Un bambino solo, con la madre lontanissima, e un coinquilino straniero con cui è impossibile comunicare e che il ragazzino spia ogni notte alle 4.30. Interminabili silenzi scandiscono la quotidianità annoiata e triste del protagonista (bravissimo interprete), senza amici e con la fantasia di un detective dell’anima. La rarefazione di parole e azioni sconfina con l’astrattismo e il simbolismo, lambendo una sorta di calligrafia della rappresentazione della solitudine. E il senso di desolazione arriva potentemente al cuore dello spettatore.
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ciao Pigro, volevo domandarti dove hai trovato il film: l'innominabile animale o pesca nei torrenti? mi sto barcamenando il lungo e in largo ma non trovo nulla, a parte una misera fonticina sull'animale che raglia, per l'appunto.