The huntress: Rune of the dead - Film (2019)

La  giovane Runa usa l'arco meglio di un uomo, e ciò le tornerà presto utile per difendere sè stessa, ma non soltanto... Paradossalmente la pellicola funziona nella prima parte, ossia prima che la maledizione si disveli (quando tuttavia il ritmo è maggiore ma aumenta nel contempo il tasso di prevedibilità dello snodo), probabilmente perché ci si concentra sul controverso rapporto madre/figlia: eh sì, qui infatti a dominare la scena sono soprattutto donne abbandonate e intrepide. Il cast offre una prova sufficiente, mentre la fotografia non è il massimo; mediocre.

Si parte con il ritratto di una famiglia norrena segnata da un'importante perdita (che ha lasciato strascichi nel rapporto madre/figlia maggiore) e si scivola in un prosieguo a tinte decisamente più fosche. Qui sta la debolezza dell'opera, in quanto le due metà si amalgamano poco; la prima incede troppo lentamente (escludendo qualche dialogo non accade nulla d'interessante), la seconda ravviva sì l'attenzione ma in modo sbrigativo, senza osare e seguendo un'idea vista e rivista (oro maledetto e gente che lo rivuole). Niente di che, sebbene cast e colonna sonora siano all'altezza.