Buiomega71 • 20/10/14 09:44
Consigliere - 27174 interventiNon male il debutto registico della bella (e bravissima) attrice di origini ucraine
Un atmosfera anni '70 davvero pregnante e ben resa , una marcata psicologia dei personaggi, un femminismo dirompente, una narrazione fluida (che seppur con qualche ingenuità dell'opera prima) riesce a tenere desta l'attenzione
L'incipt del battesimo nel fiume , con il gruppo di religiosi che invocano esagitati la parola di Gesù, pare una versione gioiosa dell'inizio di
Quella Notte in Casa Coogan (e il gruppo religioso non può far venire alla mente certo cinema di genere settantiano), così come la comunità (dove vige un non poco larvato maschilismo, con le donne assoggettate ai mariti) fà subito riportare alla
Fabbrica Delle Mogli
La Farmiga (che si dimostra, prima di tutto, attrice di razza) regala tocchi registici lievi (i genitori che si scoprono ancora innamorati dopo tanto tempo), delicati (il postino poeta, la grazia di certe inquadrature), drammatici (l'incontenibile amica Nikka operata da un tumore al cervello che la riduce allo stato di un vegetale) e infino sorprendenti (i sogni erotici ad occhi aperti della Farmiga, come quello della fellatio al dito del piede, che le pratica Nikka a letto, mentre lei si gusta un pasticcino con la glassa)
Non esente da momenti di noia (i predicozzi deliranti della comunità in chiesa su Gesù, mettono a dura prova i nervi dei non credenti come il sottoscritto), qualche forzatura di troppo (il sermone finale della Farmiga) e la decisione di non spingere troppo sul dramma, tant'è che la Farmiga sembra indecisa se raccontare con toni da commedia (però la bambina che dà da mangiare la cocaina ai suoi cavallini in miniatura, nella sua cameretta, è degna di nota, così come le audiocassette che insegnano a dar piacere alle donne in nome di Gesù, la Farmiga e la sua amica Nikka che disegnano l'attributo dei rispettivi mariti, la bambina: "
Cosa vuol dire circonciso?, e il nonno: "
Che è fuggito dal circo!"), romanticheggiando (ancora il postino poeta) senza mai forzare la mano sugli aspetti drammatici
Ottima tutta la parte iniziale con la Farmiga bambina, e emblematica la sequenza pre-finale dei cani fuori dalla chiesa, col cielo che si copre di nuvole, con la Farmiga versione San Francesco, così come è emblematica la sequenza in cui Taissa Farmiga (sorella di Vera, che nel film interpreta Vera da ragazza), mentre fà l'amore la prima volta, su un prato zeppo di mosche, si vede avvicinarsi un enorme suino nero
Imperfetto, ma comunque diretto con passione, dove la Farmiga rivanga pure le sue origini ucraine (la fisarmonica), e impreziosito dall'avvolgente fotografia di Michael McConough e da alcuni brani musicali della comunità, che mi rammentavano sonorità countrycheggianti. In palla tutto il cast attoriale.
Merita, comunque, una visione
Greymouser, Nando
Capannelle, Buiomega71