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Remake del film di Carpenter del '76 con alcuni poliziotti corrotti in sostituzione delle bande metropolitane che assediano i protagonisti. Richet dirige bene le scene d'azione, l'atmosfera innevata è un'ottima trovata e gli attori sono tutti in gamba. Un film notevole insomma, ma ovviamente lontanissimo dall'oscuro capolavoro carpenteriano.

Rufus68 14/05/19 23:19 - 3845 commenti

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Le cover son sempre un rischio: una ne azzecchi novantanove le sbagli. Qui siamo al secondo caso. Il cast lascia ben sperare, ma è la concezione a essere sbagliata: il regista riduce Carpenter a una sterile somma di botti e sparatorie senza costrutto afflitta vieppiù da una colonna sonora tonitruante, ansiogena, onnipresente. Si elimina, in tal modo, ogni tentativo di stile e qualsiasi riferimento sociale o politico (non osiamo dire: artistico). Fishburne ha visto troppe repliche di Matrix, Dennehy fa Dennehy, gli altri sono inessenziali.
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  • Homevideo Gestarsh99 • 8/07/14 18:23
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione dvd per Universal:



    SCHEDA TECNICA

    * Formato video 1,77:1 Anamorfico
    * Formato audio 5.1 Dolby Digital: Italiano Inglese
    * Sottotitoli Italiano Inglese Italiano per non udenti
    * Extra Trailer vari
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