Discussioni su Quando i picciotti sgarrano - Film (1978)

DISCUSSIONE GENERALE

7 post
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  • B. Legnani • 24/04/10 21:53
    Pianificazione e progetti - 14971 interventi
    Cinefila scrive: "non è solo la Saltutti ad essere stata vista in altri film. Il vecchietto che fa Zu Tanu aveva un ruolo ne Il siculo e anche altri hanno avuto il loro piccolo posto nella storia del nostro cinema".

    D'accordo. C'è gente che ha lavorato pure in NO ALLA VIOLENZA. Ma la Saltutti è l'unica che, seppur molto modesta, ha avuto una vera carriera da attrice accreditata.
    Ultima modifica: 24/04/10 22:00 da B. Legnani
  • Cinefila80 • 4/05/10 18:55
    Galoppino - 4 interventi
    Ok la Saltutti come attrice accreditata, ma non è la sola, nel senso che, appunto, il vecchietto che fa Zu Tanu è stato accreditato ne Il siculo, mentre Antonino Lotà,oltre a stare a No alla violenza (accreditato), sta in diversi film di cui avevo già detto, anche se non accreditato in tutti (che poi il fatto dell'essere accreditati per me ha ancora dei misteri, spiegatemi voi)...cmq quell'attore viene più dal teatro (se qualcuno ha qualche notizia in merito la può aggiungere)
  • Gestarsh99 • 3/05/11 15:41
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Nonostante il film presenti una storiella di "mala, amore e morte" risaputa e mal romanzata e mescoli senza soluzione di continuità:

    - puerili tentativi di Cinema civile alla Rosi/Damiani,
    - ridicole scazzottate portuensi alla Rosi/Damiani (i pugili, non i registi),
    - gangsterismo paesano tarallucci&vino
    - pierineschi siparietti comicaroli (il pretino che sbircia le nudiste sugli scogli...),
    - una sottotrama sentimentale pseudo-matarazziana
    - degli sbracamenti scopofilici cripto-pornografici

    Dicevo, nonostante tutto questo mal di Dìo, l'operina di Cappadonia non mi è sembrata girata poi tanto maluccio.
    Anzi devo confessare di essermi meravigliato dinanzi ad alcune trovate di montaggio addirittura vezzose, tipo il repentino passaggio dall'inquadratura di un trenino che corre su una pista giocattolo a quella della povera cornificata Ledda (Antonella Comandè) che sbuca in corsa da un piccolo tunnell al di sopra del quale si vede transitare un vero treno passeggeri.

    Un prodotto da inscrivere assolutamente nella cerchia godereccia dei "so bad it's good" e che, per la gioia di tutti gli amanti delle colonne sonore indimenticabili, presenta finanche spezzoni musicali "presi in prestito" dalle soundtrack riconoscibilissime di Autostop Rosso Sangue, L'orca assassina (ambedue composte da Morricone) e Due magnum 38 per una città di carogne (ad opera del maestro Bruno Nicolai).
    Il fatto più curioso è che le sequenze marittime col sottofondo morriconiano "pirata" risultano suggestive ed efficaci quanto quelle nell'originale film di Michael Anderson.

    Chiedo comunque a chi ha avuto il piacere di vedere questo mini-cult poveristico se avesse mai notato prima d'ora la presenza di questi importanti score riciclati.
  • Homesick • 4/05/11 18:40
    Scrivano - 1363 interventi
    Ora non ho presente la colonna sonora, ma mi sembra di ricordare che avesse qualcosa di "familiare"...
    Ultima modifica: 4/05/11 18:55 da Homesick
  • B. Legnani • 4/05/11 21:30
    Pianificazione e progetti - 14971 interventi
    Gest,
    sono il primo io ad amare i film di quel decennio, ma l'ansia di salvare tutto porta - scusa la franchezza - a perdonare cose imperdonabili.
    Il film parte con un campo medio in cui quelli che parlano hanno la testa tagliata e continua con analoghe lepidezze, come lunghi dialoghi aggiunti in seguito, facendo parlare chi dà la nuca alla macchina...
  • Gestarsh99 • 5/05/11 16:09
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Gest,
    sono il primo io ad amare i film di quel decennio, ma l'ansia di salvare tutto porta - scusa la franchezza - a perdonare cose imperdonabili.
    Il film parte con un campo medio in cui quelli che parlano hanno la testa tagliata e continua con analoghe lepidezze, come lunghi dialoghi aggiunti in seguito, facendo parlare chi dà la nuca alla macchina...



    Guarda Buono, i difetti macroscopici di questa operina naif ed artigianalissima li avevo già evidenziati punto per punto nel mio precedente intervento, ed infatti non ho mai detto che il film sia un capolavoro o chissà che.
    D'altro canto però non si può nemmeno togliere al prodotto quel qualcosa di ben fatto che certamente contiene, magari sommerso nel mare delle tantissime lacune ed imperfezioni.
    Prova ad esempio a guardarti tutta la parte che prende il via dal dettaglio del trenino su pista e che si conclude con la povera fidanzatina tradita che corre disperata in spiaggia in cerca di giustizia contro il grave torto patito:

    QUI

    Osserva l'aderenza dell'accompagnamento musicale (il Nicolai di Due magnum 38) e nota anche il pathos che sprigiona l'immagine della ragazza che esce dal tunnel sotto-ferroviario e che poi corre a perdifiato sulla sabbia, ripresa in campo lungo.
    Queste piccole cose non sono "casuali" o "involontarie" (come certa comicità che scaturisce altrove, tipo al porto durante la rissa) ma fanno intravedere una innegabile dose di talento da parte dell'autore. Talento impiegato male ma sempre di talento si tratta.

    Per quanto concerne gli attori che parlano stando di spalle alla telecamera, è chiaro che il tutto derivi dal doppiaggio apportato successivamente in post-produzione, che aggiunge un sacco di frasi dialogate e dettagli parlati non presenti nel girato originale (ed è semplice notarlo soprattutto quando a "parlare" sono personaggi che nemmeno aprono bocca...abili ventriloqui probabilmente).

    Alla fin fine comunque, per questa pellicola vale il medesimo discorso fatto personalmente nei confronti de La polizia brancola nel buio e Zombi horror-Le notti del terrore; un discorso che presuppone un metro di giudizio che tu caparbiamente continui a non condividere, dimostrandoti, scusa se te lo dico, un po' troppo ancorato ad un modello di valutazione filmica esclusivamente e rigorosamente tecnicistico.
    Nella tua ottica, almeno da ciò che ho potuto desumere, un film girato male e noiosissimo vale esattamente quanto un film girato male ma (involontariamente) spassoso.
    Io invece sono di tutt'altro avviso e credo che l'emozione ed il gusto (masochistico o meno) che si provano durante una visione debbano assolutamente avere un loro peso nella valutazione finale complessiva del prodotto esaminato.
    Se un film è trash, assurdo, ignobile ma riesce nell'intento non semplice di catturare il tuo interesse (magari spingendoti a rivederlo anche altre volte successivamente) allora credo che questo elemento debba essere considerato parte integrante del suo livello qualitativo e pertanto computato nel voto globale.

    Quindi nessuna "ansia di recupero" da parte del sottoscritto ma solo un metodo di giudizio che tiene conto, oltre al fattore tecnico-formale, anche del grado di appeal che una qualsiasi pellicola fornisce, anche al di là degli intenti autoriali.

    P.S.: E starei ben cauto a parlare di volontarietà ed involontarietà in riferimento a questo film, dal momento che di codesto Cappadonia si sa poco e nulla e girano addirittura voci di un probabile pseudonimo dietro il quale in realtà si nasconderebbe un qualcuno che la sa molto più lunga di quanto invece non traspaia dalle immagini...
  • Nick franc • 23/04/22 09:02
    Servizio caffè - 177 interventi
    Articolo sul film comparso su Messina Today:

    https://www.messinatoday.it/blog/mediamente-vostro/quando-i-picciotti-sgarrano-dietro-le-quinte-film-girato-messina.html

    Contiene anche interventi della figlia del regista che chiarisce alcuni aspetti sulla genesi del progetto.
    Ultima modifica: 23/04/22 09:04 da Nick franc