Rebis • 9/08/19 13:00
Compilatore d’emergenza - 4466 interventiEra un horror
L'esorcista o uno scavo archeologico nelle fondamenta della società che riesumava il rimosso pulsionale soppresso dalle istituzioni? Era un horror
Shining o una ricognizione della mente umana deprivata dello spazio-tempo (vedi
2001 odissea nello spazio e bla bla bla)? Era un horror
La notte dei morti viventi con gli zombie che deambulano affamati e i vivi sepolti in casa? E
Nightmare on Elm Street che dava al senso di colpa di una nazione la forma di un uomo nero per fare scempio dei figli?
Quando mai l'horror è stato solo horror e non anche sintomatologia sociale, allegoria, metafora? Non era un horror nemmeno
Nosferatu di Murnau che aggiornava l'aristocrazia vampirica di Stoker allo spettro incombente delle forze dittatoriali.
Adesso abbiamo
Midsommar, che non ha un solo jumpscare (come
Shining a ben vedere, che è un horror, o forse no?), tutto girato alla luce del sole (come
Picnic ad Hanging Rock, che non è un horror, ma è un horror, perché Lovecraft e bla bla bla), che dura 147 minuti (ma
Rosemary's Baby non ne dura 136? Un horror, credo, persino commerciale, che ha urbanizzato il diavolo e sovvertito le coordinate al genere; e
Zombi di Romero che nella dc ne dura 139, ma attenzione, non scambiatelo per un horror)... Sarà mica che
Midsommar è un horror che non è un horror?
Piazzato nella programmazione estiva dei multisala, il film di Aster è uno scrigno di paganesimo recalcitrante, impavido, voluttuoso, ipnotico, dominato dalla forma che è finalmente ieratica e insieme lisergica, instancabile ricomposizione di prospettive affollate come un quadro di Hieronymus Bosh. Greenaway? Matthew Barney? Benvenuti: finalmente li riabilitiamo al cinema. E noi a chiederci se il valore sta nel suo essere o non essere horror, noi, arrivati al 2019 senza più alcuna certezza di cosa siano i generi (sessuali, etnici anche), ormai esondati, dissolti l'uno nell'altro, ancor più nella serialità televisiva che almeno un favore all'umanità si sperava l'avesse fatto, quello di lanciare la spugna nel ring dei generi, perché chissenefrega, ormai le storie le abbiamo raccontate tutte, ed è un secolo che rivediamo gli stessi film senza accorgercene, e ogni tanto ci risvegliamo dal torpore reclamando qualcosa di nuovo, e poi di nuovo giù, a fondo, ce ne dimentichiamo e torniamo a guardare sollazzati gli stessi film.
Ari Aster non ha niente di nuovo da raccontare, è in coda come tutti: prima di
The Wicker Man, c'era
La Lotteria di Shirley Jackson e
La festa del raccolto di Thomas Tryon, ma chi li ha letti e chi se li ricorda più. Però ha cose da mostrare e qui è in prima fila: forme percettive, nerbo nello sguardo, densità psicologica (i primi 40 minuti sono tutto quello che chiediamo a un film di genere: portarci dentro l'umano con pochi tratti, economia di segni, clima ascendente, rigore delle inquadrature). Ci dice che rieducarci alla Natura è l'unica strada che ci rimane per sedare il dolore della solitudine, spaesati, espropriati, nel deserto dell'empatia sociale. Capirai che originalità. Ma ha cose da mostrare: quelle danze tribali ed estatiche, quella violenza esorbitante che non ferisce perché sacra e razionale, quei dettagli, nel gesto, nello sguardo, nella logica sociale, che raccontano tutto senza bisogno di parole (
"Dani, è la danza, le parole non servono più..." così vero) l'ultimo frame, culmine di un'esperienza immersiva, sollievo di una lunga, calcolata apnea. Forse
Midsommar è solo un horror perché, come ogni horror, vuole farci "sentire attraverso gli occhi" e, vivaddio, non ha bisogno di inventare alcunché.
Ultima modifica: 9/08/19 17:22 da
Rebis
POI DAVINOTTATO IL GIORNO 4/08/19
Saotendo, Thedude94
Digital, Cotola, Noncha17, Gabigol, Ryo, Deepred89, Giùan, Schramm, Straffuori, Valcanna
Bubobubo, Enzus79, Herrkinski, Daniela, Fedeerra, Greymouser, Taxius, Pumpkh75, Gestarsh99, Teopanda, Magerehein, Minitina80, Anthonyvm, Teddy , Diamond, Jena, MAOraNza, Buiomega71
Magi94, Jdelarge, Kinodrop, Pinhead80, Artemio77, Marcel M.J. Davinotti jr.
Mtine, Capannelle, Lupus73, Puppigallo, Myvincent, Luluke
Il ferrini, Von Leppe, Piero68, Pigro
Rufus68, Caesars, Belfagor
Rocchiola, Alex-1971