Poppo • 8/03/16 12:09
Galoppino - 466 interventiDeep Throat è un filmetto da poco ma con alcuni colpi di genio nella parte iniziale: innanzitutto mette in scena una problematica "frigidità/anorgasmia" che al tempo si sapeva benissimo essere di origine psicologico/culturale (inibizione/castrazione) ma lo si taceva pubblicamente; la stessa sessuologia faticava a trovare un canale di comunicazione con le masse, e questo nonostante Master e Johnson avessero già scosso il mondo con le loro ricerche.
Il punto cardine del film è la fellatio con penetrazione totale, ovvero la performance da esibizione circense senza la quale nessuno sarebbe andato a vedere il film. Ma c'è anche il riposizionamento, in primo piano, della donna e del suo piacere sessuale: il film si apre non con una fellatio ma con un cunnilingus, ovvero con una donna che si fa leccare da un uomo (la donna comanda ed è quindi soggetto attivo: lei è seduta in alto lui in basso), e poi prosegue con una conversazione intima tra donne, e la famosa orgia iniziatica che però manca l'obiettivo "curativo", cioè far raggiungere l'orgasmo a Linda. Dunque gli uomini vengono messi ai margini degli atti sessuali. Diventano "oggetti" funzionali al piacere femminile. Oggetti (soggetti) funzionanti o non funzionanti allo scopo.
Se ci pensate, dopo decenni, con Shortbus, siamo ancora fermi allo stesso problema: una sessuologa che non riesce a provare l'orgasmo! Gola Profonda supera l'impasse con l'invenzione goliardica dello psicoanalista/pagliaccio che scova nel profondo della gola del soggetto femminile la chiave per dare il piacere alla donna: le letture simbolico/metaforiche sono infinite (chakra, anima, parola, cibo, respiro, sete, liberazione).
In Miss Jones si indica una via più esoterica e intellettuale. La scena del serpente svela chiaramente l'origine del male (anticattolicamente e ideologicamente riposizionato). E non è un caso se la versione di F.O. (2008) mostri la penetrazione bocca/serpente mentre “occulti” (decentrandole e annullandole nel fuoco filmico) tutte le altre. Miss Jones è un film decisamente distruttivo e iconoclasta, anticattolico e antiborghese, e per tanto da tenere segreto. La società non è pronta. Paradossalmente lo è ancor meno oggi. The Devil in Miss Jones non è un film pieno di gag come DT. E' un film drammatico! La scena del suicidio è impressionante. La scena finale è angosciante: se una donna o un uomo conoscono la "paura del desiderio sessuale" ne escono lacerati.
I pornomani non sono interessati all'arte cinematografica ma alla copula meccanica. La borghesia si diverte con Linda pompinara vestita da infermiera e mette a tacere il conflitto interiore iniziale. Con Miss Jones non c'è divertimento per gli imbecilli che corrono in massa a vedere un filmetto porno. E infatti Miss Jones non diventerà un caso mediatico/cinematografico come DT.
Siamo una società allo sfascio. Una società ipocrita. E a contribuire a questo sfascio c'è la paranoia attuale sulla sessualità esibita come aggressione al femminile (“violenza sulla donna”). Siamo piombati in una dimensione reazionaria senza manco accorgercene. Infatti anche qui non è possibile aprire una scheda su un "folgorante capolavoro" (Ghezzi) perché ci sono regole che non possono essere ridefinite.
Ultima modifica: 8/03/16 12:36 da
Poppo
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