Undying • 31/01/09 00:09
Comunicazione esterna - 7567 interventi Zender ebbe a dire:
Inattesa apertura serale della mostra "I Flani di Legnani" con esposizione del flano del film da lui appena commentato e presente in locandina col titolo "Cora". Si leggano le note al film a cura del sempre preciso curatore della mostra e benemerito inseritore, in questo caso (senza doppi sensi, nonostante il genere del film in questione...).
Capolavoro.
Pezzo d'archeologia di inestimabile valore per i motivi esposti dal Legnani stesso a commento del film.
Pur nella sua versione HARD può contare sulla regia di uno dei tanti Bianchi, quell' Andrea che resta a memoria del nostalgico amante del cinema bis per la regia di
Zombi horror,
Nude per l'assassino,
Malabimba e
Massacre.
Sul versante erotico ritroviamo il regista al lavoro a siglare il familiare (drammatico)
La moglie di mio padre, quindi dirige un paio di scollacciate commedie (
Cara dolce nipote,
Moglie nuda e siciliana) infine s'immerge nel cinema delle luci rosse, realizzando quell'insolito
Giochi carnali, in parte ispirato alla cronaca, recitato da veri attori (
Sirpa Lane) e pure sconfortante per gli accoppiamenti quasi da "macelleria" che lo relegano al porno più "nudo e crudo".
A sostegno di quanto detto dal possessore del flano, il nostro B.Legnani, questo è il primo vero hard nel quale
Karin Schubert si propone in tutta la sua vorace femminilità.
Erano gli anni de Le Ore, periodo (quello di metà anni Ottanta) che può contare sulla conversione di altre attrici, come la Schubert assorbite dal mercato hard-core.
In precedenza, e per certo, fù Joe D'Amato a farle compiere alcune zozzerie (assai spinte) per gli insert esteri di
Emanuelle - Perché violenza alle donne (1977).
Ultima modifica: 31/01/09 08:21 da
Undying
John trent
Trivex, Lucius, Carlitos
B. Legnani, Pessoa, Panza