Buiomega71 • 24/01/14 10:41
Consigliere - 27470 interventi ATTENZIONE La discussione contiene SPOILER
Puro cinema di pancia (altro che "intellettuale") quello del "pazzo danese"
Nella seconda parte , Lars, da sfogo gli istinti più bestiali dei bravi cittadini di Dogville timorati di dio (e qui entra in gioco il Lars che amo e riconoscono), con una catarsi finale che non risparmia niente e nessuno, vendetta apocalittica dalle dimensioni bibliche
La ferocia della Kidman (puro angelo sterminatore) non ha compromessi, e Lars e riuscito a NON farmi provare nessuna pietà mentre i cittadini di Dogville cadevano sotto le sventagliate di mitra dei gangster e davano alle fiamme le loro case
E nemmeno ho provato pietà per il massacro dei bambini (tra cui un neonato preso a fucilate a bruciapelo), anzi, esultavo!
Lars e riuscito a tirare fuori il mio lato vendicativo peggiore verso una popolazione gretta e meschina, sudicia e marcia, violenta e profittarcie, che usa come una bestia da soma la povera Kidman, per poi tradirla spudoratamente e infine abusarne come un pezzo di carne per i loro bassi istinti
La terribile sequenza delle statuine rotte sotto i suoi occhi da una perfida e frigida Patricia Clarkson, il disgustoso stupro compiuto da un animalesco Stellan Skarsgard, Ben Gazzara che infila subdolamente la mano lì , tra le cosce di Grace, gli incontri notturni (meri sfoghi sessuali dei maschi di Dogville) in camera di Grace, l'odioso tradimento (più stupro) di Ben sul suo camioncino pieno di mele, la crudeltà dei bambini (il ricatto di Giasone, i bambini che, divertiti, suonano le campane ogni qual volta che Grace viene stuprata, e quel che e peggio tradita e venduta dall'uomo che dice di amarla!), poi incatenata come una bestia, villipesa e umiliata.
Indi per cui nessuna pietà, nemmeno per i bambini, e "l'occhio per occhio, dente per dente " vontreieriano ha scaturito in me un profondo odio verso questa gente, tanto da esultare al loro massacro (solo un altra volta mi e capitata una cosa simile, lo stesso sentimento di vendetta e odio profondo, in
Full Metal Jacket, quando i soldati guardano morire la donna cecchino viet, e io incitavo: "Dai, ammazzattela!". Stesso sentimeno al massacro finale di Dogville, con la frase "
Sterminateli tutti!", io ero al settimo cielo e provavo un tifo da stadio quasi incomprensibile. Nessuna pietà, nessuna compassione, solo una gran sete di vendetta (e
Dogville e puro cinema di vendetta, eccome se lo e)
Detto questo, ho però trovato
Dogville il film meno intenso di Lars
La fastidiossima voce narrante, una certa prevedibilità al precipitare degli eventi (a metà film già intuivo-e non sono un falco- che Grace fosse o la figlia o l'amante del feroce Gangster, sapevo-in cuor mio-che Grace era legata con i gangster, e che avrebbe fatto spurgare le colpe ai subdoli e meschini cittadini di Dogville, sentivo che Grace, prima di salire sul cassone del furgoncino di Ben, quest'ultimo non solo l'avrebbe stuprata, ma poi riportata a Dogville, e così accade puntualmente ), e poi-la cosa che mi ha creato meno empatia e emozionalità-e che Lars, praticamente, adotta la stessa identica formula de
Le Onde Del Destino
Emily Watson subiva, remissiva e apatica, ogni umiliazione sessuale per poi essere santificata, Nicole Kidman subisce ogni umiliazione fisica e morale, per poi vendicarsi e assurgere a vendicativo angelo della morte. In pratica il meccanismo e identico, e questo ha creato in me una sensazione di deja vu che ha smorzato il vero potenziale e il totale coinvolgimento
Di culto il gangster di James Caan (con reminiscenze al Sonny Corleone del
Padrino) e il lungo discorso con la Kidman in macchina
Di contro, ci sono sequenze di straordinaria bellezza visiva quasi estatica (la Kidman nascosta nel cassone del camioncino tra le mele, ripresa dall'alto, i cromatismi della fotografia di Anthony Dod Mantle nel finale apocalittico, la luna che si staglia nel cielo che sovrasta Dogville, e che abbaglia il volto grondante odio della Kidman, il fuoco purificatore, il cane che prende forma vivente e abbaia al cielo-trovo banale che l'animale sia stato risparmiato solo perchè "migliore degli esseri umani", quando , invece, e dovuto proprio al fatto del nome della cittadina, perchè mai si chiamerebbe DOGville, allora?_, i bellissimi titoli di coda con sottofondo "Young Americans" di David Bowie, accompagnati da terribili immagini di un america squallida, degradata e violenta, che paiono uscite da un "mondo" di Roman Vanderbees)
Un Lars meno pregnante del solito, ma comunque sempre viscerale e ben poco accomodante (sarà pure vilmente ricattatorio, ma e riuscito a non farmi provare nessuna pietà, ma solo odio vendicativo che credevo non potessi provare mai, risvegliando in me sensazioni anche odiose, il peggio di me stesso, il che e non e poco), imperfetto ma comunque incisivo
Adesso tocca a
Manderlay...
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