8 mm 2 - Inferno di velluto - Film (2005)

Budapest, un diplomatico dell'ambasciata americana rimane invischiato in un caso di ricatto. Inizia per lui un viaggio allucinante all'interno del mondo della pornografia ungherese. Un thriller discreto, leggermente inferiore al precedente (con il quale non ha nessun legame se non il titolo). Abbondanti le scene hot.

Thriller piuttosto deludente, nel quale una coppia di americani, con lei altolocati, decide di trascorrere una nota di trasgressione. La pagheranno cara e il finale lascia lo spettatore nel dubbio. Ambientato nell'Ungheria post-comunista, è un viaggio tra locali malfamati e personaggi poco raccomandabili. Il protagonista non cambia quasi mai espressione per tutto il film, non credibile il ruolo del poliziotto locale che si muove sempre solo senza lo straccio di un appoggio. Evitabile.

E dire che Cardone come regista non è l'ultimo arrivato e ha lasciato perlomeno un buon film, il dimenticato The slayer; ma qui sembra girare per puri fini commerciali, adattandosi evidentemente a esigenze produttive imposte dall'alto, a partire dal titolo, che vorrebbe suggerire un sequel del film con Cage non c'entrando assolutamente nulla. Per il resto una trama improbabile, svolta male e chiusa anche peggio, dove riprese patinate di modelle siliconate e sesso soft-core la fanno da padrone. A livello puramente filmico, obbrobrioso.

Funziona più sul versante erotico che su quello thriller. Il viaggio dei due protagonisti nella Budapest dei locali a luci rosse intriga abbastanza, ed è il pretesto per mostrare numerose bellezze locali assai poco vestite (per usare un eufemismo), ma la trama non coinvolge eccessivamente e culmina in un finale che a suo modo sorprende ma non soddisfa granché. Anche il cast è quello che è, ma se non altro il film alla fine non annoia. Se ci si accontenta...

Meno brutto di quel che sembra, anche se lontano dall'ottimo capostipite con Nicolas Cage. Di riuscito c'è sopratutto la splendida e curiosa ambientazione in una livida Budapest, di cui vengono ben rappresentate le bellezze architettoniche e... non solo. Molto sesso ma niente di clamoroso. Discreto ritmo e attori passabili, con menzione per il viscido magnate di Bruce Davison. Bello il colpo di coda del finale sull'avidità umana. Potabile, se non si hanno pretese.