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Titolo originale: Et ma soeur ne pense qu'à ça
Anno: 1970
Genere: erotico (bianco e nero)
Regia: Joseph W. Rental (Henri Xhonneux)
Note: Aka "Die Pornoschwestern", "Débauche de majeures".
LE LOCATION
TITOLO INSERITO IL GIORNO 22/12/19 DAL BENEMERITO FAUNO
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- Un film straordinario, quasi perfetto!:
Fauno
Trama che più scarna e immediata non potrebbe essere, ma la magnificenza delle due sorelle (ognuna delle quali ha metà film per emergere, recitare da protagonista assoluta ed esibire, scoprendoli ex novo e quindi col massimo della genuinità, le sue grazie e i suoi istinti più naturali), una fotografia e una musica a dir poco superbe, rendono quel che è poco più d'un mediometraggio un quasi capolavoro. Saran banali o ridicole le motivazioni e quindi le conclusioni, ma il pentolone del nudo bolle lentamente e cucina a puntino i languori dello spettatore.
MEMORABILE: Le elucubrazioni di Jeanette ai magazzini; La guarigione e l'ovvia ribellione di Eve; Lo svenimento per le condizioni dell'eredità.
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- Stavolta un segreto ve lo devo confidare: è un film che ho recuperato per caso in dvd elegantemente confezionato e tirato solo a 500 copie, in lingua tedesca con qualche frase in francese e sottotitoli deutsch; quindi ho dovuto vedere e tradurre tutto col reverso context. L'ho fatto per la presenza di Nathalie Venier,che nel film di Collet, Maliziosamente, fra l'altro neanche troppo bello, interpreta la giovane e magnetica governante: mi aveva talmente ammaliato che ho voluto cercare altri film in cui lei compare, e fra l'altro a me piacciono le attrici mingherline con lineamenti delicati stile la Gael o la nostra Boccardo, per dire le prime due. Ora lasciamo stare quel che ho scritto nel commento, ma vi dico che è suprema lei, ma quando emerge Diane Dee è perfino più prorompente: quasi una fusione tra il meglio della Pallenberg e della Darc. Devo dire che certi lavori certosini valgono il grosso sforzo, anche perché non potevo copiare e incollare, ma dovevo trascrivere tutto ogni volta. Beh, il Davinotti fa perfino diventare poliglotta perché qualche parolina di crucco l'ho imparata. Ma a pensare a loro due rimango ancora a bocca aperta, come estasiato, e non mi capita di frequente...
