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Discussioni su L'esorcista - Il credente - Film (2023)

DISCUSSIONE GENERALE

17 post
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  • Rebis • 6/10/23 14:39
    Compilatore d’emergenza - 4454 interventi
    William Friedkin ha più volte ribadito che L'esorcista non è un film dell'orrore: dietro l'effettistica e il sensazionalismo montato ad arte dai produttori, si nasconde una riflessione filosofica - radicale e per niente riconciliata - sul Male inteso come entropia organica, strutturale, e quindi pervasiva del tessuto sociale e spirituale.

    Il sequel di Green invece è un horror esorcistico in piena regola, che semplifica e banalizza gli assunti di partenza, focalizzandosi sul tema della coesione familiare e l'autenticità dei legami. D'altra parte, produce Blumhouse e Green è soprattutto un regista filologo e cinefilo, impreparato a gestire la densità concettuale posta da Friedkin.

    Fin troppo attento a conformarsi al politically correct (spiritualità multietnica, neofemminismo) e a piazzare i fan services (tutti graditi), Green sfuma così l'occasione di approfondire il dialogo tra diverse prospettive spirituali e punta su un lavoro di montaggio serrato e certosino, sceglie una strada filologica e minimale per le manifestazioni demoniache, evitando di entrare in competizione con il rito originale officiato da Rick Baker. Porta a casa un film tutto sommato decente, che sarebbe ingiusto confinare all'ombra totemica del capostipite.
  • Didda23 • 6/10/23 17:57
    Compilatore d’emergenza - 5800 interventi
    Bella disamina.. Sinceramente non mi sconfiferla più di tanto.. Sono d'accordo, il capostipite è un film molto più denso di quanto possa apparire.
  • Blutarsky • 6/10/23 18:22
    Magazziniere - 339 interventi
    Sonoalcine scrive nel commento:
    "Ultimo, si spera..."
    in realta è il primo film di una trilogia, operazione simile a quanto fatto in precedenza dallo stesso Green e dalla Blumhouse con la saga di Halloween
  • Sonoalcine • 6/10/23 21:01
    Pulizia ai piani - 3 interventi
    Lo imparo solo ora, sinceramente.
    Grazie per la correzione 
  • Torsolo • 9/10/23 00:08
    Galoppino - 35 interventi
    Da vedere si può dire unicamente per poterlo prendere in giro. Dopo gli ultimi terribili "Halloween", Gordon Green era atteso al varco, e non delude assolutamente le aspettative in negativoseppure sarà personalmente sempre più ricco. Un genio quindi, di questa epoca quasi esclusivamente di apparenza e inconsistenza. Riesce nel capolavoro di fare sembrare il solito caciarone, fracassone Renny Harlin, un nipote di Ingmar Bergman prestato all'horror satanico.
    Tralasciando Paul Schrader, non adatto al genere e al film, nonostante le sue ossessioni calvinistiche e "para-teologiche", ma decisamente di un altro pianeta rispetto a questo pattume da Disney+, qui.
    Viene da pensare a Ciccio Ingrassia, che al confronto di David Gordon Green potrebbe essere stato "secondo aiuto regista" di William Friedkin.
    D'altronde, se Jason Blum, non avesse ravvisato in lui un regista dalla scarsa personalità e stile cinematografici, ergo ben controllabile in chiave "scuola Blumhouse", avremmo continuato a trovarci di fronte ad un nome che avrebbe continuato e probabilmente per sempre, a fare commedie indie da poche centinaia di migliaia di spettatori U.S., sconosciute ai più. Non le centinaia ma di milioni di $ grazie, a simili "saghe" globali. Geni, geni, geni. Applausi.
    Ultima modifica: 9/10/23 00:19 da Torsolo
  • Blutarsky • 10/10/23 18:18
    Magazziniere - 339 interventi
    Leggo ora che la Universal ha pagato nel 2021 circa 400 milioni di dollari per i diritti sul franchising!!
    ho idea che oltre ai già programmati sequel, ci attendono numerosi altri progetti legati alla saga per poter rientrare dell'investimento...
  • Rebis • 10/10/23 23:14
    Compilatore d’emergenza - 4454 interventi
    Non trovo questo sequel così orrido come si legge in giro, ho visto esorcistici ben peggiori, ma l'idea di una trilogia mi sembra francamente esagerata per la materia narrativa messa in campo. Su Halloween aveva anche senso data la natura seriale dello slasher, ma qui non so dove vogliano andare a parare: questo capitolo chiude già tutti gli archi narrativi, anche quelli del primo capitolo. 
  • Von Leppe • 10/10/23 23:52
    Call center Davinotti - 1131 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Non trovo questo sequel così orrido come si legge in giro, ho visto esorcistici ben peggiori, ma l'idea di una trilogia mi sembra francamente esagerata per la materia narrativa messa in campo. Su Halloween aveva anche senso data la natura seriale dello slasher, ma qui non so dove vogliano andare a parare: questo capitolo chiude già tutti gli archi narrativi, anche quelli del primo capitolo. 
    Non l'ho visto ma oggi ne fanno tanti di film esorcistici non credo ci voglia molto a farne altri due
  • Rebis • 11/10/23 07:33
    Compilatore d’emergenza - 4454 interventi
    Voglio dire che se il progetto di Green è simile a quello di Halloween, con reali ganci narrativi all'originale (tipo personaggi secondari che tornano o lo sfruttamento di Jamie Lee Curtis), con L'esorcista non mi pare sia rimasto molto da spolpare. 
  • Torsolo • 14/10/23 11:48
    Galoppino - 35 interventi
    Sarebbe meglio scrivere tecnicamente "quinto seguito", in quanto "La Genesi" fu notoriamente "sdoppiato" nei due film completamente diversi, di Harlin e Schrader. Quindi fino a prova contraria, i seguiti sono già 5. Un velo di oblìo sulla ributtante serie TV patinata.
    Ultima modifica: 14/10/23 11:56 da Torsolo
  • Torsolo • 14/10/23 11:52
    Galoppino - 35 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Non trovo questo sequel così orrido come si legge in giro, ho visto esorcistici ben peggiori, ma l'idea di una trilogia mi sembra francamente esagerata per la materia narrativa messa in campo. Su Halloween aveva anche senso data la natura seriale dello slasher, ma qui non so dove vogliano andare a parare: questo capitolo chiude già tutti gli archi narrativi, anche quelli del primo capitolo.
    Solo che quelli ben peggiori, non così tanti poi perché ce ne vuole, non godevano dell'aggancio commerciale ad un nome e titolo cinematografico, di simile peso e portata. Infatti basti vedere quanto se ne parla. Poi molta critica odierna ha portato ai sette cieli personaggi come Gordon Green, con i risultati di ritorno che si vedono. Ma si può convincere alcuni per un po' di tempo, forse tutti per un momento, mai tutti per sempre.
    Ultima modifica: 14/10/23 12:22 da Zender
  • Zender • 14/10/23 12:42
    Capo scrivano - 49264 interventi
    Il film di Schrader è uscito dopo e come “bonus”, è il prequel poi rifatto da Harlin e non lo facciamo rientrare nella linea ufficiale.
  • Rebis • 14/10/23 13:38
    Compilatore d’emergenza - 4454 interventi
    Torsolo ebbe a dire:
    Rebis ebbe a dire:
    Non trovo questo sequel così orrido come si legge in giro, ho visto esorcistici ben peggiori, ma l'idea di una trilogia mi sembra francamente esagerata per la materia narrativa messa in campo. Su Halloween aveva anche senso data la natura seriale dello slasher, ma qui non so dove vogliano andare a parare: questo capitolo chiude già tutti gli archi narrativi, anche quelli del primo capitolo.
    Solo che quelli ben peggiori, non così tanti poi perché ce ne vuole, non godevano dell'aggancio commerciale ad un nome e titolo cinematografico, di simile peso e portata. Infatti basti vedere quanto se ne parla. Poi molta critica odierna ha portato ai sette cieli personaggi come Gordon Green, con i risultati di ritorno che si vedono. Ma si può convincere alcuni per un po' di tempo, forse tutti per un momento, mai tutti per sempre.
    Nessuno mi pare abbia mai parlato di Green come di un astro nascente della cinematografia horror, anche perché lavorando solo di riciclo può stare solo in seconda fila, o giù di lì. Personalmente non credo di essere stato convinto di alcunché da altri: ho gradito la trilogia di Halloween, conclusione a parte. Ma lì ha giocato facile perché la saga, lunga di suo, aveva già toccato il fondo e si poteva solo risalire. L'esorcista non è uno slasher e anche se ha avuto vari seguiti, sono tutti di taglio "autoriale" (per quanto nessuno eccellente secondo me), quindi la partita era più dura da vincere. Ma in molte delle critiche che leggo al suo film c'è solo una "lesa maestà" e quindi uno sbertucciare fine a se stesso, piuttosto che una critica obbiettiva che ne descriva i limiti (tra i quali il doppiaggio italiano che ho scoperto essere tumefacente). 

    Ultima modifica: 14/10/23 15:14 da Rebis
  • Zender • 14/10/23 16:34
    Capo scrivano - 49264 interventi
    Hai colto magnificamente il concetto, Rebis. Lo sbertucciare fine a se stesso è quanto di più lontano ho sempre chiesto di fare qui. Se si attaccano i film ripetendo che fanno schifo e limitandosi ad aggiungere che fa schifo pure il regista si dice il nulla. Conta spiegare cosa non è piaciuto nello specifico e allora a quel punto si può anche imbastire un confronto, altrimenti restano attacchi basati sul nome del regista appiccicato a sue esperienze precedenti di cui allo stesso modo nulla si dice o confronti con altri registi aggiungendovi solo meglio/peggio di, bello/brutto ma non si sa perché.
  • Zender • 20/12/23 22:30
    Capo scrivano - 49264 interventi
    Qui non stiamo a criticare gli altri, Torsolo. A fare le pulci ad altri, spero sia sufficientemente chiaro. Ognuno altrove che scriva quel che vuole. Noi commentiamo i film, non chi li commenta.
  • Buiomega71 • 5/05/24 11:25
    Consigliere - 27379 interventi
    Tralasciando i futili e sterili discorsi sulla "lesa maestà" (su alcuni social, a Gordon Green, le si augurava addirittura la morte, manco avesse commesso chissà quale crimine, non so, ucciso la figlia o la madre a qualcuno), che per il sottoscritto sono solo aria fritta zeppa di luoghi comuni e retaggi culturali duri a morire.

    Gordon Green non vuole (nemmeno per un'istante) spodestare Friedkin o realizzare il "possession movie" del secolo, anzi.

    Ben conscio dei limiti e di non essere alla portata di un regista provocatorio, ruvido e complesso come Friedkin, realizza (con gran perizia, arguzia e professionalità) un "possesion movie" solido (e solito) come tanti, come quelli che (chi più, chi meno) hanno intasato il mercato (sia cinematografico che straight to video). E venendo da una settimana "dedicata" al genere, posso dire (a parer mio) che Gordon Green non è meno peggio di tanti altri (per il sottoscritto il migliore rimane il tanto deriso e vituperato L'altra faccia del diavolo, mentre L'ultimo esorcismo esula dal contesto, perchè, sorprendentemente, va ben oltre il genere) da Vatican tapes fino a Grace-Posseduta.

    Semmai Gordon Green rende tributo e omaggio a Friedkin (i cani che si azzuffano e che aprono il film; Victor che si diletta di boxe come padre Karras, le apparizioni subliminali di mostruosi Capitan Gaio, l'istituto psichiatrico, le ragazzine sottoposte a fastidiose e invasive visite mediche, la scritta HELP sul pancino di una delle due ragazzine possedute, la pipì a letto, "Tubular Bells" messa un po a random e la grafica delle scritte sui titoli di coda), quasi con suddita riverenza.

    Per il resto Gordon Green (che scrive, dirige e produce, quindi autore tout court e non semplice metteur en scene) cerca una strada "nuova", ben consapevole di non poter assolutamente replicare una pietra miliare (per contesto, epoca, religiosità, periodo storico) così visceralmente radicata nella cultura popolare (non per nulla i seguiti hanno un cambio e un'ottica autoriale ben differente da quella di Friedkin, e un motivo ci sarà).

    Restano il pregevole intro da "disaster movie" ad Haiti (e non è più l'Iraq di Pazuzu e Padre Merrin), gli scorci della provincia americana che Gordon Green conosce molto bene (i barboni, la periferia, il bosco dove si perdono le due ragazzine, i vialetti con le casette, le fattorie sperdute), la spasmodica ricerca delle ragazzine scomparse, le prime avvisaglie della possessione (pipì a letto, sospetto di schizofrenia, fino alla manifestazione maligna di Katherine in chiesa. "Il corpo e il sangue, il corpo è il sangue", dopo che si è tolta le scarpette da prima comunione e essersi toccata sotto i vestitini), prima che deflagri in pura possessione.

    Un feroce accecamento "fulciano" a colpi di crocifisso, il terrifico, marcescente e straordinario make up di Christopher Nelson (forse tra i migliori del genere, questo assolutamente) e un esorcismo che ha i suoi momenti (la drastica scelta su quale ragazzina salvare dall'inferno, Angela che rinfaccia a suo padre la sua nascita non voluta, il prete con il collo spezzato a 360°, il demone che si fa beffa, volgarmente, della suora mancata, definendola "Troia di Gesù").

    Di contro l'inutile presenza di Ellen Burstyn (la battuta sul patriarcato, gli sceneggiatori, potevano anche risparmiarsela)  come madre di Regan (il film toppa proprio quando cerca agganci plateali friedkiani) che stupisce solo per la veneranda età dell'attrice, ancora in formissima e, soprattutto, un'inaccettabile happy end del più fastidioso, deletereo e corrente politicamente corretto, con l'abbraccio finale tra madre e figlia (che dovrebbe far breccia nel cuore dei fan, ma che ottiene l'effetto contrario, diventando una pacchianata parecchio ruffiana) degno di una telenovela che manco Rosamunde Plicher.

    SPOILER


    E guarda caso è proprio la ragazzina di colore e essere risparmiata dalle mire di satanasso. Stai a vedere che il politically correct imperante è giunto fino all'inferno.

    FINE SPOILER

    Finale che svacca in insopportabile melassa a parte, L'esorcista-Il credente (ma sarebbe stato più consono Gli Esorcisti-I credenti), non è ne meglio ne peggio di altri possession movie, sicuramente realizzato con un'ottima tecnica e una buona resa visiva, con un occhio ai gusti odierni in fatto di horror (non per nulla patrocina la BlumHouse) e non c'è da sorprendersi, anche pensando agli incassi (finita l'epoca autoriale in cui William Peter Blatty poteva azzardare qualcosa di personale, oscuro, cupo  e totalmente spirituale, prontamente bocciato al box office).

    Resta un'onesto (e discreto) il diavolo probabilmente, con i suoi pregi e i suoi difetti, tipici dell'horror mainstream odierno, inutilmente e eccessivamente massacrato ovunque (con riserve), solo per il fatto di aver osato usare il brand friedkiano.

    L'esorcista non abita più quì...e non è una novità.


    Ultima modifica: 9/02/25 22:47 da Buiomega71
  • Rebis • 31/05/24 14:03
    Compilatore d’emergenza - 4454 interventi
    A quanto pare il progetto è stato sottratto a Gordon Green e sarà Mike Flanagan a dirigere il prossimo capitolo del franchise. Blumhouse sembra replicare il format dei sequel precedenti, ogni capitolo assegnato un regista diverso, ma di riferimento. 
    Ultima modifica: 31/05/24 14:39 da Rebis