S.O.S.Titanic - Film (1979)

S.O.S.Titanic
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: S.O.S. Titanic
Anno: 1979
Genere: drammatico (colore)
Note: Aka "SOS Titanic".

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Portare in scena il dramma del TITANIC in un film televisivo era impresa proibitiva, ma seguire per la prima volta la vicenda a colori e non in bianco e nero ha dato almeno un significato all'operazione. Condotta però senza troppo coraggio, ricorrendo a una sceneggiatura decisamente appiattita sulla narrazione standard dell'evento con poche aggiunte significative. Una prima parte che con brevi tappe nei porti di Southampton e Queenstown (ignorando Parigi) mostra qualche scena di saluti, poi tutti a bordo tra aristocrazia ai piani alti (con una certa attenzione alle nobildonne e al costruttore della nave che ha lasciato la famiglia a casa per seguire il viaggio inaugurale) e i più poveri in terza classe,...Leggi tutto in basso. Di contorno qualche veloce scena dedicata al capitano (Andrews) e all'equipaggio, sempre preoccupandosi di sottolineare il clima di grande calma. Tanto che l'impatto coll'iceberg arriva quasi d'improvviso, senza alcun avvertimento, senza che cioè il film abbia provveduto a far salire adeguatamente la tensione. Un avvistamento nel buio, la vedetta che grida, il disperato tentativo di virare, l'impatto. Che gli effetti speciali molto faticosamente rendono, un po' come tutto il resto: si alternano riprese della gloriosa Queen Mary (un transatlantico che negli anni arrivò a superare le mille traversate oceaniche, altro che Titanic!) con quelle di una nave utilizzata giusto per mostrare il nome sulla fiancata (sull'altra fiancata era stato apposto quello del Carpathia, la nave che arrivò in soccorso al Titanic e che nel film, quindi, è di fatto sempre la stessa!). Dal momento dell'incidente la progressione è quella che ci si può aspettare, con le prime perdite nella stiva, la sala macchine allagata e infine l'acqua che si riversa nei corridoi mentre i passeggeri si riversano sul ponte dove si cominciano a calare le scialuppe. Nessun riferimento al numero esiguo delle stesse, un'unica scena dedicata all'SOS lanciato via telegramma e ai razzi di segnalazione... Insomma, anche per la breve durata (ma ne esiste una versione più lunga trasmessa solo in televisione) si ha la sensazione che tutto venga risolto fugacemente, senza la necessaria drammatizzazione al di là delle prevedibili scene di allagamento. Il formato 4:3, il ricorso a una fotografia inevitabilmente scipita, a scenografie che tendono a privilegiare inquadrature strette per mostrare il meno possibile e a riprese di una laguna con lastre di ghiaccio in cui l'acqua è chiaramente immota (non si capisce come si possa pretendere di far credere che si sia in mare) non fanno propendere per un giudizio troppo positivo. Si salva la discreta recitazione complessiva e si può immaginare come comunque il vedere - finalmente a colori - la sagoma di lontano del Titanic che s'inabissa di fronte agli sguardi attoniti dei sopravvissuti possa aver colpito gli spettatori dell'epoca. Siamo comunque lontani dai grandi classici sulla tragedia. Sostanzialmente superfluo.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 13/12/07 DAL BENEMERITO LOVEJOY POI DAVINOTTATO IL GIORNO 3/12/19
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Lovejoy 13/12/07 14:34 - 1823 commenti

I gusti di Lovejoy

Discreto tv movie inglese dedicato al più celebre naufragio della storia. Hale ha una buona mano e riesce a ottenere dal cast ottime prove. In particolare da Ian Holm, David Warner e Harry Andrews. Prima parte decisamente troppo lunga.

Fauno 31/03/21 00:09 - 2212 commenti

I gusti di Fauno

Le storie dei passeggeri son tutte più o meno coinvolgenti, perfino quando si va a cozzare contro la frivolezza soporosa degli aristocratici del "piano di sopra" (ancor prima che contro il fatidico iceberg), mentre toccano molto di più le corde gli atteggiamenti del proletariato irlandese, da sempre abituato a un mondo ingiusto e poco garante, e ora alla vana ricerca di un riscatto sociale. E in effetti più che il Titanic sembra inabissarsi la brama umana dello strafare, quando al contrario con un po' meno di boria sarebbe stato un gioco da ragazzi arrivare a New York sani e salvi.
MEMORABILE: "...Niente caffè e niente Dio...è affondato con il Titanic".

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    SPOILER

    Due frasi celebri di 2 film altrettanto celebri mi son venuti in mente, alla fine della visione.
    Per la frase che ho messo nelle scene particolari, ci starebbe la risposta del Biondo a Tuco ne "Il buono, il brutto , il cattivo", ovvero " Dio non aiuta gli imbecilli", ma ancora di più, come sugo di tutta la storia, per dirla in stile manzoniano, la frase fantastica del protagonista del film Zombi di George A. Romero, imbracciando un fucile di precisione "L'unico che potrebbe sbagliare mira con questo modello, è quel povero pirla d'un miliardario che se lo potrebbe permettere".
    Idem con patate...per il Titanic ci voleva un idiotone da farlo andare a tutta birra in piena notte giusto per fare la smargiassata di arrivare con un giorno d'anticipo...tanto la visibilità era buona...al limite si sveglia il capitano...e all'improvviso ecco l'orco di iceberg molto più grande del previsto e lo squarcio di 150 metri...l'imponderabile è servito!!!