Discussioni su Quiz show - Film (1994)

DISCUSSIONE GENERALE

11 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Capannelle • 5/10/11 00:34
    Scrivano - 3748 interventi
    Pigro, della tua recensione non capisco quando dici che "sconta una sceneggiatura che eccede sia in riferimenti locali sia in divagazioni romanzesche" soprattutto perchè mi sono letto i fatti e mi pare che il film li riporti fedelmente senza caricarli - nonostante le due ore - di cose romanzate.
  • Pigro • 5/10/11 09:28
    Consigliere - 1695 interventi
    Giusta osservazione. Tieni presente che io conoscevo la storia ma non in maniera dettagliata. Ad ogni modo, in quella frase ho sintetizzato una sensazione che in questo film in particolare mi è sembrata una zavorra anziché un atout. Dico "in questo film in particolare" perché è più che naturale e consolidato che un film tratto da una storia vera cerchi da una parte di costellare il film di punti fermi e verificabili fino alla pedanteria, e dall'altra di rendere avvincente con qualche volo romanzesco ciò che altrimenti rischierebbe l'effetto documentario.
    Venendo a Quiz show, ho trovato uno sbilanciamento forte (almeno per i miei gusti) tra una maniacalità del dettaglio, peraltro tutto molto affondato nella specifica realtà americana (e qui sta il provincialismo di cui parlavo: se fosse stato fatto alla stessa maniera in Italia avremmo parlato di un film troppo italiano nei suoi riferimenti specifici per poter parlare a un pubblico internazionale: ma d'altronde, ormai qualsiasi cosa super-provinciale americana viene recepita da noi come universale...), e invece una invenzione che tocca punti francamente ridicoli. Mi riferisco in particolare ai dialoghi privati tra Morrow e Fiennes. Ora, se tu mi dici che in effetti è documentato che questi erano diventati intimi amici, al punto che il procuratore consiglia al potenziale indagato di squagliarsela, beh, ritiro quanto detto e correggo il commento. Ma se questo non è provato, allora ecco il sospetto di una coloritura romanzesca francamente insopportabile: ma come, da una parte sei pedante nei riferimenti e dall'altra, per esigenze narrative, ti inventi un'amicizia che travalica ogni logica per cercare di ricalcare il topos del dialogo amichevole tra investigatore e investigato (alla Colombo, per intenderci)?
    Ecco, quello che mi ha infastidito è proprio questo sbilanciamento. Ma se mi assicuri che effettivamente tutta la parte relativa all'amicizia dei due si è svolta storicamente proprio così, sono disposto a ripensarci.
  • Capannelle • 5/10/11 10:26
    Scrivano - 3748 interventi
    Pigro ebbe a dire:
    Ecco, quello che mi ha infastidito è proprio questo sbilanciamento. Ma se mi assicuri che effettivamente tutta la parte relativa all'amicizia dei due si è svolta storicamente proprio così, sono disposto a ripensarci.

    No sull'amicizia non ho letto niente e presumo tu abbia ragione.

    Sull'aspetto dei riferimenti locali penso che da una parte scontiamo la tendenza generale degli americani ad essere usa-centrici nel 99% dei casi, dall'altro credo che altri registi, da Spielberg a Stone, abbiano combinato "di peggio".
  • Raremirko • 27/09/15 00:15
    Call center Davinotti - 3863 interventi
    Secondo me il miglior film di Redford in assoluto, con sceneggiatura meritoria di Oscar; praticamente qualsiasi dialogo offre spunti di riflessione, la regia è accorta ed ogni interprete è magistrale.

    Mai una sbavatura, mai un eccesso: un ottimo film ed una tra le più convincenti critiche al mezzo televisivo di sempre.
  • Buiomega71 • 27/09/15 14:24
    Consigliere - 26690 interventi
    Ho sempre trovato il cinema di Redford (come autore) ruffiano e di una stucchevolezza perfettina e pulitina da rasentare l'insopportabilità

    Unico film che mi ha abbastanza convinto e stato Gente Comune, per il resto mi avvalgo della facoltà di non rispondere...
  • Raremirko • 27/09/15 14:42
    Call center Davinotti - 3863 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Ho sempre trovato il cinema di Redford (come autore) ruffiano e di una stucchevolezza perfettina e pulitina da rasentare l'insopportabilità

    Unico film che mi ha abbastanza convinto e stato Gente Comune, per il resto mi avvalgo della facoltà di non rispondere...



    Commento ragionato il tuo, che in parte condivido, anche se Quiz show mi ha proprio entusiasmato.

    Gente comune lo trovai abbastanza canonico, discreto ma troppo premiato.
  • Buiomega71 • 27/09/15 14:47
    Consigliere - 26690 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Ho sempre trovato il cinema di Redford (come autore) ruffiano e di una stucchevolezza perfettina e pulitina da rasentare l'insopportabilità

    Unico film che mi ha abbastanza convinto e stato Gente Comune, per il resto mi avvalgo della facoltà di non rispondere...



    Commento ragionato il tuo, che in parte condivido, anche se Quiz show mi ha proprio entusiasmato.

    Gente comune lo trovai abbastanza canonico, discreto ma troppo premiato.


    Sì, assolutamente, Gente Comune non e sopravvalutato, ma sopravvalutatissimo...Ma rimane (almeno per quanto mi riguarda) l'unica uscita discreta di Redford come regista.
  • Raremirko • 27/09/15 15:52
    Call center Davinotti - 3863 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Raremirko ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Ho sempre trovato il cinema di Redford (come autore) ruffiano e di una stucchevolezza perfettina e pulitina da rasentare l'insopportabilità

    Unico film che mi ha abbastanza convinto e stato Gente Comune, per il resto mi avvalgo della facoltà di non rispondere...



    Commento ragionato il tuo, che in parte condivido, anche se Quiz show mi ha proprio entusiasmato.

    Gente comune lo trovai abbastanza canonico, discreto ma troppo premiato.


    Sì, assolutamente, Gente Comune non e sopravvalutato, ma sopravvalutatissimo...Ma rimane (almeno per quanto mi riguarda) l'unica uscita discreta di Redford come regista.



    Si, praticamente "rubò" gli Oscar principali a The elephant man di Lynch.
  • Rebis • 27/09/15 17:45
    Compilatore d’emergenza - 4441 interventi
    Come attore stimo molto Redford, soprattutto per l'idea di cinema che ha promosso negli anni '70. Come regista ho visto solo Gente comune, un buon film, discretamente palloso e impegnato, ma con un'atmosfera autunnale convincente. Nessuno dei suoi film successivi però mi ha mai spinto alla visione... trovo più interessante il ruolo che si è ritagliato come promotore del cinema indipendente, con il Sundance, anche se negli anni il festival ha generato un canone un po' stucchevole. Ultimamente la critica ha abbozzato una rilettura delle sue opere antitetica al cinema di Eastwood, ma mi sembra più che altro una lettura politico/ideologica che lascia il tempo che trova. Redford rimane comunque un personaggio chiave del cinema americano, penso che questo gli vada riconosciuto.
  • Graf • 27/09/15 18:46
    Fotocopista - 902 interventi
    Quiz show lo ricordo come un film solido ed appassionante ma dovrei rivederlo per darne un giudizio più articolato e capire quale sottofondo ideologico abbia...
    Ultima modifica: 27/09/15 18:46 da Graf
  • Raremirko • 28/09/15 15:59
    Call center Davinotti - 3863 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Come attore stimo molto Redford, soprattutto per l'idea di cinema che ha promosso negli anni '70. Come regista ho visto solo Gente comune, un buon film, discretamente palloso e impegnato, ma con un'atmosfera autunnale convincente. Nessuno dei suoi film successivi però mi ha mai spinto alla visione... trovo più interessante il ruolo che si è ritagliato come promotore del cinema indipendente, con il Sundance, anche se negli anni il festival ha generato un canone un po' stucchevole. Ultimamente la critica ha abbozzato una rilettura delle sue opere antitetica al cinema di Eastwood, ma mi sembra più che altro una lettura politico/ideologica che lascia il tempo che trova. Redford rimane comunque un personaggio chiave del cinema americano, penso che questo gli vada riconosciuto.


    Più che altro è stato anche uno in grado di mostrae altre capacità oltre quella di venire considerato un mero sex symbol, un pò come successo a Brad Pitt.