Toto le héros - Un eroe di fine millennio - Film (1991)

Toto le héros - Un eroe di fine millennio
Locandina Toto le héros - Un eroe di fine millennio - Film (1991)
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Titolo originale: Toto le héros
Anno: 1991
Genere: drammatico (colore)

Cast completo di Toto le héros - Un eroe di fine millennio

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Tutti i commenti e le recensioni di Toto le héros - Un eroe di fine millennio

TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/02/09 DAL BENEMERITO TARABAS
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Pigro 13/02/09 09:47 - 10167 commenti

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Il nostro "eroe" ripercorre la propria vita (che crede sia stata "rubata" in seguito a uno scambio alla nascita). Un film bellissimo, che affronta con felice umorismo e tenue malinconia temi esistenziali e questioni complesse con linguaggio poetico e infantile, colorando la vita quotidiana fino alla soglia della morte che incombe sulla vicenda. La scelta narrativa atemporale rispecchia l'idea di un mosaico quasi infantile, come in un onirico flusso di coscienza. Deliziosa la canzone "Boum" che travolge nel ballo perfino i fiori del giardino.

Galbo 15/02/09 09:33 - 12683 commenti

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Opera prima del regista belga Jaco Van Dormael, Toto le héros è un film particolare ed affascinante, che parte da un dato concreto (il sospetto del protagonista di essere stato scambiato in culla con un altro bambino) per poi iniziare una serie di divagazioni che hanno in comune il clima onirico e la negazione della logica spazio temporale. Sempre affrontando questioni universali e complesse ma con toni leggeri ed umoristici.

Enricottta 6/09/09 20:12 - 506 commenti

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Questo è un film della memoria persa. Incredibile, per un film che appena visto mi è sembrato bellissimo, poetico, che entra sullo schermo in punta di piedi, facendosi apprezzare nelle varie sfaccettatture della sceneggiatura, che certo incide non poco sul risultato finale. Surreale è una parola che si usa volentieri per questo film, evanescente come un profumo scadente, che si dimentica in fretta. Perché? Forse perché è un meraviglioso scatolo senza sorpresa.

Saintgifts 16/12/09 11:12 - 4098 commenti

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Il film mi ha colpito fin dalla prima visione nel 1992. L'ho voluto rivedere e mi è piaciuto ancora molto. Boum, la deliziosa canzone interpretata da Trenet, assieme ad altre trovate umoristiche, alleggerisce la storia, di per sè tragica, come tragica può essere una vita. Gli attori sono bravi, specie i bambini per non parlare di Bouchet. Il montaggio è speciale nel sostenere i passaggi temporali che dominano il film, La MDP è usata in inquadrature particolari con una eccellente fotografia. "Mi hanno rubata la vita" pensa Totò, "io ruberò la morte".

Daniela 20/02/11 14:16 - 13334 commenti

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Thomas, anziano e solo, vuol chiudere la sua vita uccidendo colui che - complice un presunto scambio in culla - l'ha vissuta al suo posto. C'è un famoso aforisma che recita "La vita è quella cosa che ci accade mentre siamo occupati in altri progetti". E' quel che succede al protagonista di questo film affascinante, onirico, dalla complessa struttura a-temporale, con risvolti tragici ma innervato da un bizzarro senso dell'umorismo, forse sopravvalutato ma fecondo di emozioni. Il finale, inaspettatamente liberatorio, colpisce e commuove.
MEMORABILE: La canzone "Boum" canzata dal padre al piano, accompagnato dalla sorella con la tromba

Giacomovie 28/10/12 02:31 - 1412 commenti

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Geniale perla di puro cinema, dotato di intelligenza compositiva di un intrecciato mosaico di due vite paradossalmente invertitesi. Con humour dolceamaro il film sa intenerire ed intristire, ma soprattutto sa far riflettere nel descrivere metaforicamente la vita. La visione richiede solo un pò di attenzione, che verrà ripagata in emozione. Frequenti e repentini sono infatti gli sbalzi temporali, che non compromettono però il filo conduttore che rimane sempre chiaro. Da vedere assolutamente: è uno dei film per i quali vale la pena amare il cinema.
MEMORABILE: Boum, la canzone di Charles Trenet: "Boum! Quand notre coeur fait boum / Tout avec lui dit boum / Et c'est l'amour qui s'éveille"...

Lythops 22/01/14 11:51 - 1021 commenti

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Film concepito e sviluppato con sensibilità davvero rara, affronta il tema del destino con una tecnica narrativa e di montaggio particolare, tecnicamente grande soprattutto nei raccordi, temporali e non. Interpreti ottimi, alcuni dei quali verranno impiegati nel film successivo, L'ottavo giorno; struggenti molte situazioni, alcune delle quali sicuramente vissute da molti anche se per fortuna a nessuno credo siano capitate tutte assieme. Per essere un'opera prima è sicuramente un prodotto degno di essere visionato e studiato senza pentimento.
MEMORABILE: Il mancato appuntamento.

Paulaster 23/06/22 09:37 - 4950 commenti

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Uomo pensa di essere stato scambiato al tempo in culla col vicino di casa. Sebbene gli spunti siano favolistici, o prettamente legati all’infanzia, il registro sconfina dalla gioia di vivere alla delusione dell’esistenza. Vivace fin quando la storia riguarda la giovane età, depressivo al limite del macabro nella conclusione. Diverse scene sono centrate nel presentare la Francia che fu, con omaggi a Trenet e Tati. Disomogeneo come ritmo, anche se toccante in più occasioni.
MEMORABILE: Paracadutato in giardino; Agente segreto; La carne in testa sanguinante; Il vestito rubato; “Bum” cantata sul camioncino.

Kinodrop 16/10/24 19:48 - 3451 commenti

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Opera prima del regista belga che mette in scena il rovello di Thomas ossessionato dall'amore incestuoso per la sorella e dalla gelosia nei confronti del coetaneo Alfred, che oltretutto ha avuto una vita decisamente più fortunata. Una storia stratificata, trattata poeticamente, in cui l'elemento psicologico infantile irrompe nelle aspirazioni e nelle illusioni del protagonista lungo il corso della sua esistenza fino a un epilogo altrettanto fantastico. Molto innovativi sia il montaggio che i vari cambi di registro con elementi ironici e con citazioni filmiche appropriate. Riflessivo.

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