Bizzarro e tremendo prodotto del mediocre Guido Malatesta. Spy in versione molto comica (già fuori tempo massimo) che, a parte qualche piccolo siparietto che strappa qualche sorriso, mette in mostra una storia senza capo né coda con personaggi che vanno e vengono senza senso.
Spassosa parodia dei film di spionaggio, caratterizzata da una produttiva vena fumettistica e surreale. Ray Danton è un anti-Bond con occhiali da vista, che tra una location e l'altra - dalla lussurreggiante Costa Azzurra al Castello di Balsorano adibito a clinica per matti - se la vede con insidie d'ogni sorta, personaggi folli e un défilé di fanciulle più o meno discinte: a conquistarsi l'ipotetico titolo di Miss è una Luciana Gilli in posa da sexy soprammobile. Al clima ludico e bizzarro contribuiscono effetti onomatopeici e le musiche di Gianni Boncompagni.
MEMORABILE: Il grande capo Mulè in collegamento video ovunque; il pilota automatico che parla ammettendo di aver poca esperienza.
Oggettino curioso ma malriuscito. Malatesta non riesce a incamerare la dimensione fumettistica e umoristica del film, esemplificato dalla performance di Ray Danton che assume pose e movente alla Ollio. Il gioco viene subito a noia con parti ingombranti e prolisse che non giovano ovviamente al film. Si ricordano le epifanie di Mulé, memori di quelle canore di James Tont. Brillanti le musiche di Boncompagni dai toni brillanti e accattivanti che il film non ha. Consigliato agli appassionati degli anni '70, astenersi perditempo!
Vorrebbe essere quasi una parodia del genere spionistico (ma anche poliziesco) con Ray Dalton, solitamente un duro, che sembra con quegli occhiali una specie di Cary Grant in salsa Stanlio & Ollio, o una sorta di Alan Ford alla buona. Non mancano le belle che lo aiutano o lo combattono, anche se il ruolo più riuscito è quello di Francesco Mulè, il funzionario inglese che appare nei televisori d'ogni tipo e forma. Brutto è dire poco.
Questa corsa folle di Jimmy Logan alla ricerca del diamantone utile per ridar splendore alla corona inglese riesce nell'intento di strappare qualche risata anche allo spettatore non avvezzo al genere. Qui, difatti, spy e commedia si prendono a braccetto sulle note allegre di Gianni Boncompagni tra tunnel, spiagge e camere d'albergo. Florilegio di belle donne, con le gambe sempre bene in vista per la gioia di Ray Danton e di tutti i maschietti alla visione. Sgangherato, grottesco ma sicuramente divertente. Ultimo film del regista Guido Malatesta.
MEMORABILE: Lo scambio di battute sullo sci d'acqua; Logan e il suo capo: "Ma cosa ci fa quell'altra vedova nel frigorifero?" ..."La tengo in fresco per dopo".
Malinconico addio al cinema per il regista Guido Malatesta con un film che era stato girato molto tempo prima. Vorrebbe essere una parodia del cinema spionistico, come provano i molti rimandi al linguaggio del fumetto e la presenza di Ray Danton che sembra ironizzare sui personaggi da lui interpretati in passato. Ne esce un filmetto un po' scassato che ha lasciato poca traccia di sé. Mario Bava era un'altra cosa.
Guido Malatesta HA DIRETTO ANCHE...
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DiscussioneDusso • 15/03/12 10:52 Archivista in seconda - 1795 interventi
Il film è stato realizzato nel 1967,tra gli interpreti l'attrice-cantante Mary di Pietro scomparsa tragicamente proprio nel 1967 in un incidente stradale