Le ali dell'amore - Film (1997)

Le ali dell'amore
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The Wings of the Dove
Anno: 1997
Genere: drammatico (colore)
Note: Dal romanzo "The Wings of the Dove" di Henry James.
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Da un romanzo del quotato Henry James un melodramma non banale trattato però da Ian Softley in maniera eccessivamente didascalica, con tratti romantico-decadenti ai quali viene accostato un approccio profondamente malinconico. L'unico personaggio che sembra vivere con gioia ed entusiasmo è, paradossalmente, quello di Milly (Elliott), ricca giovane la cui salute è minata da una malattia che l'ha già condannata anticipatamente. La vorrebbe sposare Lord Mark (Jennings), innamorato di Kate (Bonham Carter), nobile decaduto che sa della malattia e punta solo all'eredità con l'intenzione di spassarsela poi con l'altra. Kate però ama da sempre, ricambiata, Merton (Roache), il quale non ha una sterlina...Leggi tutto (siamo nella Londra del 1910) e diventa, seguendo l'amata, grande amico di Milly. Quando quest'ultima, insieme a Kate e a una terza incomoda semi-fantasmatica la cui presenza è a dir poco marginale (McGovern), organizzeranno un viaggio a Venezia per l'estate (ci finisce di mezzo il Carnevale, non si sa bene secondo quale logica), Merton le raggiungerà. Nella città in cui da sempre amore e morte si sposano meglio che in qualunque altro luogo del mondo, le relazioni nel gruppo si faranno non sempre di immediata interpretazione, accendendo la miccia della sospetta macchinazione. Un solo maschio per due: Kate lo vorrebbe per sé ma immagina che sia giusto, visto che la sfortunata Milly pare essersene innamorata, concedere a lei l'onore. Per compassione o per un secondo fine non difficile da immaginare? Lo si capirà col trascorrere dei minuti, mentre la regia indugia in veloci carrellate tra calli e canali perlopiù quando si fa sera (e più facile è nascondere le modernità e gli abitanti di una città ovviamente diversa da quella che fu nel 1910). Molto fa la notevole fotografia di Eduardo Serra, cogliendo bene l'atmosfera decadente di Venezia e le luci negli interni, ma è forse la delicata colonna sonora di Edward Shearmur a sottolineare meglio di ogni cosa la linea seguita dal film, che prosegue trovando nell'icona dark Helena Bonham Carter (in procinto di diventare non a caso, quattro anni dopo, la compagna di Tim Burton) la figura giusta per impersonare più di chiunque altro lo spirito del racconto. L'eccesso di maniera tuttavia conferma la resa fin troppo calligrafica e fredda del film, in cui l'amore vero sembra una chimera e la passione irraggiungibile, dando l'impressione di un'opera più superficiale di quanto lo fosse il valido romanzo di Henry James, non troppo convincente nel resto del cast e quasi mai sincera. Professionale la regia di Softley, e non c'era da dubitarne, ma il coinvolgimento è scarso e i dialoghi spesso pomposamente letterari.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 20/07/12 DAL BENEMERITO ADDISON POI DAVINOTTATO IL GIORNO 14/10/18
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Addison 20/07/12 22:20 - 90 commenti

I gusti di Addison

Riuscita, scorrevole ma non superficiale, versione del capolavoro "Le ali della colomba" di James. Una ragazza spiantata progetta insieme all'amato di far sì che di lui si innamori (e magari lo sposi) una ricca ereditiera condannata da un male incurabile. Schema classico e in seguito molto imitato, ma il film rende tutti i tre personaggi attraenti e moderni e la loro interazione molto umana e mai scontata. Forse solo Venezia rischia di essere uno sfondo un po' stucchevole. Bravi i tre attori, soprattutto una Bonham Carter decisa ma vulnerabile.
MEMORABILE: Bellissima la scena dell'ultimo incontro (anche sessuale) tra Kate e Merton.

Saintgifts 24/02/17 17:34 - 4098 commenti

I gusti di Saintgifts

Sesso, ricchezza e morte; l'amore viene per ultimo in questo melodramma in cui due giovani donne a modo loro circuiscono il giovane Merton (un imbambolato Linus Roache) che alla fine si lascia sedurre. La Bonham Carter è il personaggio più interessante: deve gestire un amore senza perdere di vista condizioni economiche a cui sembra non voler rinunciare e che la costringono a manovre azzardate in campo sentimentale. Girato tra Londra e Venezia, ambedue piovose, con toni cupi, punte di erotismo e una lentezza che si adatta bene all'epoca.
MEMORABILE: La Bonham Carter mostra alla Elliot e a Roache, Danae, il quadro di Klimt, posa che assumerà anche lei nel bel finale.

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