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Discussioni su Mal'aria - Miniserie TV (2009) | Pagina 1

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 15/04/09 DAL BENEMERITO GUGLY
    POI DAVINOTTATO IL GIORNO 6/07/09
  • Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione ( vale mezzo pallino)
  • Quello che si dice un buon film:
    G.Godardi
  • Non male, dopotutto:
    Gugly, Hackett
  • Mediocre, ma con un suo perché:
    R.f.e., Marcel M.J. Davinotti jr.
  • Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
    Italia4moq, Panza
  • Gravemente insufficiente!:
    Iochisono

DISCUSSIONE GENERALE

28 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Gugly • 16/04/09 09:23
    Archivista in seconda - 4712 interventi
    Interessante esperimento, se non altro perchè si discosta dalle solite fiction tutte cuore e amore e anche perchè, udite udite, non ci sono i soliti onnipresenti, anche se Francesco Salvi deve essere un dazio da pagare, dato che ormai compare in pressochè ogni sceneggiato.

    Qualche pecca c'è: la protagonista femminile è troppo bella e curata per essere una mondina, ed il protagonista maschile, inviato del governo fascista, continuava a dare del "lei" a tutti, mentre tutti gli altri lo ricambiavano con il voi.

    Comunque degna di nota l'ambientazione e la descrizione di riti e superstizioni ancestrali.
  • G.Godardi • 17/04/09 17:46
    Fotocopista - 663 interventi
    Finalmente ho scoperto cos'era la Borda (Burda a Bologna)!
    Da piccolo mio padre mi diceva sempre,per esortarmi a calmarmi,"aiè la burda!"
    Una frase come dire c'è l'uomo nero o il babau...anche se mio padre non ha saputo mai dirmi esattamente che diavolo fosse sta Burda!
    Io me l'ero sempre immaginata come un mostro nero e informe...ma adesso so cos'è....la stega portatrice della malaria.

    A parte questo anedotto biografico,di importanza zero per il forum,ho appena finito di vedere la prima puntata,a brevev vedrà anche la seconda e ultima puntata.
    per il momento una fiction gradevole e coraggiosa (raiuno in prima serata!)
  • Gugly • 17/04/09 18:26
    Archivista in seconda - 4712 interventi
    Io non sono emiliana, ma ho capito che la Borda è qualcosa di cattivo che può farti male: può essere portatrice di malaria, come di nebbia che ti può far perdere, e così via.
  • G.Godardi • 17/04/09 18:31
    Fotocopista - 663 interventi
    Sì,da noi era usata per far paura ai bambini in modo che smettessero di fare casino...cosa che ovviamente oggi nonfunziona più.

    E' più che altro un ricordo d'infanzia di mio padre(classe 1936) che spesso se l'era sentita dire sta frase(adesso chiamo la burda) e di conseguenza l'ha trasmessa anche a me durante l'infanzia.

    Però che cosa fosse davvero sta Borda non l'ho mai saputo..fino ad ora.
  • Gugly • 17/04/09 18:35
    Archivista in seconda - 4712 interventi
    Io l'ho scoperto leggendo i citati racconti di Baldini
  • G.Godardi • 17/04/09 18:40
    Fotocopista - 663 interventi
    Eh io me li sono persi...voglio recuperarli.
  • Gugly • 17/04/09 20:41
    Archivista in seconda - 4712 interventi
    Niente male davvero.
  • G.Godardi • 19/04/09 18:58
    Fotocopista - 663 interventi
    ammazza che stroncatura eccellente....devo ancora vedere la seconda parte ma non mi sembrava così pessima...anzi i titoli di testa mi hanno ricordato anche The Kingdom di Von Trier......(il che al dice lunga visto che tale serie tv era fatta a budget ridottissimo e girata su video)magari era una precisa scelta di stile quella di confezionarlo in tal modo...cmq al di là del livello tecnico,penso che se una storia funziona (cioè se appassiona lo spettatore e vi è assorbimento diegetico)vista in tv(o al cineama) allora si può dire che sia un prodotto riuscito a prescindere dalla confezione,dalla qualità tecinca o meno.

    mah a volte mi sembra ci sia un malcostume nemmeno tanto celato dagli utenti di questo forum nello stroncare le fiction...scordandosi il più delle volte che si tratta di un prodotto realizzato appositamente per il piccolo schermo e di avere delle aspettative totalmente assurde per questo tipo di prodotto....è ovvio che per una fiction di qualità(a livello produttivo intendo)dobbiamo sorbircene almeno decina di qualità bassa...ma se così non fosse sarebbero tutti film usciti al cinema....

    un'altro dsicorso a parte riguarda la scelta degli attori..in diversi commenti ho letto frasi del tipo "recitazione e attori televisivi"....dimenticandosi spesso che la fiction è un prodotto prettamente televisivo....destinato alla televisione.
  • Gugly • 19/04/09 19:43
    Archivista in seconda - 4712 interventi
    Anche io sono rimasta stupita del commento di Iochisono ma ognuno ha le proprie opinioni...e tuttavia, a mio modestissimo parere la fotografia non era così malvagia. Parzialmente d'accordo sulla recitazione, ma sono concetti che ho già espresso.
  • G.Godardi • 19/04/09 19:55
    Fotocopista - 663 interventi
    appunto...nemmeno a me sembrava tanto malvagia,nei limiti di una fiction si intende....

    un'altra cosa...riguardo alla profondità di campo(intesa come procedimento cinematografico),non vorrei dire una castroneria,ma in tale procedimento non dovrebbe essere tutto a fuoco ciò che si vede?
    altrimenti se ci fossero dettagli a fuoco ed altri non a fuoco verrebbe acadere una delle leggi del cinema moderno,ossia quella di dare allo spettatore pieni poteri su dove fermare il proprio sguardo,su quali dettagli scegliere come importanti o meno,senza essere guidati dalle scelte del decoupage classico che aveva appunto dettagli a fuoco sui quali lo spettatore doveva sofferamre al propria attenzione.

    uno stralcio da wikipedia :

    La profondità di campo nel cinema fu una delle caratteristiche delle origini. Nell'Arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat dei Fratelli Lumière si vedeva a fuoco sia il treno che arrivava obliquamente in lontananza, sia i passeggeri che in seguito scendevano in primo piano.

    L'uso della profondità di campo venne abbandonato nel periodo classico del cinema muto, per tornare in voga nel cinema moderno degli anni Sessanta.
    Ultima modifica: 20/04/09 04:07 da G.Godardi
  • Iochisono • 19/04/09 22:04
    Galoppino - 78 interventi
    G.Godardi ebbe a dire:
    appunto...nemmeno a me sembrava tanto malvagia,nei limiti di una fiction si intende....

    un'altra cosa...riguardo alla profondità di campo(intesa come procedimento cinematografico),non vorrei dire una castroneria,ma in tale procedimento non dovrebbe essere tutto a fuoco ciò che si vede?
    altrimenti se ci fossero dettagli a fuoco ed altri non a fuoco verrebbe acadere una delle leggi del cinema moderno,ossia quella di dare allo spettatore pieni poteri su dove fermare il proprio sguardo,su quali dettagli scegliere come importanti o meno,senza essere guidati dalle scelte del decoupage classico che aveva appunto dettagli a fuoco sui quali lo spettatore doveva sofferamre al propria attenzione.

    uno stralcio da wikipedia :

    La profondità di campo nel cinema fu una delle caratteristiche delle origini. Nell'Arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat dei Fratelli Lumière si vedeva a fuoco sia il treno che arrivava obliquamente in lontananza, sia i passeggeri che in seguito scendevano in primo piano.

    L'uso della profondità di campo venne abbandonato nel periodo classico del cinema muto, per tornare in voga nel cinema moderno degli anni Sessanta.




    la profondità di campo non è una definizione indicante una situazione ottica ben definita.
    essa è variabile.
    la definizione indica la distanza (o meglio, la profondità, per l'appunto) tra il soggetto o i soggetti principali e lo sfondo e i soggeti secondari ecc.
    nelle macchine da presa dei lumiere, o nelle telecamerine amatoriali, ovviamente non abbiamo la scelta di lenti di cui dispone invece una macchina da presa moderna e professionale e un direttore della fotografia di cinema.
    in situazioni generiche, come quella primordiale dei lumiere o quella della telecamerina per l'amatore che vuole filmare le vacanze in grecia, i mezzi di ripresa montano ottiche in grado di leggere una grande profondità di campo, in modo da avere più o meno tutto a fuoco molto facilmente e facilitare le riprese.
    questo è quanto di più distante dall' abc della fotografia cinematografica, dove si prediligono invece ottiche in grado, tra l'altro, di enfatizzare il fuoco solo sui soggetti che di volta in volta devono essere a fuoco (sfocando gli sfondi anche moltissimo).
    infatti proprio evidenziando la perdita di fuoco tra soggetto in p.p. e sfondo (per esempio), lo spettatore legge una vera profondità di campo (percepisce cioè la distanza tra il soggetto e lo sfondo), perchè ciò è più simile a quanto accade col nostro occhio.
    quando vediamo immagini da telecamera (un servizio del tg oppure il filmino delle vacanze) e vediamo a fuoco sia il soggetto che lo sfondo, l'immagine risulta al nostro occhio "piatta", bidimensionale.
    la grande profondità di campo catturata dalla lente si traduce in poca profondità di campo percepita dal ns occhio.
    viceversa quando vediamo un vero film e vediamo le varie inquadrature con fuochi e fuorifuoco a comporre l'immagine, vediamo la profondità di campo che il dirett. della fotografia ha voluto farci vedere, dando all'immagine una certa tridimensionalità, o meglio, profondità, che era quello di cui parlavo.
  • Iochisono • 19/04/09 22:24
    Galoppino - 78 interventi
    in quanto al mio giudizio sul film di bianchini, posso solo ribadire quanto espresso nelle poche righe a disposizione per la scheda. quello che più mi ha dato fastidio è la realizzazione tecnica di un film che, sulla carta, è un suspance-mistery con elementi paranormali.
    in quanto alla suspance e al paranormale il tutto è limitato a degli omicidi di cui vediamo solo un'inquadratura orrenda finto-snorkel co' 'sti poveracci in pieno sole che guardano in macchina e fanno la faccia spaventata prima del solito flash bianco e botto messo al montaggio.
    il resto è un'accozzaglia di musicaccia sparsa ovunque, pessima recitazione e orrenda fotografia.
    non solo per le questioni ottiche e colorimetriche citate, ma, aggiungo, pure per la dozzinalità della composizione della gran parte delle inquadrature.
    il motivo per cui reputo così gravi tali deficienze, ripeto, è che si tratta di un film suspance-mistery, non di una commedia, un genere che ha grande necessità di cura rispetto a certi aspetti tecnici.
    inoltre rinunciare a far paura perchè la tv non vuole è qualcosa davvero di inaccettabile.
    almeno negli anni 70 facevano qualche passeggiata di notte tra i vicoli di roma antica o nei saloni di antichi palazzi spoletini... e che diamine... mi aspetto solo il giorno in cui chiederanno di non mettere gag comiche nei film comici
  • G.Godardi • 19/04/09 23:14
    Fotocopista - 663 interventi
    Innanzitutto grazie per l'esaustiva precisazione tecnica di pdc.
    Come avevo intuito erano due concetti diversi con lo stesso nome quelli a cui facevano cenno...tu intendevi pdc in senso fotografico mentre io mi rifacevo al concetto di pdc che ha dato l'avvio al cinema moderno con Quarto potere.

    Per quanto riguarda il film in questione aspetto a dare giudizi definitivi in quato devo ancora vedere la parte finale.Pur ribadendo il fatto che almeno la prima parte nonmi sembrava così tragica...
  • G.Godardi • 23/04/09 15:44
    Fotocopista - 663 interventi
    Stroncato anche da Sorrisi e Canzoni in una rubrica tenuta fa una fantomatica vecchietta di cui non ricordo il nome,ma che un asterisco informa essere una critica televisiva.Voto 4.

    Scommetto che se era un prodotto Mediaset col piffero che los troncavano,al max lo avrebbero ignorato.....
    Ultima modifica: 23/04/09 23:45 da G.Godardi
  • B. Legnani • 24/04/09 19:59
    Pianificazione e progetti - 15232 interventi
    Credo che il regista sia solo omonimo di quello attivo negli Anni Sessanta e Settanta.
    Chiedo conferma a iochisono.
    Se così è, dovremo trovare il modo di differenziarli, come fatto per i due Prosperi.
  • G.Godardi • 24/04/09 20:18
    Fotocopista - 663 interventi
    Io pensavo fosse lo stesso....
  • B. Legnani • 24/04/09 21:14
    Pianificazione e progetti - 15232 interventi
    G.Godardi ebbe a dire:
    Io pensavo fosse lo stesso....

    Non lo escludo, ma così tanti anni di pausa...
  • B. Legnani • 24/04/09 22:20
    Pianificazione e progetti - 15232 interventi
    G.Godardi ebbe a dire:
    Io pensavo fosse lo stesso....

    Hai ragione. Iochisono conferma che è la stessa persona.
  • Zender • 25/04/09 08:25
    Capo scrivano - 49044 interventi
    Differenziare gli omonimi... vecchia questione che rifà capolino di tanto in tanto. Il problema è che non è facile di certo per chi inserisce i film ricordare ad esempio che di Paolo Bianchini ne esisteva un altro. E quindi avremo che Paolo Bianchini (II) non risulterebbe magari lo stesso Bianchini di un'altra sua eventuale recente produzione perché chi l'ha inserito non ha messo il (II)...
  • B. Legnani • 25/04/09 11:04
    Pianificazione e progetti - 15232 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Differenziare gli omonimi... vecchia questione che rifà capolino di tanto in tanto. Il problema è che non è facile di certo per chi inserisce i film ricordare ad esempio che di Paolo Bianchini ne esisteva un altro. E quindi avremo che Paolo Bianchini (II) non risulterebbe magari lo stesso Bianchini di un'altra sua eventuale recente produzione perché chi l'ha inserito non ha messo il (II)...

    Per Paolo Bianchini il problema è risolto.
    Per altri casi non sarebbe così drammatico.
    Ipotizziamo, in maniera accademica, che i P. B. siano invece due.
    Oggi inseriamo Paolo Bianchini (I) nelle regie del primo e Paolo Bianchini (II) a quelle del secondo.
    Qualcuno inserisce P.B. senza numero? Nessun problema grave. La prima volta che ci accorgiamo che manca il numero lo inseriamo noi. Nel frattempo chi avrà cercato "Paolo Bianchini" avrà trovato varie schede-film: alcune con cognome con (I), alcune con cognome con (II), alcune con cognome senza numero. Se non è tonto capirà che il riferimento senza numero potrebbe essere o dell'uno o dell'altro.
    Ultima modifica: 25/04/09 19:06 da B. Legnani