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Discussioni su The wolf of Wall Street - Film (2013) | Pagina 2

DISCUSSIONE GENERALE

74 post
  • Caesars • 5/02/14 08:23
    Scrivano - 17045 interventi
    Nella sua rece il Maestro dice:
    "l'ascesa di Belfort (realmente esistito)"

    Mi pare che quel realmente esistito dovrebbe essere modificato perché, a quanto mi risulta, Belfort è vivo e vegeto.
  • Zender • 5/02/14 08:28
    Capo scrivano - 49357 interventi
    Grazie Caesars. Diciamo che mettiamo "attualmente ancora in vita" in attesa di ritornare alla vecchia forma nel caso disgraziato in cui...
    Ultima modifica: 5/02/14 08:28 da Zender
  • Tarabas • 5/02/14 11:07
    Segretario - 2069 interventi
    Beh, se non ha modificato il suo stile di vita, io lascerei tranquillamente il testo com'è, vien buono sicuramente...

    Non ho ancora scritto nulla sul film, anche a causa dell'influenza, ma l'ho trovato veramente pessimo.
    Io sono per anche scorsesiano ma (parafrasando Carducci), non dovendo tirare quattro paghe per il lesso, dico che Scorsese qui si è scordato che (riparafrasando Otis Redding) c'è una linea sottile tra il grottesco e il trash, tra la satira e la farsaccia.
    Mi pare di vederlo mentre la salta a piedi pari gridando "Sono Martin Scorsese! Posso fare quello che voglio! Vaffancuore!"...
    Più seriamente, se accogliamo la nota definizione di cinema come "la vita senza i tempi morti", qui ballano quasi due ore.
  • Zender • 5/02/14 15:37
    Capo scrivano - 49357 interventi
    A me sembra francamente esagerato rubricare come farsaccia il lavoro di chi al cinema riesce ancora a dare del tu. Non credo voglia necessariamente essere una satira quanto piuttosto un divertito racconto di un ambiente che poi tanto diverso non credo dovesse essere. C'è qualche momento morto se vogliamo, sì, ma spostare il timing dello stesso a due ore... Poi ognuno la vede come vuole naturalmente.
  • Galbo • 5/02/14 16:13
    Consigliere massimo - 4027 interventi
    Zender ebbe a dire:
    A me sembra francamente esagerato rubricare come farsaccia il lavoro di chi al cinema riesce ancora a dare del tu. Non credo voglia necessariamente essere una satira quanto piuttosto un divertito racconto di un ambiente che poi tanto diverso non credo dovesse essere. C'è qualche momento morto se vogliamo, sì, ma spostare il timing dello stesso a due ore... Poi ognuno la vede come vuole naturalmente.

    concordo, non è certamente il miglior Scorsese ma rimane un opera diretta da uno che sa girare film come pochi; inoltre l'interpretazione di Di Caprio (ma non solo la sua) è eccellente.
  • Tarabas • 6/02/14 16:43
    Segretario - 2069 interventi
    E' ovvio che ognuno la vede come vuole, ci mancherebbe altro.

    Mi sento libero di dire, a rischio di passare per snob o reazionario, che questo racconto non mi ha divertito, che è inutilmente ripetitivo, farcito di gag demenziali che non mi fanno ridere e che ho trovato inutilmente e insopportabilmente volgari.
    Soprattutto, che questa storia non era interessante di per sè (é vecchia di trent'anni e sostanzialmente identica a quella di Wall Street di Stone, che già non mi era parso granchè)e raccontarla così me l'ha resa totalmente molesta.

    Sul fatto se sia girato bene o male, io continuo a pensare che la tecnica sia al servizio del contenuto, non viceversa. A mio parere, questo film è una scempiaggine, forse (forse; i tempi cinematografici sono ancora un elemento di giudizio di un film) ben girata, il che aggiungerebbe semmai al rimpianto per lo spreco (ideale) di celluloide anche quello per lo spreco di abilità.

    My two penny stocks, ve le piazzo a 1 euro e 15, è un prezzo stracciato, non ditelo in giro. ;)
  • Zender • 6/02/14 19:24
    Capo scrivano - 49357 interventi
    Certo, sentiti libero. Come altri si sentiranno liberi di contestarlo (civilmente, ovvio). Sul fanno ridere siamo fortemente sul soggettivo, come ben si può immaginare. Ad ogni modo non mi pare che voglia essere un film comico. Io poi la somiglianza col film di Stone non la vedo. Non c'è nessun Gekko (a meno che non si voglia considerare tale la parte di due minuti di McConaughey), DiCaprio tenta una strada autonoma che niente ha a che fare col business "ufficiale" di Sheen né soprattutto direi che le droghe (qui assolutamente centrali) rivestano una parte tanto importante nel film di Stone. Ok, si parla di agenti di borsa in entrambi, ma il resto? Io dubito che sul ben girata ci sia da discutere, ma se qualche pausa (tu ne hai contate molte io molto poche francamente) basta a dire che un film sia mal girato dovremmo stare a discutere sul valore di centinaia di registi e di film considerati capolavori del cinema...
  • Galbo • 6/02/14 19:41
    Consigliere massimo - 4027 interventi
    A me ha ricordato il film di Stone per lo spirito generale ma a mio parere le somiglianze finiscono qui. Io più che pause ho riscontrato una certa ripetitività delle situazioni ma qui a mio giudizio interviene la "mano" del maestro, nel senso che il regista con il suo mestiere riesce a ripartire.....
  • Capannelle • 8/02/14 00:02
    Scrivano - 4029 interventi
    Se uno mi dicesse che Casino è una scempiaggine lo guarderei stranito (e compassionevole).
    Su Wolf lo posso accettare perché nel suo eccesso e ripetersi di situazioni ci sta che uno non entri in sintonia col racconto e rimanga deluso (più che annoiato).
    Però anche a distanza di giorni continuo a trovarlo meno banale di quanto appaia: in mezzo a quel bailamme continuo di sesso e droghe di spunti ce ne sono.
    Ultima modifica: 8/02/14 00:07 da Capannelle
  • Tarabas • 8/02/14 00:19
    Segretario - 2069 interventi
    Io i due film non riesco nemmeno a metterli nello stesso server, figurati nello stesso post ;)
  • Nancy • 9/02/14 22:58
    Fotocopista - 147 interventi
    Tarabas ebbe a dire:


    Mi sento libero di dire, a rischio di passare per snob o reazionario, che questo racconto non mi ha divertito, che è inutilmente ripetitivo, farcito di gag demenziali che non mi fanno ridere e che ho trovato inutilmente e insopportabilmente volgari.
    Soprattutto, che questa storia non era interessante di per sè (é vecchia di trent'anni e sostanzialmente identica a quella di Wall Street di Stone, che già non mi era parso granchè)e raccontarla così me l'ha resa totalmente molesta.



    Io sono abbastanza d'accordo con te, Tarabas. E' Scorsese, è un buon Scorsese nella regia, come sempre il montaggio frenetico e ispirato aiuta, ma neanche a me ha divertito. Ho detestato tutti i personaggi del film, Di Caprio è bravo ma non regge bene come in altre prove, McCounaughey si vede troppo poco.
    In generale sì, è una storia abbastanza vista e rivista da anti-american dream o qualcosa di simile, e la durata è decisamente eccessiva.
    Scorre male e lo fa abbastanza senza motivo, l'inconsistenza della trama mortifica i tempi secondo me. Voglio dire, se ci fosse una grossa riflessione dietro i tempi più lenti sarebbero giustificati e funzionali, ma così si rende solo tutto più pesante.
    L'unica parte che mi ha davvero divertito è quella finale in cui il protagonista e l'amichetto si prendono tremila pasticche e ci restano quasi secchi. Ma poi appare il cammeo del vero Belfort e anche quello mi è sembrato un po' di cattivo gusto.
    So' reazionaria pure io mi sa...
  • Rebis • 11/02/14 10:33
    Compilatore d’emergenza - 4466 interventi
    Allora sarò reazionario pure io :)

    Non è che mi sia fatto tutte ste grasse risate - a parte la sequenza dell'overdose che è magnifica - e in effetti non si può dire che Scorsese in tre ore di film vada a fondo nella questione. Il film è buono, perché è buona la regia, il montaggio, il ritmo complessivo, gli interpreti... ma è anche l'ennessima parabola, l'ennesimo esercizio di stile, niente di veramente nuovo rispetto a Quei bravi ragazzi e Casinò. Hugo Cabret, per dire, è forse il meno scorsesiano dei suoi ultimi lavori e a molti non è piaciuto per questo, ma almeno faceva la differenza, aveva il coraggio di spostare l'attenzione su altre tematiche, di essere anacronistico, di cercare nuove soluzioni stilistiche.

    Comunque davvero onore a Di Caprio: nessun divo del suo calibro avrebbe mai accettato di farsi infilare una candela nel posteriore e uscirsene pure con una - probabile - candidatura agli Oscar :)
    Ultima modifica: 11/02/14 22:47 da Rebis
  • Tarabas • 12/02/14 16:42
    Segretario - 2069 interventi
    Io sono un grande ammiratore di Scorsese, ma se guardo ai suoi ultimi film trovo pochi motivi per stare allegro:

    - Gangs of NY: un buon film con molti limiti
    - The aviator: vedi sopra
    - The departed: un buonissimo film, peccato sia il remake di un film migliore
    - Shine a light: un film-concerto che potrebbe essere stato girato da chiunque
    - Shutter Island: un buon film di genere che potrebbe essere stato girato da chiunque
    - George Harrison: Living in the Material World: non l'ho visto
    - Hugo Cabret: questo secondo me è un grande film, molto scorsesiano nell'elogio-elegia del cinema
    - The wolf of WS: abbiamo detto tutto

    Insomma, se guardo alla decade precedente ci trovo Al di là della vita (secondo me un gran film), L'età dell'innocenza, Goodfellas, Casinò.

    La partita non comincia nemmeno, imho.
    Ultima modifica: 12/02/14 16:43 da Tarabas
  • Tarabas • 19/02/14 13:55
    Segretario - 2069 interventi
    "la totale mancanza di una qualsiasi prospettiva riflessiva che tende a giustificare ancora di meno la durata stessa della pellicola" scrive la reazionaria Nancy.

    Sottoscrivo, sintesi efficace della vacuità del film.

    Per fortuna la Vandea è grande...
  • Zender • 19/02/14 14:03
    Capo scrivano - 49357 interventi
    Mah, becchiamoci solo Anghelopoulos e compagni allora, da domani. Io vedo reazionario chi pensa che un film "non riflessivo" abbia l'obbligo di non superare una certa durata. Per fortuna si può raccontare una storia di qualsiasi genere anche senza dover sottostare a regole così ferree, rischiando magari solo l'anatema del rivoluzionario Tarabas :)
  • Tarabas • 19/02/14 14:35
    Segretario - 2069 interventi
    Se trovi un Anghelopoulos nei miei mille e fischia commenti, hai un ouzo (si scrive così?) offerto ;)
  • Zender • 19/02/14 17:51
    Capo scrivano - 49357 interventi
    Il mio era un discorso in generale, ho preso il primo che mi saltava in mente. Sì certo, si scrive così e non mi ha mai fatto impazzire, a dire il vero. Gusto all'anice terrificante :)
  • Nancy • 26/02/14 00:46
    Fotocopista - 147 interventi
    Guarda per esempio un film molto lungo (supera le due ore e mezza) e non di certo firmato da un Anghelopoulos potrebbe essere il recente Piccole bugie tra amici di Guillaume Canet, che ho molto apprezzato nonostante non fosse proprio un film da spezzarsi la testa per capire dove andasse a parare. Due ore e mezzo ma i personaggi crescono, si evolvono, interagiscono, 'fanno cose vedono gente', ci sono cose che vengono a galla man mano che la trama prosegue. Qua già dall'inizio vediamo di tutto, manca quella sorta di climax che poi sarebbe lo sviluppo del personaggio principale, che co***one è all'inizio e co***one rimane alla fine, e soprattutto ci si occupa solo e soltanto di lui, per tre ore, gli altri sono bamboccini senza un minimo di rotondità, come anche il protagonista del resto rimane molto mono-sfaccettato, e questa cosa a me personalmente ha molto annoiato...
    Ultima modifica: 26/02/14 00:46 da Nancy
  • Zender • 26/02/14 08:14
    Capo scrivano - 49357 interventi
    Beh, che sia un co***one è un suo problema, non è che i protagonisti dei film debbano essere necessariamente delle cime. Sul fare cose e vedere gente credo che Di Caprio ne faccia e ne veda un bel po', nel corso delle tre ore. Sul fatto che ci si occupi di lui non mi pare così strano, dal momento che come spesso accade al cinema esiste un mattatore assoluto del film e quello è... Poi certo, se ti ha annoiato niente da dire, ognuno è giusto che la veda come vuole.