Un'orfanella viene adottata da una imprenditrice ante litteram agli inizi del secolo; imparerà a stimarla e ad amare il suo lavoro... Dignitosa fiction che vede la Loren nel ruolo prediletto di donna forte accanto ad una Gerini in parte per l'aria scaltra; Giannini interpreta il ruolo del principe consorte frustrato, Bova è più che altro bello (infatti ad un certo punto sparisce). Prodotto piacevole nel complesso, con splendide vedute procidane.
Discreta riduzione televisiva del romanzo omonimo affidata alla bravura e professionalità della Wertmuller che lavora (bene) sulla ricostruzione ambientale curando in particolare "locations", scene e costumi. Il resto lo fanno i molti bravi attori impiegati sia nei ruoli principali che in quelli secondari e persino il tanto bistrattato Raoul Bova trova un ruolo adatto alle sue corde d'attore.
Forse un filo più in alto rispetto a tutti quei film della Fininvest (o Mediaset che dir si voglia) della coppia Wertmüller-Loren che vengono schiaffati come tappabuchi la domenica pomeriggio. Siamo nel Novecento e si racconta di un'orfana che per un voto religioso viene adottata da una ricca signora. Il tono è quello di una revocazione del passato messa in scena dal punto di vista formale in maniera ineccepibile (bello il pastificio) ma sceneggiato con poca verve. Non è proprio da buttare via (bravo Giannini), ma alla fine pare insignificante.
Si salvano solo i costumi e le stupende location, ma è troppo poco. La trama non sarebbe affatto male, il vero problema è il cast, totalmente inadatto. Gli attori, infatti, appaiono poco convinti (scadente qui la prova fornita dalla Gerini e Bova); Loren esclusa, che interpreta un personaggio dispotico e odiosissimo (motivo per il quale appare del tutto fuori luogo la sua confessione finale).
MEMORABILE: Il gesto estremo di Giordano.
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CuriositàGugly • 13/08/09 21:54 Archivista in seconda - 4713 interventi
il ruolo di Nunziata bambina è interpretato da Maria Zulima, figlia adottiva della Wertmuller e, se non ricordo male, figlia naturale del marito, lo scenografo Enrico Job recentemente scomparso.
DiscussioneGugly • 27/01/13 19:46 Archivista in seconda - 4713 interventi
Oggi in un mercatino ho trovato il romanzo da cui è stata tratta la fiction in questione: le differenze sono sensibili, in quanto il romanzo comincia con Francesca bambina che impara l'arte di fare la pasta e termina con la morte di Nunziata anziana...il nucleo centrale è quello della storia che abbiamo visto, ma vi sono molti più personaggi tratteggiati, una sorta di piccola epopea che ruota intorno a queste due donne forti.
Particolare non trascurabile: nel romanzo si adombra una "simpatia" dell'orfanella per tutti i fratelli adottivi, non solo per Federico (il personaggio interpretato da Raoul Bova)e persimo per il fratello del padre adottivo (che quando muore le da in eredità i gioielli di famiglia che sarebbero dovuti andare a Francesca)...di conseguenza, il primo figlio di Nunziata è sicuramente figlio di un Montorsi, ma chissà quale.