Buiomega71 • 26/11/22 10:29
Consigliere - 27127 interventiPer chi scrive Refn non ha mai fatto il vero colpaccio, almeno dei suoi film visionati (i tre
Pusher,
Fear X e
Solo Dio perdona), ma sui titoli di coda di
The neon demon ho esclamato, colmo di un adrenalina che non provavo da tempo e che ha spezzato le reni del sonno e della stanchezza post-lavorativa, ma "cosa ho appena visto?".
Sono fermamente convnto che da quando Jesse ( più una novella " bambina di Macon" che nemmeno Alice nel paese delle Photoshop meraviglie) entra della villa decadente e viscontiana di Ruby il tempo si fermi e tutto quello che succede prima venga spazzato via e che non abbia eguali nel panorama del cinema horror (e non solo) degli ultimi anni.
Un tripudio ferocissimo di carnale visceralità femminea che mi ha letteralmente fulminato, dove Jean Rollin si mischia vischiosamente al mito di Erzsèbet Bathory tra docce di sangue, corpi che si spezzano, rituali dove vagine rilasciano fiumi di sangue, un momento di pura e squisitamente repulsiva necrofilia saffica che sta tra il ripugnante e il sensuale (con montaggio alternato di sublime bellezza dove Jesse si lascia andare al piacere solitario), un'esplosione di brutalità muilebre da lasciare a bocca aperta, stimolando coronarie, encefalo e stati emotivi di allucinazione , occhi vomitati, Refn che questa volta, nell' impressionante auto eviscerazione , esce invece di entrare (come nel finale di
Solo Dio perdona) e quella emblematica chiusa nel deserto (dopo un servizio fotografico ai bordi di una piscina dal sentor jessfranchiano bombardato di steroidi) che è ciliegina sulla torta di un'opera che sconquassa e travolge in egual misura.
Inutile rimarcare lo stile di Refn (quì all'apoteosi), tra simbolismi criptici (i tre triangoli capovolti), le stanze suspiriane e i cromatismi argentiani (ma cosa non è Natasha Braier), la penetrante musica elettronica di Cliff Martinez e una narrazione (prima che deflagri, inaspettato e violentissimo, l'inferno muliebre, che porta l'ultimo Refn a livelli spietatamente estasiatici e vero e proprio punto di non ritorno) sospesa, che ti domandi dove l'autore di
Drive voglia andare a parare, dove si tirano in ballo sperimentalismi simil coppoliani alla
Un sogno lungo un giorno (Jesse e Dean che partono in macchina all'imbrunire per arrivare sulle collinette con il panorama di Los Angeles) e del Beinex di
Lo specchio del desiderio (Dan accompagna nel residence Jesse , gestito da uno straordinario e cafonissimo Keanu Reeves in odor di stupratore, sotto una luna abbagliante, quasi irreale), in mezzo a provini spietati, sfilate che assumono i tratti di un trip allucinogeno da fantascienza anni 70, discorsi sulla purezza della bellezza e fotografi tanto geniali quanto inquietanti con la fissa per
GoldfingerRefn dissemina momenti di notevole carica visionaria (il puma nella stanza, chiaro, e bellissimo, omaggio al
Bacio della pantera schraderiano), getta segnali disturbanti (la rabbia e la delusione di Sarah per essere stata scartata al provino, lo specchio del bagno infranto, l'avidità vampirica con cui succhia la ferita della mano di Jesse, la ragazza , molto probabilmente, stuprata da Reeves, nella stanza accanto e l'incubo craveniano del coltello infilato nella bocca "Più in fondo", come succedeva a Sharon Stone, col ragno, in
Benedizione mortale, il morboso approccio lesbo di Ruby verso la verginea Jesse: "Voglio essere la prima").
Poi il ground zero di quello che succede dopo, con tre demoni dalla pelle di donna che mettono davvero paura (le tre sorelle, le tre muse, le tre grazie, le tre parche, le tre furie, le tre madri), e dove si realizza che la Fanning è solo un mezzo, un pasto notturno, di tre ferine e carnali miriam che si svegliano a mezzanotte con un'ossessione carnale tra le più dirompenti e sanguigne (in tutti i sensi) mai apparse sullo schermo.
Immenso Refn a un passo dal capolavoro e probabilissima Palma D'Oro buiesca di quest'anno, che scalza via, sempre probabilmente, il quasi sicuro
Noi di Peele (ma non si è mai sicuri di niente finchè il dardo non è tratto) e che sicuro non lo è più.
E da quando Jesse entra nella dimora scottiana di Ruby c'è dentro tutto il cinema che amo visceralmente, senza compromessi, trucchi o inganni, che procura orgasmi cinematografici puri vicino all'erezione.E se queste non sono emozioni irrefrenabili e puramente "di pancia", allora non saprei cos'altro debba trasmettere il cinema (con la C maiuscola).
E da ora in poi vedrò le modelle con occhio diverso.
La piscina vuota, " Io sono pericolosa"
E sotto il vestito...Refn.
POI DAVINOTTATO IL GIORNO 16/10/17
Faggi, Lucius, Johnncrein
Fauno, Thedude94
Jdelarge, Herrkinski, Tomastich, Gippal, Minitina80, Taxius, Enzus79, Magerehein, Buiomega71
Giùan, Hackett, Marione, Pinhead80, Teddy , Dave hill, Marcel M.J. Davinotti jr.
Fabbiu, Mickes2, Fedeerra, Didda23
Deepred89, Azel, Capannelle, Corinne, Disorder, Schramm, Bubobubo, Greymouser, Urraghe
Puppigallo, Paulaster, Undying, Pumpkh75, Ryo, Gestarsh99
Rebis, Cotola, Daniela, Skinner, Piero68, Belfagor, Tarabas, Ira72