Rumpelstiltskin - Film (1995)

Al regista Mark Jones il piccolo e modesto successo di Leprechaun deve aver comunque fatto male. Questa pellicola, infatti, ne è in sostanza un clone: stesso folletto alto mezzo metro, stessi trucchetti alla Freddy Krueger, stessa ironia di grana grossa. Il film sfrutta comunque in maniera soddisfacente gli esterni ed assesta qualche colpo horror ben calibrato. Resta però una certa inutilità di fondo, che rende la visione ai più superflua. Si scorda molto rapidamente.

Da una fiaba tedesca Jones trae spunto per un film su un figuro alquanto tremendo. Il tremotino del titolo viene risvegliato dopo anni di sonno da una giovane vedova e reclama subito la sua dose di neonati. Grodénchik si muove nei panni del mostriciattolo piuttosto bene, regala perle di umorismo nero e quando sale a bordo di un autotreno all'inseguimento della bella Ulrich rasenta vette sublimi. Ma non tutto fila liscio, tra cali di ritmo e scarso approfondimento dell'aspetto leggendario. Soluzione ideale per una serata leggera e spensierata.

Mark Jones propina uno pseudo-remake del suo Leprechaun: il folletto irlandese viene rimpiazzato dal Tremotino dei Grimm (l'adeguato Grodénchik, cui manca tuttavia il carisma di Davis), ma il succo del plot varia ben poco (dall'oro si passa a un bebè, dai quadrifogli alla paglia), così come il debole mix di orrore e umorismo (il braccio troncato della creatura che alza il dito medio, la corsa in moto con occhiali da sole alla Schwarzy). Non basta qualche citazione a Terminator e a Duel per dare carica a un canovaccio risaputo e stantio. Solo per i patiti dei villain di bassa statura.