Tesnota - Film (2017)

Tesnota
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Titolo originale: Tesnota
Anno: 2017
Genere: drammatico (colore)
Note: Vincitore nella categoria Un Certain Regard al Festival di Cannes del 2017.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 22/04/20 DAL BENEMERITO BUBOBUBO
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Bubobubo 22/04/20 14:20 - 1847 commenti

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Nella Cabarda-Balcaria di fine secolo, irretita dalla sirene del rinascente Islam radicale, scorre la vita difficile di una famiglia ebrea ortodossa. L'improvviso rapimento del primogenito David (Kac) e della promessa sposa Lea (Levit) acuirà le crisi relazionali dentro e fuori il nucleo familiare. L'enfant prodige del dramma neosokuroviano Balagov mette in scena un racconto alquanto ambizioso nei toni, nei temi (scontro culturale, religioso, generazionale, di genere...) e nelle prospettive. Nel complesso riuscito, anche se sfilacciato in coda.
MEMORABILE: Per non sposare Rafa, Ila (Zhovner) si concede animalescamente al fidanzato Zalim (Zhukov).

Cotola 20/06/20 18:02 - 8998 commenti

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Una piccola comunità ebraica è scossa da un tragico avvenimento che sconvolgerà ogni certezza fin lì acquisita. Notevole opera prima che colpisce per la maestria con cui è gestita dall'esordiente Balagov sia dal punto di vista registico che sul piano della sceneggiatura che mostra anch'essa già una notevole maturità e mette sul fuoco diversi temi interessanti (anche quelli  apparentemente minoritari). Il crescendo drammatico è efficace e sapiente. Grande sobrietà che non lascia spazio ad inutili scene madri. Belle, le prove del cast. Da un fatto realmente accaduto.  
MEMORABILE: Il finale. 

Daniela 3/12/20 04:41 - 12606 commenti

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In una cittadina della Russia causasica, quando una coppia di fidanzati viene rapita, le rispettive famiglie si rivolgono alla comunità ebraica a cui appartengono per un aiuto nel raccogliere i soldi del riscatto... Esordio interessante, molto valido come ritratto familiare, soprattutto nella descrizione del rapporto difficile tra l'inquieta protagonista e la madre attaccata alle tradizioni, mentre convince meno quando allarga il quadro per la difficoltà, almeno per lo spettatore occidentale, di inquadrare certi accenni, come quello all'antisemismo di matrice islamica.

Capannelle 14/08/20 00:16 - 4394 commenti

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Opera prima del promettente Balagov che si concentra su una comunità ebrea del Caucaso e in particolare sulle costrizioni che la protagonista Ilana deve affrontare. Da una parte il regista privilegia molto i caratteri e le loro problematiche, dall'altra non esita quando si tratta di mettere in scena filmati drammatici sulla guerra cecena. Ne guadagna la brava Zhovnar che mostra una intensità espressiva niente male, insieme ai due ruoli genitoriali. Ne soffre un po' l'insieme del film, soggetto ad alcuni rallentamenti e contesti ripetitivii (il ragazzo di lei e i suoi amici).

Giùan 30/12/20 14:13 - 4528 commenti

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Da maneggiare e visionare indubitabilmente con cura, questo stratificato dramma del giovane Balagov ha dalla propria una maturità espressiva talmente esibita da apparir susssiegosa (viene in mente il vitalismo cinematografico contrario eppure uguale di un Dolan). Se questo fumus doloribus inficia in superficie il "godimento" della pellicola, altrettanto vera però è la percezione profonda di uno spettro di sensibilità e materia filmica non comune, che si confronta e relaziona con lo spettatore in maniera adulta ed intelligente. Intense Zhovner e Dragunova. Impegnativo ma necessario.

Kinodrop 11/04/21 18:24 - 2908 commenti

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Per trovare una soluzione al rapimento di due giovani fidanzati, una comunità ebraica del Caucaso dovrà attivarsi, non senza problemi materiali e psicologici per le famiglie interessate. Un continuo andirivieni tra conservatori e ligi alla tradizione e aperturisti, che coinvolge in particolare la protagonista Ila e la sua personalità irriducibile, in aspro contrasto specie con la madre. Un dramma che mette insieme molte tematiche, senza equilibrare gli aspetti sociali ed etnici con quelli individuali, privilegiando i gap generazionali, con qualche cenno ai conflitti in atto.

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