Vena - Film (2024)

Jenny rimane incinta senza averlo pianificato: il compagno è dipendente dalle droghe e anche lei non scherza. E presto dovrà andare in carcere per un vecchio reato. Intenso ritratto di donna che colpisce per la sobrietà con cui tutto viene raccontato e mostrato con un rigore ammirevole. La sceneggiatura è lontana da ogni pietoso e irreale buonismo, non concede nulla né allo spettatore né alla protagonista ma non esagera mai. Si arriva così a un finale che è una vera e propria mazzata sul capo dello spettatore e che mette in mostra un sistema aberrante e disumano. Notevole.

Pallido film a tema tossicodipendenza + gravidanza, tutto sommato tollerabile e senza scivoloni di gusto o stile, ma appesantito da un ritmo blando che va a braccetto con un soggetto non particolarmente variegato e personaggi totalmente privi di interesse o carisma, senza che il cast possa minimamente valorizzarli. In onore delle buone gravidanze-cult della Germania che fu, la regista inserisce inserti ginecologici in sala parto alla Helga, regalandoci così l'unica scena che resta vagamente impressa. Grigie storie di grigie vite che trasmettono molta sonnolenza e poche emozioni.