Discussioni su Una lunga domenica di passioni - Film (2004)

DISCUSSIONE GENERALE

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  • Buiomega71 • 18/06/12 10:50
    Pianificazione e progetti - 24784 interventi
    L'inizio e a dir poco straordinario, puro cinema potente e visionario, con gli orrori delle trincee mai così iperrealistiche viste in un film (che si mangiano in un sol boccone il Soldato Ryan di Spielberg e gli Orizzonti di gloria kubrickiani), tra granate, corpi maciullati dai proiettili o fatti a pezzi dalle bombe, fango, pioggia, sangue, massacri , tanto che ti senti le bombe fischiarti vicino alle orecchie.

    Potentissimo il cinema di Jeunet, che però straborda, con troppi personaggi che si affastellano, molti momenti di noia e una lunghezza che alla fine tedia.

    Grottesco, surreale, un war movie con tocchi da fiaba, fotografia alla "mulino bianco" tornatoriana, che stride con la cupezza della guerra in trincea, postriboli felliniani, momenti di gran cinema assoluto, umorismo a volte invadente e insistito (l'estenuante arrivo del postino alla fattoria), la Jodie Foster che si concede scene di sesso piuttosto ardite, automutilazioni, la Cotillard spietata "angelo della vendetta", che uccide il generale panzone e libertino in modo sublime, geniale e quasi argentiano (le schegge di vetro dello specchio al soffitto), oppure si inventa meccanismi fantasiosi per sparare per prima. La sua esecuzione alla ghigliottina lascia davvero il segno.

    Filmati d'epoca ricostruiti a seppia (i sogni erotici della Tautou), follie militari, dirigibili che esplodono provocando macelli, finali amari seppur conciliatori.

    Jeunet ha uno stile troppo debordante, mischia la sua Amèlie con Orizzonti di gloria, tra orrori grotteschi alla Delicatessen e tetragonalità alla Alien, mixa il digitale a personaggi tipicamente usciti dalla sua immaginazione (il barista con la mano di legno meccanica), non si controlla e a volte risulta stucchevole e artificioso.

    Ma regala momenti di gran cinema assoluto che sono una gioia per gli occhi.

    Un pò come lo stile di Terry Gilliam, incontrollabile e strabordante.

    Le scene di guerra rimangono tra le più belle e crude mai girate (straordinaria l'immagine che apre il film, il cristo in croce fatto a pezzi dai proiettili, in un non luogo che sembra l'atrio dell'inferno), e le sequenze a flashback delle automutilazioni che si infliggono i soldati per essere rispediti a casa, ma che andranno davanti alla corte marziale.

    127 minuti imperfetti, tra tenerezza, ferocia, violenza, sesso, noir, revenge movie, fiaba ingenua e trasognata e un pizzico di storia patria.

    Di rara antipatia la Tautou, deludenti le musiche di Badalamenti e alcuni personaggi di fondo francamente inutili (il postino, la dama tedesca, gli zii invadenti) e gag di dubbio gusto (il cane scorreggione con tanto di tormentone :"Cane che peta la giornata allieta(!!!!!)"

    Restano alcuni momenti davvero devastanti, in un kolossal bellico lambito dalla favoletta all'Amèlie, purtroppo non del tutto riuscito col sapore del capolavoro mancato.
    Ultima modifica: 18/06/12 12:37 da Buiomega71
  • Galbo • 22/01/14 06:04
    Consigliere massimo - 3964 interventi
    @Daniela
    Anche per me questo è il miglior film del regista, vedo che non hai commentato Amelie !
  • Daniela • 22/01/14 08:03
    Gran Burattinaio - 5875 interventi
    Galbo ebbe a dire:
    @Daniela
    Anche per me questo è il miglior film del regista, vedo che non hai commentato Amelie !


    Poffare!!! Mi parevo proprio di averlo commentato... l'ho visto tre o quattro volte, ci sono passaggi che trovo deliziosi..ed altri irritanti, come spesso mi accade con i film di Jeunet. Provvederò in merito ;o)
  • Capannelle • 15/10/15 09:46
    Scrivano - 3098 interventi
    Caro Buio, sottoscrivo la frase "con troppi personaggi che si affastellano" perchè è in effetti un limite del film che ne pregiudica il godimento.

    Non sottoscrivo l'esito del paragone con il Soldato Ryan: la forza e il ritmo dello sbarco in Normandia rimangono superiori anche se hai ragione a dire che Jeunet raffigura bene lo scempio della trincea.

    Badalamenti in effetti compone musiche da drammone storico, forse non in tema con la vena surreale del regista e poco originali. Bisognerebbe anche capire cosa gli avesse chiesto Jeunet..
    Ultima modifica: 15/10/15 09:57 da Capannelle
  • Buiomega71 • 15/10/15 19:12
    Pianificazione e progetti - 24784 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    Caro Buio, sottoscrivo la frase "con troppi personaggi che si affastellano" perchè è in effetti un limite del film che ne pregiudica il godimento.

    Non sottoscrivo l'esito del paragone con il Soldato Ryan: la forza e il ritmo dello sbarco in Normandia rimangono superiori anche se hai ragione a dire che Jeunet raffigura bene lo scempio della trincea.

    Badalamenti in effetti compone musiche da drammone storico, forse non in tema con la vena surreale del regista e poco originali. Bisognerebbe anche capire cosa gli avesse chiesto Jeunet..


    Già, alla fine non mi e dispiaciuto, ma un pò troppo da "Mulino bianco" spesse volte (insomma, il mondo di Amelie e terribilmente dietro l'angolo). Anche se Jeunet sà filmare come pochi al mondo (bisogna dargliene atto), ma a conti fatti non mi ha fatto impazzire
    Ultima modifica: 15/10/15 19:22 da Buiomega71
  • Galbo • 15/10/15 19:17
    Consigliere massimo - 3964 interventi
    Io ho trovato Amelie assai sopravvalutato; questo invece mi è piaciuto parecchio tanto che ho comprato il DVD