Armida, il dramma di una sposa - Film (1970)

Armida, il dramma di una sposa

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 27/10/15 DAL BENEMERITO FAUNO
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Fauno 27/10/15 15:50 - 2206 commenti

I gusti di Fauno

Come trama è perfino troppo banale e la trovata dello scarabeo sacro come sugo di tutta la storia fa ridere, ma è ottima la fotografia e nessun attore demerita. Resta un dubbio: il disertore, Alessio, ha voluto l'amore da due donne parenti fra loro ma anche molto diverse (Armida, sposa infelice per via di un marito molto rozzo e bestiale; Lisa, ragazzina provocante e senza patemi d'animo) come contrasto col male che aveva dovuto vedere e forse anche commettere, o come risultato di una guerra nella quale tutte le logiche saltano peggio delle bombe a mano?
MEMORABILE: La reazione di lui dopo il pestaggio; Gli occhi di Armida e Alessio fissi nella paglia; Lisa che si taglia la gonna fino a scoprire tutte le cosce.

Deepred89 22/06/16 22:28 - 3701 commenti

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Il Mattei dell'esordio è quello che non ci si aspetterebbe: un melodramma praticamente post-neorealista girato in b/n e ambientato durante la guerra, senza eccessi, ingenuo e prevedibile ma anche scorrevole e immediato, oltre che assolutamente corretto - pur nella sua semplicità - a livello di linguaggio. Non fosse per le scene erotiche del (purtroppo ripetitivo) secondo tempo sembrerebbe un film di 15 anni prima e ciò non è per forza un difetto. Attori spontanei, belle musiche che risentiremo, riarrangiate, ne La terrificante notte del demonio.

Lucius 12/10/16 01:09 - 3015 commenti

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Tardo neorealista con scene erotiche. Non se ne trovano tanti di film in bianco e nero che sanno proporre nudi con cotanta naturalezza. Messa in scena sempliciotta ma mai banale. Alcune azzeccate trovate registiche (in alcuni momenti perfino virtuosismi di macchina) e una ost decisamente di livello. Un soldato disertore alle prese con le bramosie di due cugine. Non ci trovo tanto un atto di accusa contro la guerra quanto un periodo di ordinaria diserzione in seno alla bramosia dei sensi...

Cotola 30/10/17 19:01 - 8998 commenti

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Stupefacente, vista la carriera successiva del regista, esordio di Bruno Mattei che gira un film di stampo (quasi) neorealista in un bel bianco e nero, ben girato e ben fotografato in cui alligna una riuscita e necessaria carica erotica. Un film semplice, (comprese le considerazioni, poche per fortuna, sulla guerra) in tutti i suoi elementi, ma ciò non è un difetto. Forse la sceneggiatura è un po' troppo ingenua, schematica e prevedibile, ma tutto scorre via bene, grazia anche alla breve durata ed in modo gradevole. Bella la colonna sonora.

Panza 12/12/19 20:19 - 1834 commenti

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Triangolo amoroso di facile sviluppo che non brilla né per originalità della sua costruzione né per i dialoghi, che non riescono a sottolineare la passionalità sottesa ai rapporti tra i tre protagonisti. Detto così parrebbe di trovarsi di fronte a una pellicola banale, ma grazie a una regia con una sua identità (riuscito il momento con la maga Speranza) e a una discreta fotografia in bianco e nero, una storia all'apparenza risaputa e semplice diventa più digeribile e apprezzabile, complice anche la breve durata dell'opera.

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  • Discussione Fauno • 24/06/16 19:13
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Ok, posso dartene atto...ma l'epilogo è troppo deflagrante, specie nelle paranoie che vengono a lui, nonché ai ripetuti cambi, non solo di erotismo, ma anche di opportunismo, che per ovvii motivi la guerra e rastrellamenti giustificavano. Per quanto l'ambiente fosse molto limitato culturalmente (Armida conferma!), l'istinto di sopravvivenza è insito in tutti noi. Quindi per me non è ripetitivo, pur senza essere un capolavoro...

    Allora Deep, hai visto che delizia unica e irripetibile il CSC? Avevo ragione o no a straconsigliarlo fin dalla prima volta? Ed è vero o no che Roma non è così cara se ti sai arrangiare?
  • Discussione Deepred89 • 24/06/16 20:46
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Confermo tutto. Csc ottimo ambiente e Roma (cosa per me sorprendente) decisamente meno cara del previsto.
  • Discussione Panza • 21/10/19 16:16
    Contratto a progetto - 5201 interventi
    Bruno Mattei in un'intervista (Davide Pulici, Intervista a Bruno Mattei, in Nocturno Dossier. Il sopravvissuto. Guida al cinema di Bruno Mattei, n. 45, aprile 2006, p. 7-8) afferma di aver girato buona parte del film, dal momento che fu necessario completare la pellicola iniziata da "un ragazzo svedese [...] che viveva in Grecia". Secondo Mattei, quasi la metà del film la girò lui stesso e, in particolare, nell'intervista ricorda come avesse aggiunto "tutta la storia della guerra, i carri armati".

    Il film greco a cui fa riferimento Mattei è O lipotaktis, diretto da Christos Kefalas. Sono da ritenere false le affermazioni di Mattei (vedi qua), dal momento che la pellicola è stata interamente girata da Kefalas e che le scene di guerra presenti nel film sono in realtà filmati di repertorio. Si noti come nella versione greca il montaggio sia accreditato a Mattei, mentre nella versione italiana a Laura Caccianti; in generale sono presenti notevoli differenze tra i titoli di testa italiani e quelli della versione originale.

    Per quanto riguarda il cast, la versione italiana accredita gli attori greci con pseudonimi angolofoni e italianizza i nomi dei personaggi, tranne quello di Armida. Tra parentesi quadre ho inserito il nome reale degli attori e del nome italianizzato del personaggio che interpretano:

    Franca Parisi: Liza [Lisa]
    Frank Sherman [Hristos Politis]: Alexis [Alessio]
    Maria Kiriakis [Alexandra Kyriakaki]: Armida
    Peter Hunter [Stephanos Stratigos]: Giannis [Giovanni]
    Roland Bryan [Giorgos Oikonomou]: contadino
    Gisela Dali (n. c.): maga Esperanja [maga Speranza]

    Non ho capito chi interpreti Rena Valli, citata solamente nel cast della versione originale, dal momento che oltre alle tre donne citate prima, altri personaggi femminili nel film non ce ne sono.
    Ultima modifica: 22/10/19 07:51 da Zender
  • Discussione Zender • 21/10/19 19:51
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Non ho capito, Panza. "Il film greco a cui fa riferimento Mattei è O lipotaktis". Cioè questo stesso film, mi par di capire, se guardo il titolo originale.
    "Secondo il regista", scrivi. Ma che regista? Mattei? Kefalas?

    In un'intervista Mattei dice di averlo girato lui eccetera, quindi stai dicendo che questo Kefalas non avrebbe girato nulla, qui. Come fai però a sapere che sono immagini di repertorio quindi, quelle aggiunte?
  • Discussione Panza • 21/10/19 20:06
    Contratto a progetto - 5201 interventi
    Mattei nell'intervista dice di aver girato una parte di questo film in modo da completare il film che il regista originario aveva lasciato incompleto. Nell'intervista Mattei non cita né il nome del regista che aveva iniziato il film né il titolo originario del film. È quindi il contrario, cioè Mattei dichiara di aver girato buona parte del film per finire il lavoro di Kefalas.

    Guardando il film, si capisce che sono immagini di repertorio dalla fotografia diversa dal resto del girato e servono solamente per contestualizzare la vicenda all'inizio e poi appaiono alla fine del film.
  • Discussione B. Legnani • 21/10/19 21:11
    Pianificazione e progetti - 14939 interventi
    Panza ebbe a dire:
    Certo, adesso ho sistemato. È stato un mio lapsus.

    Bruno Mattei in un intervista (Davide Pulici, Intervista a Bruno Mattei, in Nocturno Dossier. Il sopravvissuto. Guida al cinema di Bruno Mattei, n. 45, aprile 2006, p. 7-8) ricorda

    Meglio mettere afferma

    all'inizio manca l'apostrofo
    Ultima modifica: 21/10/19 21:17 da B. Legnani
  • Discussione Panza • 22/10/19 00:28
    Contratto a progetto - 5201 interventi
    Sistemato. Grazie mille anche a te.
  • Discussione Zender • 22/10/19 07:55
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Ok, adesso è chiaro. Mi resta un dubbio: come possiamo sapere che le scene girate (in realtà non girate) da Mattei siano solo quelle di repertorio? Nel film greco non esiste altro riferimento alla guerra? Non ci sono altre scene in cui si parli della guerra? Non può essere che Mattei non si riferisse solo alle scene di repertorio? Che senso ha attribuirsi scene che risultano chiaramente (se è così come sembra) di repertorio?
  • Discussione Panza • 22/10/19 16:23
    Contratto a progetto - 5201 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Ok, adesso è chiaro. Mi resta un dubbio: come possiamo sapere che le scene girate (in realtà non girate) da Mattei siano solo quelle di repertorio? Nel film greco non esiste altro riferimento alla guerra? Non ci sono altre scene in cui si parli della guerra? Non può essere che Mattei non si riferisse solo alle scene di repertorio? Che senso ha attribuirsi scene che risultano chiaramente (se è così come sembra) di repertorio?

    Allora, Mattei, riguardo a quello che dovuto girare, parla di scene di guerra e, a dire il vero, ad una successiva domanda su Armida dice di aver "intellettualizzato" la storia del film, intervento che inizialmente pensavo riferito ai dialoghi italiani del film. Effettivamente quest'ultima affermazione potrebbe far pensare ad altri interventi registici di Mattei: a vedere il film, pare tutto girato in un'unica volta senza interpolazioni successive. Tutto può essere, ma il fatto che la versione italiana e greca abbiano crediti con nomi diversi mi fa propendere per l'accredito di Mattei per mere ragioni di coproduzione. Le uniche scene di guerra sono nei minuti iniziali e finali del film: sono palesemente di repertorio della seconda guerra mondiale (non torna la fotografia con il resto del film e sono molto rigate) con palazzi che crollano, cannoni che sparano e aerei in volo. Nel resto del film appaiono solamente dei soldati a cavallo. Per ora, vanno bene i due nomi in regia vista la discrasia tra versione italiana e greca.
  • Discussione Zender • 22/10/19 18:27
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Sicuramente quello che dici ha il 90% di probabilità di essere vero. Bisognerebbe vedere la versione greca pura e semplice per avere certezza, credo.