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Ho letto da più parti (soprattutto su siti in lingua inglese) che Mario Bava si sarebbe ispirato a questo film per la realizzazione di Sei donne per l'assassino. Ora, è indubbio che ci siano delle somiglianze tra i due film sia sul piano estetico (la fotografia accesa, le carrellate morbide) che nella trama (la storia che ruota intorno a una boutique d'alta moda), ma mi sembra improbabile che Bava abbia visto "Mannequin in Red", principalmente per il fatto che non è mai stato distribuito in Italia. Qualcuno ha notizie in merito?
Zender • 28/06/24 15:41 Capo scrivano - 48940 interventi
Beh, proprio perché non fu distribuito in Italia potrebbe averlo usato come ispirazione, certo che la maggioranza delle persone non se ne sarebbe accorta.
Certo, però mi chiedo quanto possa essere realistico che Bava abbia visto quel film; parliamo pur sempre di un periodo (fine anni '50/inizio anni '60) in cui non era facilissimo visionare pellicole non distribuite. Ad ogni modo non è impossibile che Bava, in quanto addetto ai lavori, sia riuscito in qualche modo a vedere il film "di straforo".
B. Legnani • 1/07/24 09:29 Pianificazione e progetti - 15216 interventi
Nergal ebbe a dire:
Certo, però mi chiedo quanto possa essere realistico che Bava abbia visto quel film; parliamo pur sempre di un periodo (fine anni '50/inizio anni '60) in cui non era facilissimo visionare pellicole non distribuite. Ad ogni modo non è impossibile che Bava, in quanto addetto ai lavori, sia riuscito in qualche modo a vedere il film "di straforo".
Esistevano le riviste di cinema, le recensioni uscite all'estero... Uno può averlo visto e avergli narrato la trama. Le possibilità sono molte.
Cotola