Dove è stato girato Mollo tutto? Qui di seguito le location del film che sono state da noi verificate, controllate e inserite nel radar (quando non di passaggio).
So per certo che la scena del ristorante cinese (quella in cui Pozzetto arriva in bici a vendere i fiori) è stata girata a Roma in Piazza Friggeri, poiché... c'ero anch'io! Grazie ad Alesh per il fotogramma.
Ero dietro la macchina da presa insieme alla folla dei curiosi ed era una domenica sera verso le 20.00, nel 1995.
Sempre nella stessa piazza è stata girata la scena successiva in cui Barbara D'Urso e la figlia riconoscono Pozzetto in bici dal suo stranissimo verso nasale!
La salumeria di cui Franco Gacobetti (Pozzetto) è proprietario è in piazza Vescovio a Roma.
Qui è quando Franco torna dall'Africa e trova la salumeria rimodernata.
Qualche tempo fa l'insegna era ancora la stessa, comunque se ci si avvicina si legge tutt'oggi Giacobetti. La conformazione degli edifici intorno sta a dimostrare che il posto è quello.
Renato Pozzetto è tornato a Roma ed è col suo piccolo amico su una panchina sita in piazza Verbano a Romadurante una pausa del loro lavoro di lavavetri.
Qualla che si vede sullo sfondo (riconoscibile dai palazzi) è Via Nemorense.
La casa di Giacobetti (Pozzetto) si trova a Roma (Monteverde) in Via Fratelli Bandiera.
Gli alberi folti non ci aiutano, ma nel particolare si notano i cancelli.
L'aeroporto da cui Giacobetti (Pozzetto) fugge all'estero è il classico Aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino (Roma).
Il taxi farà scendere Giacobetti davanti a quello che allora era il Terminal Voli Internazionali.
E' curioso notare che sullo sfondo manca il Terminal B, che sarà inaugurato soltanto nel 1999.
Il punto in cui Pozzetto torna a trovare il suo amico per portargli dei regali ma lui (dopo avergli detto che ha una famiglia) scappa deluso è viale della Piramide Cestia a Roma, poco prima di Piazza di porta San Paolo. Da notare l'insegna del chiosco sulla destra.
Matemalex aggiunge che sulla sinistra del fotogramma si scorge la cabina telefonica utilizzata da Mario Brega in Un sacco bello.