Note: Aka: "È nata una donna", "È nata una donna", "Vita segreta di una 18enne", "The Eyes". Secondo capitolo di una trilogia diretta da Oscar Brazzi, centrata su intrecci amorosi sviluppati in un nucleo familiare ed interpretati dal fratello, Rossano Brazzi. Preceduto da: Il diario segreto di una minorenne (1968). Seguito da: Intimità proibita di una giovane sposa (1970). Alla sceneggiatura anche Renato Polselli.
Parte divinamente e sembra abbia aspetti anche psicanalitici; poi, per via delle censure e dei tagli mastodontici rispetto al fotoromanzo, si trasforma nella più odiosa delle ciofeche. In pratica da un dramma discretamente devastante, basato sulla necessità di prostituirsi onde raddrizzare situazioni finanziarie disastrose di altri, ci si trova a sopportare un filmetto che fa la barba alla più squallida commediola; è quasi l'esibizione di un comico mancato (almeno nel cinema), di nome Petretto. Il fotoromanzo meriterebbe 4 palle, il film neanche una!
MEMORABILE: "Ma quella non fa male manco a un gatto" (detto a una che fa la scena di suicidarsi).
Non è così terribile, ma sicuramente non passerà alla storia. È un misto di erotismo, commedia (banalissima) e una spruzzata di sentimentalismo. Il fratello del regista, Rossano Brazzi, si distingue per una delle interpretazioni più brevi e mediocri della sua carriera, simpatico il Petretto. Da vedere se si è completisti o si ama collezionare cinema d'epoca.