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Discussioni su Diario proibito in un collegio femminile - Film (1973)

DISCUSSIONE GENERALE

6 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Ciavazzaro • 30/07/09 12:22
    Scrivano - 5583 interventi
    Scheda di doppiaggio:

    Michael Gough e' doppiato da Paolo Ferrari
    Vanessa Shaw e' doppiata da Alida Cappellini
    Ellen Pollock e' doppiata da Wanda Tettoni
    Dennis Price e' doppiato da Gianni Bonagura
    Skip Martin e' doppiato da Vittorio Congia
  • Gestarsh99 • 24/01/11 13:16
    Scrivano - 21545 interventi
    Ho sempre ammirato la sfacciataggine con la quale i distributori italiani degli anni '60 e '70 affibbiavano i titoli alle pellicole estere, cercando in ogni modo, anche il più malandrino, di solleticare i pruriti voyeuristici dello spettatore medio. Beh, questo qui è uno di quegli assurdi casi in cui si raggiungono davvero i vertici dell'inverosimiglianza più insensata. Ci si creda o no, nel film di Anthony Balch non solo non c'è ombra alcuna di diari proibiti o di collegi femminili ma, udite udite, allargando il raggio, neanche di un qualsiasi straccio di diario pubblico o catapecchia di collegio misto in generale!
    Tutt'altra è la trama...
    Un cantautore hippy in crisi creativa dovuta ad abuso di stupefacenti si reca presso un istituto di cura immerso nella natura; ci va per disintossicarsi e ritrovare lucidità e ispirazione. Purtroppo per lui finirà tra le amorevoli braccia del classico "mad doctor" che utilizza la propria clinica per condurre infami esperimenti di annullamento della volontà, lobotomizzando i poveri degenti.

    Sgombriamo subito il campo da eventuali dubbi: Diario proibito offre ben poco di memorabile.
    Vorrebbe essere un horror farsesco e scanzonato ma in realtà Balch mette su solo un film statico, lento e privo di originale verve, condito per di più da un humour nero di grana grossa altamente irritante. Le vicende si accartocciano e si ripetono per allungare ancor più il già insipido brodo raffreddato. Gli interpreti sono alquanto penosetti, soprattutto i due principali: un protagonista maschile di incredibile bruttezza (più adatto al ruolo di comparsa in opere come Il pianeta delle scimmie) e una "scream queen" imbarazzante come poche (tranne naturalmente quando è nuda). Michael Gough - il futuro Alfred del burtoniano Batman - recita volenterosamente la stereotipica parte dello scienziato neroguantato e paralitico, mentre Dennis Price, attore tra i prediletti di Jesus Franco, dà dimostrazione di un certo agio nelle vesti di viscido ruffiano pederasta.
    Pochi pregi, questi, insufficienti a coprire le altre magagne presenti, come l'inadeguatezza dello score, più da fantascientifico anni '50 made in USA, e le improbabili decapitazioni con auto (SPOILER Come può una lama retrattile ad altezza pneumatico riuscire a decapitare gente bella alta che fugge??? SPOILER)

    E pensare che il '73 era stato l'anno dei conterranei Don't look now e The wicker man...

    Diario proibito di un collegio femminile: un titolo, una standing ovation!!!
    Ultima modifica: 12/02/24 21:01 da Gestarsh99
  • Funesto • 24/01/11 13:41
    Fotocopista - 1414 interventi
    Infatti anche a me aveva messo una certa curiosità sperando ovviamente che non si trattava di un film Women in Prison. Grazie per aver eliminato dubbi Gestarsch, ora dedicherò la mia attenzione altrove...
  • Gestarsh99 • 26/01/11 00:05
    Scrivano - 21545 interventi
    Comunque una visione in fast-forward la merita, se non altro per la scena della protagonista sotto la doccia ;)
  • Caesars • 15/05/20 11:44
    Scrivano - 16995 interventi
    C'è un po' di confusione circa il titolo italia affibbiato a questo film.
    Infatti il film ottenne il visto di censura, il 18 Dicembre 1973 come:
    "Diario proibito di un collegio femminile"

    http://www.italiataglia.it/files/visti21000_wm_pdf/63682.pdf

    Però, ad esempio, la locandina con la quale veniva annunciata la sua prima visione a Torino, riporta la titolazione "alternativa"

    Ultima modifica: 15/05/20 11:58 da Zender
  • Zender • 15/05/20 11:57
    Capo scrivano - 48922 interventi
    In effetti l'ho lasciato in aka l'altro.