Troppo cattivi - Film d'animazione (2022)

Un gruppo di spregiudicati rapinatori, guidati da un lupo, cerca la difficile strada della redenzione. Divertente lungometraggio animato, che ha per protagonisti simpatici animali antropomorfi. Per atmosfere si colloca (in chiave ironica ovviamente) tra Ocean's eleven e Mission Impossible nella prima parte, con la seconda che assume più connotati fantascientifici. Buono il lavoro fatto sui personaggi, che sono ben caratterizzati. Colpiscono per simpatia il lupo e il serpente, che fanno più fatica ad accettare il passaggio verso la bontà. Ottime grafica e animazione. Brillante. 

Un lupo dai modi suadenti, un serpente maestro di perfidia, uno squalo mago dei travestimenti, un piranha forzuto e una tarantola hacker: sono i componenti di una banda specializzata in spettacolari rapine in questo simpatico film Dreamworks che strizza l'occhio a Ocean's eleven e a altri classici dell'heist-movie non rinunciando alla morale: mai giudicare basandosi sui pregiudizi, come dimostra la scoperta di chi sia il vero cattivo. Animazione tradizionale di buon livello soprattutto nelle scene d'azione al servizio di una storia in grado di divertire grandi e piccini.

Cartoon che scimmiotta i caper e heist movie hollywoodiani e lo fa con grande efficacia. La sceneggiatura riesce a creare una serie di gag riuscite, muovendosi tra demenzialità delle situazioni e personaggi sopra le righe con grande abilità. L'animazione funziona, soprattutto nel tratteggio dei protagonisti con Wolf che si rivela essere carismatico e dalle linee morbide quasi Disney vecchio stile. Non manca un messaggio di fondo (piuttosto didascalico) che può essere d'insegnamento per i più piccoli. Buono.

Cominciamo subito con la nota dolente: a livello contenutistico stavolta la Dreamworks non va molto più in là di un "essere buoni è meglio che essere cattivi" che non scalzerà Pascal dal primo posto dei palombari dell'animo umano. Detto questo, però, ci si diverte anche parecchio: ritmo sostenuto, banda di "cattivi" ben costruita, disegno fluido e accattivante e una trama che strizza l'occhio ai film dei grandi, su tutti la saga Ocean e l'ormai attempato nume tutelare del genere, il sommo Quintino. Insomma, il suo sporco lavoro, cioé divertire, lo fa: un merito da non sottovalutare.

Ci si aspettava un po' di più da quest'ennesima "rapina" al cinema umano da parte della collaudata animazione targata Dreamworks, benché le intenzioni e l'aspetto tecnico fossero già garanzie annunciate. Il fatto è che l'uso faunistico dei personaggi inizia a stancare, e se è vero che un porcellino d'india può ancora intenerire la giovanissima prole, una pelosa tarantola comincia a raschiare qualche fondo di barile. La storia poi tenta anche il twist ma, francamente, non sbaraglia né commuove, mentre stenta a divertire. La stessa ost poteva fare meglio. Passatempo, d'emergenza.

Di fronte a una oramai consolidata maestria tecnica della Dreamworks, il cui risultato compete oramai con l'oceanica Pixar in quanto a coinvolgimento grafico ed emotivo, ci troviamo di fronte al solito prodotto satirico per famiglie, eccellente nell'intrattenere ma con il solito ingrediente: noi siamo cattivi ma solo come maschera per la nostra bontà, che verrà fuori al momento giusto e ci redimerà. Telefonatissimi i colpi di scena e le mutazioni dei personaggi secondari, morale di fondo potenzialmente stucchevole per uno spettatore adulto.

Adattamento di una serie di libri per bambini (con annessa morale molto semplice e dalle poche sorprese) ma in stile heist movie che lo rende simpatico. Il merito è dell'ottima animazione che contamina il 3D con graditi elementi 2D e del tono che rende omaggio in modo leggero al genere di riferimento senza scadere nella parodia facile. A completare il tutto, un gruppo di protagonisti dai tratti già ampiamente collaudati ma adorabili nella loro spavalderia e più smaliziati del disneyano Robin Hood.

I cinque archetipi animali della cattiveria (lupo, serpente, squalo, piranha, tarantola) formano la banda più temibile della città, ma attenzione agli stereotipi! Delizioso film d’animazione che gioca con i pregiudizi imbastendo un narrativamente classicissimo film da colpo grosso (se non proprio ricolmo di riferimenti cinematografici) ma molto piacevole, grazie alla freschezza e al ritmo incalzante (ma mai soverchiante come accade sempre più spesso). Da gustare la cura delle espressioni facciali dei protagonisti.