Buiomega71 • 6/04/15 09:56
Consigliere - 27175 interventiNOTTI E NEBBIE DEL GIAPPONE
L'inizio (dopo i bellissimi titoli di testa e la musica martellante di Joe Hisaishi) è un pò così (il solito gangster movie con derive scorsesiane)
Poi diventa altro, in un atmosfera quasi sospesa e trasognata, su una spiaggia di Okinawa, dove vige il silenzio sul mare, tra giochi e scherzi cretini (la roulette russa, forbice e sasso, le buche nella sabbia, la guerra coi petardi, la surreale e pagliaccesca lotta di sumo) e un destino inellutabile che è presagio di morte
Kitano è autore personale e eccezionale, con la sua faccia un pò così e quell'andatura alla Harvey Keitel, disilluso, cinico, ma anche romantico e giocherellone
Il suo "yakuza eiga" e altro, distante anni luce da qualsiasi "gangster movie" (anche se ne riprende stilemmi ormai consolidati), con uno dei finali più disperati, nichilisti e dolorosi mai girati (che basterebbe a relegarlo nell'empireo dei cult)
Tra scherzi e giochi alla MAI DIRE BANZAI (e salta fuori il Kitano comico), a innamoramenti quasi adolescenziali (per la giovane e un pò oca Miyuki), Kitano fà esplodere schegge di rara violenza scorsesiana, dove il sangue schizza e imbratta, e le dita saltano per aria con un colpo di pistola (la mattanza in ascensore degna del massacro finale di
Taxi Driver), i night diventano ricettacolo per agguati sanguinosi, si spara, più volte, alle gambe (nel sedile posteriore di un auto) per far parlare il traditore, si viene freddati sulla spiaggia con un colpo in fronte , una strage silente e fulminate con micidiali colpi in arrivo e un pre-finale dove si presenta il conto, armati di fucile mitragliatore, abbagliato dai lampi dell'arma da fuoco (sequenza di rara potenza visionaria), sino al finale crudele e pessimista, dove l'inutile attesa di Miyuki dà il senso di amarezza di tutto il film
Il clan yakuza di Kitano ritorna bambino con giochi stupidi da fancazzisti (il tiro al bersaglio al frisbee è bellissimo), mentre gli alti vertici tramano alle sue spalle.
Kitano , come la sua maschera, è a volte impenetrabile, se la ride con i suoi scherzi da discolo inferti ai suoi uomini, critica le camice da
menteccato e sogna di spararsi in testa facendo la roulette russa sulla spiaggia e ritorna "innocente" quando Miyuki si spoglia davanti a lui :"
Mi piacciono gli atti osceni in luogo pubblico", non sa guidare, ma sà sparare, capace di affrontare (da solo) un intera riunione di capi yakuza.
"
Sono veloce a sparare perchè sono veloce ad avere paura", dice a una Miyuki sempre più affascinata da lui
In realtà le preferisco comunque
Brother, ma resta un opera densa e personalissima, con momenti di grandissimo cinema.
Altro assaggio di amarezza e disillusione dopo i titoli di coda.
Daniela, Mickes2
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