Dalla sua omonima pièce, Angelo Longoni trae una commedia non troppo divertente che lancia la coppia Gassman/Tognazzi, discretamente affiatata ma naturalmente non confrontabile con modelli paterni. Dei due, Gianmarco Tognazzi dovrebbe essere quello più divertente, lo sfigato sassofonista d'un gruppo funky-jazz (guidato dalla futura "star" Sergio Cammariere che scrive, compone e canta i suoi pezzi con un look molto lontano da quello con cui diventerà celebre); da tre anni in astinenza sessuale, vede il suo compagno d'appartamento (Alessandro Gassman) passare da una donna all'altra, ma si rifarà presto pure lui rendendo non molto comprensibile il titolo....Leggi tutto Il film prosegue tra inconvenienti d'amore e scappatelle, scontri amichevoli in appartamento e filosofeggiamenti assortiti senza molto costrutto. Sceneggiato e diretto senza nerbo, vivacizzato piuttosto dalle accettabili performance del cast, prosegue azzeccando qua e là un paio di battute e tentando di formare al meglio la coppia protagonista, che nei testa a testa se non altro sa essere spontanea e credibile. Un po’ troppo frequenti i break musicali con Cammariere e Tognazzi al sax (nel gruppo U.S.D. alla chitarra c'è Alex Britti), fugaci presenze per Manuela Arcuri barista ed Ela Weber tedescona dal benzinaio e nuda in vasca.
Piacevolissima commedia (tratta da una commedia teatrale e si nota dalla quasi unità di luogo) che ha la sua forza nell'affiatamento dei due protagonisti e nella loro bravura nel delineare due personaggi fortemente caratterizzati. La storia è quasi nulla, ma le battute e i dialoghi sono talmente brillanti da portare il film a buoni livelli. Finale pieno di amarezza.
Tratto da una commedia teatrale dello stesso Longoni (autore anche della sceneggiatura), Uomini senza donne è l'ennesimo film sulla sindrome di Peter Pan che colpisce due giovani adulti incapaci di rapportarsi correttamente con la propria vita e di coltivare relazioni interpersonali durature. Nonostante la buona prova dei due protagonisti (davvero affiatati), il film è purtroppo una raccolta di luoghi comuni e manca di momenti davvero riusciti, oltre che di una regia personale.
Film semplice, da vedere tutto in un fiato senza cercare al suo interno possibili giustificazioni al senso della vita. Due cose sono da sottolineare: il tormentone di Gassman sul "...a che pensi?" e la godibile colona sonora dell'acerbo, ma già bravo, Sergio Cammariere.
Metà anni '90, Italia: deserto. Nel medesimo periodo in cui Pieraccioni faceva davvero ridere (I laureati e Il ciclone) arrivò questa commedia d'ispirazione teatrale che univa per la prima volta Gassman & Tognazzi (rigorasamente JR). C'è un problema di fondo: non fa ridere e Pieraccioni invece sì.
Discreta commedia movimentata dalla scoppiettante coppia di figli d'arte (Gassman/Tognazzi) in cerca dell'occasione (in parte trovata, soprattutto a partire dal nuovo millennio) per sdoganarsi come buoni attori (quindi di togliersi di dosso l'onta della raccomandazione). L'opera teatrale da cui il film è tratto - dello stesso regista - si mostra felice per dialoghi e divertenti botta-risposta, ma la regia cinematografica limita e non tutto fila liscio. Gradevole la presenza (ci scappa pure il gradito nudo) di Veronica Logan.
Gli uomini soffriranno della sindrome di Peter Pan, ma pare che le donne non siano messe meglio... Simpatica commediola dolce-amara con protagonisti Tognazzi e Gassman figli: i due sono bravi, affiatati e rendono bene i caratteri complessi dei rispettivi personaggi. E' tutto il resto a convincere meno, dalla regia troppo statica alla trama, con troppi luoghi comuni. Interessante la colonna sonora, con la partecipazione di Cammariere e Alex Britti prima del successo.
Guardando questo film ho pensato che Gassman e Tognazzi fossero così anche al di fuori del set cinematografico: spontanei, divertenti, a tratti malinconici, senz'altro affiatati. Simpatica questa commedia, che non vuole certo segnare la storia del cinema ma qualche spunto di riflessione agrodolce lo trasmette. Certo, a onor del vero, va detto che il risultato, probabilmente, non sarebbe stato altrettanto brillante senza questa accoppiata vincente.
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Consiglio vivamente la visione del film, che vede i due figli d'arte in una parte veramente azzeccata, piu che altro grazie alla sceneggiatura e alla regia di Longoni riescono a dare il meglio dis e nnello scambio di battute con dialoghi veramente ben scritti. E un tipico film anni '90 ma è assolutamente invecchiato molto bene, divertente si, ma con momenti di riflessione in cui i due pensano alla loro vita sociale e nel rapporto difficile e scontroso che hanno con l'altro sesso con l'impossibilità di creare storie che vadano oltre al classico flirt.