Buiomega71 • 10/02/17 11:08
Consigliere - 26145 interventi In fondo nemmeno malaccio, se si stà al gioco del "thrillerino per famiglie", che vuol dire pochissima violenza, nessun riferimento sessual/morboso (anche se Skarsgard sembra provarci con la minorenne Sobieski-la cintura di sicurezza, in piscina alle tre di notte-con evidenti espressioni da "porco") e la solita storiella "lenziana" di eredità, con aggiunta di prestiti e debiti.
Ovvio che sia un thriller all'acqua di rose, che gioca le sue carte nella bellissima e immensa villa di vetro a picco sul mare, lussuosa e dotata di tutti i comfort, prigione/fortezza dorata.
Sackheim adotta una regia classica (e anonima) ma solida e fà il suo sporco lavoro, dandole man forte Alar Kivilo alla fotografia e il grande Christopher Young al comparto musiche.
Alcuni dialoghi pungenti tra fratellino e sorella (lei non vuole che lui la guardi mentre si spoglia, lui non vuole che la sorella lo sbirci lì: "
Tanto non c'è niente da vedere" dice lei)
Alcune scelte narrative discutibili e sbagliate (il prefinale tra Jaguar e Ferrari in puro stile
Fast and Furious, gli strozzini violenti che manco in un Seagal-movie) annacquano un pò il risultato finale e si sbraca nella baracconata.
Però la tensione c'è, la confezione e professionale, l'atmosfera ben resa (anche se Sackeim poteva lavorare di più sul lato "fiaba nera", visto la casa/prigione, gli "orchi" tutori e la Sobieski novella Pollicino o bella addormentata, gli ingredienti c'erano tutti)
Di gran classe, invece, la Erin di Diane Lane (quella che resta più impressa), tossicomane immersa in stati confusionali (da antologia quando guarda un videotape del passato, con la Sobieski bambina, al mare, per poi farsi come una scimmia e arrancando nella stanza da letto della Sobieski), piena di sfaccettature e crisi interiori.
SPOILER
Cultissimo, poi, quando la Sobieski si sveglia, trovando avvinghiato a sè il corpo esamine della Lane, con terrifica "faccia della morte" ad opera del grande make/up man Mark Shostrom, in stile
Il serpente e L'arcobaleno
FINE SPOILER
Non malaccio la chiusa che cita
The Hitcher, e l'incipit da horror slasher (un film fittizio,
Prom Nightmare (!), che la Sobieski e le sue amichette si vedono al cinema)
Strick ha scritto sceneggiature migliori, questo è certo (quì pare un pò in vacanza), ma tant'è...
Nulla di trascendentale o per cui strapparsi i capelli, ma un prodotto onesto e senza grandi ambizioni, che mantiene abbastanza quello che promette, non dissimile dai thriller estivi di
Canale 5 in seconda serata, ma sorretto con un minimo di impegno che lo fà risultare almeno potabile (e magari più divertente di altri thriller più blasonati e pomposi)
PS Nel ruolo della preside della Sobieski c'era Rutanya Alda (la mamma di Sonny Montelli di
Amityville Possession e la moglie di Robert Forster in
Vigilante). Giuro, se non era per IMDB non l'avrei MAI riconosciuta!
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