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Discussioni su Agora - Film (2009)

DISCUSSIONE GENERALE

20 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Belfagor • 23/04/10 10:58
    Formatore stagisti - 145 interventi
    Da oggi nelle sale italiane il controverso film di Amenabar (regista di The Others e Mare Dentro) incentrato sulla figura di Ipazia. Mi assicurerò di vederlo il prima possibile.
  • Greymouser • 26/04/10 23:24
    Call center Davinotti - 561 interventi
    Quando ho saputo dell'uscita di questo film ho avuto una reazione ambivalente: da un lato ho apprezzato a priori l'idea di Amenabar di girare un biopic su un personaggio per me di culto come Ipazia di Alessandria (per miei studi ed interessi personali); dall'altro lato temevo che potesse rivelarsi la solita operazione superficiale, e quindi una profonda delusione. Ho cercato quindi di guardarlo senza aspettative particolari, e devo dire che il lavoro del regista mi ha sorpreso positivamente (a mente fredda, forse gli darei ancora un mezzo pallino in più rispetto al commento). Ha trattato la materia cominciando col fornire una ricostruzione storica abbastanza credibile (non del tutto ma abbastanza) dell'Alessandria del V secolo, crocevia di culture e tradizioni di centralità mondiale, prima di essere affossata, dopo l'editto di Teodosio, in un plumbeo clima di fanatismo ed integralismo ad opera soprattutto della violenta fazione (tutt'altro che cristiana) del vescovo Cirillo, che trovò il modo di perseguitare e sterminare, senza differenze e in tempi diversi, pagani ed ebrei per affermare il suo potere monocratico sulla città.
    E' in questo scenario che si colloca la vicenda di Ipazia (o Hypatia), figlia del matematico Teone, una delle pochissime donne-filosofo della storia del pensiero occidentale. Ella, considerata nel suo ambiente più sapiente di qualsiasi uomo, si cimentava sia nelle scienze come matematica ed astronomia, sia nella filosofia; ed è un vero peccato - considerando le lodi sul suo operato provenienti perfino da teologi cristiani successivi - che le sue opere siano andate completamente perdute.
    Ipazia fu vittima di un complesso di fattori ideologici, politici e religiosi che le furono fatali: giochi di potere nello scontro fra il vescovo Cirillo e il prefetto Oreste (molto vicino alla filosofa); l'ondata di integralismo bigotto e misogino, di cui era alfiere lo stesso vescovo Cirillo, che investì l'ambiente alessandrino dopo l'affermazione totale del cristianesimo e la proibizione dei culti pagani, che colpì Ipazia in quanto donna e soprattutto donna che si poneva con assoluta libertà e indipendenza sullo stesso piano degli uomini; il dogmatismo ideologico che seppellì la libertà e laicità di pensiero di cui Ipazia era vessillifera. Accusandola pubblicamente di empietà e stregoneria, Cirillo scatenò contro di lei l'odio delle frange più estreme di fondamentalisti, i cosiddetti monaci parabolani (che non a caso fa rima con Talebani), i quali la sorpresero per strada e praticamente la linciarono seviziandola e massacrandola (la sua fine nel film è più poetica, ma purtroppo non andò così).
    Come gli stessi titoli di coda del film chiosano con implicito sarcasmo, il vescovo Cirillo, campione di intolleranza e istigatore di odio e violenza, fu poi consacrato a santo e dottore della Chiesa.
    Amenabar racconta tutto questo con qualche comprensibile licenza narrativa, e forse caricando troppo nel bene e nel male alcune figure, ma nel complesso centra l'obiettivo di realizzare uno spaccato sufficientemente corretto e coinvolgente sulla figura di Ipazia (che era anche bella oltre che sapiente, come ci dicono le fonti, e questo fu per lei un ulteriore elemento di avversione e condanna. E' bravo, il regista, anche nel rappresentare con realismo e gradualità un ambiente che si deteriora e si sgretola progressivamente sotto l'ondata di odio e di fanatismo che monta e che travolge una raffinata civiltà millenaria.
    La tesi suggerita nel film che Ipazia avesse alla fine scoperto il moto ellittico dei pianeti intorno al sole, e la relatività del moto, è chiaramente una suggestione registica, poichè non vi è alcuna prova documentale di questa eventualità, mentre è certo che condusse importanti ricerche sulle curve matematiche e sul comportamento fisico dei liquidi. Come filosofa, successe al padre come maestra della scuola di Alessandria, e probabilmente portò avanti un pensiero di tipo neoplatonico, ispirato a Plotino di Licopoli.
    In effetti, al di là di quello che effettivamente Ipazia potè realizzare, la sua figura si è posta accanto a quella di un Socrate o di un Giordano Bruno come martire e simbolo universale e illuministico della libertà e dell'indipendenza del sapere. Amenabar è riuscito a cogliere bene questo aspetto, e nello stesso tempo a non cadere nella trappola dell'agiografia e dell'idealizzazione, rendendoci un personaggio interamente umano, con le sue fragilità e le sue debolezze, che fanno risaltare maggiormente il suo coraggio.
    Spero che questi miei giudizi non siano vergognosamente soggettivi, magari indotti e condizionati da un tema che mi appassionava a priori. Per questo spero di poter leggere altre valutazioni su questo film, che magari forniscano un punto di vista diverso dal mio.
  • Capannelle • 26/04/10 23:51
    Scrivano - 3888 interventi
    Greymouser ebbe a dire:
    Spero che questi miei giudizi non siano vergognosamente soggettivi, magari indotti e condizionati da un tema che mi appassionava a priori. Per questo spero di poter leggere altre valutazioni su questo film, che magari forniscano un punto di vista diverso dal mio.

    In effetti il pericolo che il tuo giudizio ne risulti influenzato c'è, ma ti fa onore averlo detto a beneficio di chi legge.

    Questo si chiama equilibrio, altro che i recensori "ultrà" che non si pongono mai tali dubbi.
    Ultima modifica: 26/04/10 23:52 da Capannelle
  • Daniela • 27/04/10 00:37
    Gran Burattinaio - 5944 interventi
    Greymouser, la tua presentazione tanto appassionata e competente ha reso appetibile un film che mi ispirava poco - cercherò di vederlo appena possibile
  • Undying • 27/04/10 00:42
    Comunicazione esterna - 7568 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Greymouser, la tua presentazione tanto appassionata e competente ha reso appetibile un film che mi ispirava poco - cercherò di vederlo appena possibile

    Ho provato la stessa sensazione: il peplum non è tra i miei preferiti, ma una così sentita difesa del film lo rende interessante, soprattutto se fatta da un equilibrato (ma competente) cinefilo come Greymouser...
  • Greymouser • 27/04/10 00:44
    Call center Davinotti - 561 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Greymouser, la tua presentazione tanto appassionata e competente ha reso appetibile un film che mi ispirava poco - cercherò di vederlo appena possibile

    Lo spero proprio, e non vedo l'ora di leggere cosa ne pensi (credo che un giudizio femminile sia molto importante per un film del genere):)

    Grazie a te ed anche a Capannelle per l'apprezzamento.
  • Greymouser • 27/04/10 00:49
    Call center Davinotti - 561 interventi
    Ringrazio anche te Undying, gentile come al solito (ho visto il tuo messaggio dopo aver postato il precedente). Posso solo assicurarti che il film non ha niente a che fare concettualmente col genere peplum (anche cronologicamente, qui siamo ormai agli albori del medioevo), che d'altronde non ha mai entusiasmato neppure me. Penso quindi che potrai trovarci qualche motivo d'interesse.
  • Lucius • 27/04/10 01:09
    Scrivano - 9056 interventi
    Questo si chiama equilibrio, altro che i recensori "ultrà" che non si pongono mai tali dubbi.

    Altro che i contestatori nati che non tollerano che uno abbia le proprie idee, arrivando perfino ad accusarlo di non rispettare i pareri degli altri, pur di non fargiele esporre perchè minoritarie rispetto alla massa.
  • Undying • 27/04/10 01:22
    Comunicazione esterna - 7568 interventi
    Greymouser ebbe a dire:
    (...) Posso solo assicurarti che il film non ha niente a che fare concettualmente col genere peplum (anche cronologicamente, qui siamo ormai agli albori del medioevo), che d'altronde non ha mai entusiasmato neppure me. Penso quindi che potrai trovarci qualche motivo d'interesse.

    Lo metto in lista per una prossima visione...
    Mi sono riferito al peplum perché è stato inserito in quella categoria...
    Grazie del consiglio, Greymouser ;)
    Ultima modifica: 27/04/10 01:26 da Undying
  • Galbo • 27/04/10 09:31
    Consigliere massimo - 4018 interventi
    Complimenti a Greymouser per l'interessante approfondimento. Ho visto il film e l'ho apprezzato ma il tuo commento esteso mi ha fornito nuove chiavi di lettura. Quanto al genere credo che il peplum non ci "azzecchi" nulla anche se il film è difficilmente catalogabile, forse al più nella categoria delle biografie. A mio parere il regista è stato abbastanza (non totalmente ma non si poteva pretendere) rigoroso, evitando per quanto possibile l'eccessiva spettacolarizzazione. Un film interessante...
  • Greymouser • 27/04/10 12:28
    Call center Davinotti - 561 interventi
    Galbo ebbe a dire:
    A mio parere il regista è stato abbastanza (non totalmente ma non si poteva pretendere) rigoroso, evitando per quanto possibile l'eccessiva spettacolarizzazione. Un film interessante...

    Sì, anch'io credo che Amenabar sia riuscito ad evitare le sirene del "tutto quanto fa spettacolo" e della facile apologia. Il personaggio di Ipazia è affascinante e sicuramente "moderno" nella sua concezione della libertà, ma ha anche le sue contraddizioni, che il regista non manca giustamente di mettere in rilievo (per esempio, il fatto che accetti tranquillamente l'istituzione della schiavitù). Allo stesso modo, un altro regista avrebbe potuto farsi prendere la mano dalla violenza di certe situazioni e buttarla sull'effetto truculento o addirittura splatter, mentre Amenabar comprende che in questo caso la spettacolarizzazione della violenza avrebbe avuto paradossalmente l'effetto di banalizzarla e disinnescarla, mentre la visione fredda dei cadaveri per le strade, le uccisioni mostrate senza insistenza nel dettaglio, risultano alla fine più efficaci nel comunicarci la realtà di quegli eventi.

    Grazie per i complimenti.
  • Belfagor • 1/05/10 19:24
    Formatore stagisti - 145 interventi
    Galbo ebbe a dire:
    Quanto al genere credo che il peplum non ci "azzecchi" nulla anche se il film è difficilmente catalogabile, forse al più nella categoria delle biografie.

    Sì, avevo inserito il genere peplum visto che si tratta di un film in costume; non penso che sia un problema farlo cambiare. Fra l'altro, dovrei vederlo stasera (finalmente).
  • Belfagor • 2/05/10 10:37
    Formatore stagisti - 145 interventi
    Finalmente l'ho visto e concordo sul cambiamento di genere. Devo dire che l'ho trovato davvero un bel film, arguto e ben strutturato, con un'ottima prova d'attrice da parte della Weisz.
  • Daniela • 7/05/10 23:26
    Gran Burattinaio - 5944 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Greymouser, la tua presentazione tanto appassionata e competente ha reso appetibile un film che mi ispirava poco - cercherò di vederlo appena possibile

    Scusate l'autocitazione, è per riprendere il filo del discorso. L'ho visto in serata e l'ho trovato molto interessante, grazie ancora a Greymouser per la segnalazione. Certo ci sono licenze spettacolari ma non sono eccessive, anzi in alcuni punti sembrano mosse da altri intenti (è il caso della rappresentazione "pudica" della morte di Ipazia, che, se è storicamente infedele, è un modo per mostrare rispetto verso di lei).
    E poi è tanto bello questo personaggio femminile forte, originale nella sua testarda ricerca del vero al di là di ogni idea preconcetta o imposta da altri.
    A presto scriverò il mio commento, naturalmente positivo.
    Ultima modifica: 7/05/10 23:28 da Daniela
  • Greymouser • 7/05/10 23:51
    Call center Davinotti - 561 interventi
    Daniela ebbe a dire:


    A presto scriverò il mio commento, naturalmente positivo.


    Mi fa piacere che tu lo abbia apprezzato. Attendo con interesse il tuo commento.
    Ultima modifica: 7/05/10 23:51 da Greymouser
  • Rebis • 8/05/10 15:52
    Compilatore d’emergenza - 4439 interventi
    Aggiungo una postilla alle precise e interessantissime considerazioni di Greymouser:

    il fatto che Hypatia possa aver scoperto il moto ellittico e la centralità del sole nel nostro sistema planetario è sicuramente una licenza del regista funzionale ad accrescere le valenze simboliche del suo personaggio, ma non è un'idea del tutto peregrina ed anacronistica. Bisogna innanzitutto considerare che la distruzione della Biblioteca di Alessandria ha creato un'enorme lacuna nella ricostruzione del livello di conoscenze raggiunto dall'antichità classica. Non solo il citato Aristarco di Samo aveva proposto nel III secolo a.C. un sistema eliocentrico che giustificava molti fenomeni astronomici, ma precedentemente i pitagorici nel V secolo a.C. avevano delineato un sistema planetario al centro del quale ardeva un enorme fuoco attorno a cui orbitavano la Terra e L'Anti-terra e, a seguire, tutti gli altri pianeti (tra cui il Sole stesso). Si ipotizza che l'Anti-terra non servisse solo a portare il numero dei pianeti al numero di dieci (secondo quanto previsto dal modello universale della tetraktys) e a soddisfare l'esigenza degli opposti complementari, ma anche a dare ragione del movimento ellittico e dei suoi due centri. Lo stesso Copernico riconoscerà di avere avuto nei pitagorici un importante stimolo alla ricerca. Senz'altro la diffusione del cristianesimo e la sua imposizione quale religione di stato (con il suo sistema tolemaico) ha segnato una battuta di arresto o, almeno, un grande processo di rallentamento nello sviluppo della conoscenza.
  • Daniela • 8/07/13 13:30
    Gran Burattinaio - 5944 interventi
    Caro Schramm,
    leggo solo ora il tuo commento al film.
    Mi ha deliziato l'accenno al romanzo di Weiss, uno dei più originali fra quelli letti negli ultimi anni. Chapeau!
  • Schramm • 8/07/13 20:36
    Scrivano - 7811 interventi
    grazie cara. fu un libro che mi aiutò tantissimo ad empatizzare con quegli esseri in un periodo in cui me ne ritrovai d'amblè la casa invasa. decisi di studiarli entomologicamente per capire come sbarazzarmene alla svelta iperdocumentandomi sui loro usi e costumi, e quel libro mi aiutò senz'altro a esorcizzarli almeno psicologicamente, e a provarne anche compassione. non sarebbe affatto male trarne un film. quello che più gli è affine e gli si avvicina è il delizioso e spassosissimo joe's apt.
    Ultima modifica: 8/07/13 20:37 da Schramm
  • Daniela • 8/07/13 21:28
    Gran Burattinaio - 5944 interventi
    Non conoscevo Joe's Apt. Su You tube ho visto il corto e poi degli spezzoni del lungometraggio: suscitano un esilarante ribrezzo... brrrr

    Bellissimo questo balletto:
    http://www.youtube.com/watch?v=Iw_zUUE4BE0&hd=1
  • Schramm • 8/07/13 22:23
    Scrivano - 7811 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Non conoscevo Joe's Apt. Su You tube ho visto il corto e poi degli spezzoni del lungometraggio: suscitano un esilarante ribrezzo... brrrr

    joe's apt è il blattploitation per eccellenza
    lo si trovava a fatica in vhs WB nel 97 col titolo a casa di joe, con un doppiaggio che non rendeva giustizia ai meravigliosi momenti musical di cui è forte il film (effettivamente difficiletti da tradurre senza sfregiarli, come nel caso di meet the feebles. ci ho provato più volte, ma mi sono dovuto arrendere). sparito dalla circolazione dopo un paio di passaggi su italia 1, non è purtroppo mai più stato dissotterrato e rilanciato in dvd. il solo modo di vederlo oggi è in originale con subt eng. se ti è piaciuto il romanzo di weiss, non puoi prescindere da questa visione.