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124c • 19/07/17 12:15
Contatti col mondo - 5193 interventi INTRODUZIONE (a cura 124C)
Serie americana in syndacation, ovvero trasmessa da vari canali tv, andata in onda fra il 2002 e il 2004, per 40 episodi, divisa in due stagioni da 20, con la fascinosa Natasha Henstridge, la simpatica e timida Kristen Miller e l'ironica e "dura" Natashia Williams, ispirata sia alle
Charlie's Angels televisive che cinematografiche (la sigla è praticamente il primo teaser del film di McG del 2000 con le tre attrici che scimmiottano le stesse mosse di Cameron Diaz e compagne), ma con un tocco ironico in più.
La bionda Cassandra "Cassie" Mc Bain, figlia di un genio della truffa, la hacker con i capelli a caschetto Dreidre (o Dreide) "D.D." Cummings e la ladra afro-americana Shane Phillips vengono assunte dal federale Jack Wilde, per conto del misterioso "Chairman" (o il "Presidente"), come agenti segrete del programma "She Spies" e vengono rimesse in libertà vigilata. E' una serie vecchio stile, dove ogni avventura di 45 minuti fa storia a sé e finisce, quasi sempre, con ironiche scazzottate a colpi di karate e kung fu che hanno ben poco a che spartire con quelle al rallentatore di
Matrix, ai tempi in voga (niente armi da fuoco, o da taglio, le tre sono "cattive ragazze che fanno le buone", cioè ex-criminali che se "sgarrano" potrebbero ritornare velocemente in prigione).
La prima stagione è nota per il suo taglio umoristico-demenziale e da cartone animato e vede le nostre associate al Jack di cui sopra, una sorta di Bosley angelico in salsa primo Jim Carrey o quasi, impersonato dal simpatico Carlos Jacott. Le attrici si divertono e non si prendono troppo sul serio (oltre al caso del giorno parlottano di bei ragazzi, cinema, serie tv, moda, cartoni animati e gossip), ma quando gli ascolti calano, per la seconda stagione si prova a correre ai ripari. Si sacrifica così Jack Wilde in favore di Quentin Cross (Cameron Daddo), un agente segreto dell'Agenzia più serio che è subito attratto da Cassie, e dall'esperto di computer un po' nerd Duncan Baleau (Jamie Iglehart). Persino Chairman, il Charlie Townsand della situazione, non è più un personaggio fittizio ed invisibile ma ha il volto di Bruce Boxleitner del serial
Top Secret (appare, però, solo in 4 episodi). L'idea è di creare classiche avventure spionistiche a tinte ironiche; un semi-reboot con le stesse interpreti principali che, dal loro attico privato (che nella prima stagione era anche il loro quartier generale), si trasferiscono negli uffici dell'Agenzia lavorando come delle "normali" agenti in servizio.
In passato, negli anni'80, c'erano prodotti come
Velvet (film tv del 1984 su quattro insegnanti d'aerobica che erano, in realtà, spie del governo),
Foxfire (breve serie tv di 8 episodi, del 1985, con un terzetto alla
Charlie's Angels in salsa
A-team guidato dalla Joanna Cassidy di
Blade Runner) e le nostrane
Volpi della notte, del 1986 (dove il regista Bruno Corbucci più che le
Charlie's Angels all'italiana dirige un nuovo film del Monnezza senza Tomas Milian, senza Bombolo e senza parolacce), che avrebbero meritato la stessa longevità (ma anche più) di
She Spies, perché migliori della suddetta serie in syndacation, che già risultava ampiamente superata ai tempi della sua prima messa in onda a causa del successo di
Alias, di J.J. Abrams del 2001, che proponeva storie ad ampio respiro e colpi di scena mozzafiato, grazie all'interprete Jennifer Garner. Resta il fatto che
She-Spies è le serie simil-
Charlie's Angels made in Hollywood che è durata di più. Inoltre Natasha Henstridge con la sua presenza riesce a farci credere che, forse, anche gli Angeli tv si possono reincarnare...
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