Vita oltre la vita - Documentario (1992)

Ben 17 anni dopo il successo del best-seller omonimo eccone la stringata (60 minuti) riduzione televisiva, a mo' di documentario, che vede l'autore del libro, il dottor Raymond Moody, intervistare alcune delle numerosissime persone da lui interrogate negli anni per elaborare i suoi studi sulle misteriose esperienze di pre-morte (NDE, Near Death Experience). Si parla cioè di quegli attimi (che possono essere brevi ma anche lunghi più di un giorno) in cui una persona viene considerata morta e vive sensazioni che si è scoperto essere spesso comuni a coloro che si sono trovati in quella stessa singolarissima condizione. Vengono selezionati sei casi e messi a confronto i loro appassionati racconti, per...Leggi tutto certi versi impressionanti: c'è chi è quasi-morto centrato da un fulmine, chi ha tentato il suicidio sparandosi al petto, chi ha vissuto sulla propria pelle la vendetta del KGB, chi addirittura ha rischiato di morire per molteplici punture di ape... Ciò che conta è sempre quello che queste persone hanno vissuto (o credono di aver vissuto) durante il momentaneo trapasso e cioè prima di essere "richiamati" sulla terra, di fatto "risorgendo" tra lo stupore generale. Quello che colpisce e che fa riflettere sull'autenticità di queste sensazioni è quanto svelato in prima persona dalle "vittime"(ritrovatesi a vagare, lì dove erano state ricoverate, nella condizione di "fantasmi" e potendo muoversi nello spazio senza limitazioni): esse hanno rivelato particolari che se fossero rimaste dove tutti le vedevano non avrebbero mai potuto conoscere: la descrizione di una scarpa appoggiata sul balcone di un piano diverso dell'ospedale, una frase detta dal marito a suo fratello e così via. Uno sguardo attento (e semplicistico, secondo la frequente accusa dei detrattori) sul fenomeno, portato in scena con stile documentaristico privo di fronzoli: semplici interviste, alle quali di tanto in tanto si sovrappongono immagini un po' "new age" di dubbio gusto che cercano liberamente di visualizzare ciò che i testimoni raccontano. In scena lo stesso dr. Moody con i suoi "pazienti" per un'opera che non ha alcuna ambizione se non quella di stupire attraverso le parole, lontana quindi da ogni intendimento cinematografico e qualitativamente povera. Conta più il montaggio della regia, conta far luce su qualcosa che merita più di una riflessione, se è vero che già in altre epoche pittori come Hieronymus Bosch dipingevano il famoso tunnel che porterebbe alla luce mentre si è accompagnati degli spiriti guida. Tornano suggestioni di cui molti di noi hanno già sentito parlare (la sospensione, il tunnel, la luce, l'amore di Dio) e sulle quali una volta di più è comunque interessante ragionare. Il valore del doumentario sta solo nell'aver organizzato il tutto con criterio e piacevolmente, riuscendo ad appassionare chi ascolta.

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