Zigomar e la sua banda imperversano con i loro atti illegali, ma sulle loro tracce si trova un indomabile Nick Carter. Jasset imbastisce un racconto denso di avventure (non sempre molto chiare, a onor del vero) assai variegate e originali; non mancano le "trovate" curiose (la macchina che scatta la foto di chi riesce ad aprire la cassaforte), ma il lavoro è assai sfilacciato e le varie situazioni faticano a essere raccordate in modo che il narrato giunga correttamente allo spettatore. Il regista però mostra di avere i numeri e riesce a intrattenere per quasi 50'.
Il sequel di Zigomar, roi des voleurs è una sarabanda avvincente e mozzafiato di colpi messi a segno dal criminale mago dei travestimenti e di lotte col detective Nick Carter. È notevole la ricchezza di situazioni e invenzioni, con ruberie, rapimenti, inseguimenti in ambienti diversi e con soluzioni frizzanti, come il sogno del fumatore d’oppio. Certo, la sceneggiatura procede a blocchi paratattici e apparentemente slegati, ma la potenza del film è innegabile, fondando, per così dire, le regole del classico poliziesco francese a venire.
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Il film è uscito in Italia col titolo quasi dentico al francese originale, con la parola CONTRO al posto di CONTRE. Fonte L'Illustrazione cinematografica, n. 4 del 1 marzo 1912