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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Fiction Sky in due puntate di quasi un'ora e mezza ciascuna, affronta il tema della crisi di coppia soprattutto dal punto di vista del maschio, dal momento che il protagonista assoluto è con tutta evidenza Fabio De Luigi. Nel ruolo di Giovanni, impiegato in una banca al servizio d'un principale (Betti) che di tutto parla tranne che di lavoro, si ritrova a organizzare una festa a sorpresa per il compleanno della moglie Chiara (Caprioli) senza sapere che lei sta per annunciargli di volerlo lasciare. Un fulmine a ciel sereno, per chi era convinto di essere sposato a una donna che l'amava. Saltuariamente frammentato da flashback che ricostruiscono la storia tra i due (un po' arbitrariamente...Leggi tutto e non sempre con gran logica) dal momento in cui si sono conosciuti a una festa, il film televisivo di Alessandro Genovese è completamente al servizio di un De Luigi che può giocare al meglio le buone carte offerte dalla sua recitazione stralunata, originale, che mescola tenerezza e malinconia seguendo un approccio personale ormai consolidato negli anni. Anita Caprioli lo assiste bene, per quanto imprigionata in una parte molto più standardizzata (la solita moglie nevrotica e perennemente insoddisfatta); e mentre i genitori di lui non vengono nemmeno mai nominati, è la famiglia di lei a ritagliarsi uno spazio di una certa importanza: la madre (Signoris) è simpaticamente bizzarra, il padre (Abatantuono) è affezionatissimo a Giovanni e non riesce ad accettare che i due si lascino, la sorella (Del Bufalo) è degna figlia della strampalata coppia. Colpisce come Giovanni riesca sempre a mantenere un'aderenza alla realtà che lo pone come il più assennato tra i personaggi in scena; perché anche il suo capo in ufficio, bugiardo seriale che tradisce con estrema nonchalance la moglie portandosi le amanti (di età avanzata) in casa di Giovanni, di cui ha le chiavi, presenta un carattere dominante di spietatezza surreale, con punte di sadismo: è lui ad esempio a far conoscere la coppia protagonista presentando Giovanni in casa della festeggiata vestito da scout dopo avergli fatto credere che si andava a un party in maschera. Lo script è complessivamente di buona fattura, i momenti divertenti non mancano (spesso dovuti alle situazioni di imbarazzo estremo in cui Giovanni si viene a trovare) e la regia sa mantenere il focus su De Luigi e la Caprioli sfruttando bene i faccia a faccia tra i due, ispirati alle love-story più tradizionali ma puntellati quasi sempre da qualche singolarità che porta al sorriso. Abatantuono resta ai margini, confinato nel ruolo del padre della sposa un po' rimbambito con inspiegabili accenni a una latente omosessualità. Si ricorda qualche scena particolarmente azzeccata (la riunione in cui nell'organizzare una cena di beneficienza Giovanni propone di invitare come testimonial di richiamo l'inventore della cedolare secca, o l'incontro col padre della collega con cui ha forse trascorso una serata di sesso...), ma anche una tendenza ad allungare il brodo soprattutto nei troppi (per quanto brevi), superflui flashback con immancabile didascalia (due mesi prima, cinque anni prima...). Fortunatamente intervengono a spezzare la monotonia di alcuni momenti le frequenti notazioni sarcastiche del protagonista, capace di non farsi mai travolgere dalla tristezza nonostante una situazione che non lo può certo spingere all'allegria. Una commedia garbata, poco originale ma resa piacevole dalla bella vena del cast, senza eccezioni.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/10/21 DAL DAVINOTTI
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Rambo90 2/12/22 13:44 - 7795 commenti

I gusti di Rambo90

Divertente e amaro al tempo stesso. Le due puntate si snodano attorno a un De Luigi misurato e convincente e sanno alternare momenti sentimentali ad altri più smaccatamente comici (condotti benissimo da un ambiguo Abatantuono e dal cinico Betti). La regia si avvicina quanto più possibile a un taglio cinematografico, anche grazie a una buona fotografia e a musiche eleganti e ben piazzate. Riuscito anche il finale. Da vedere.

Galbo 29/12/22 19:24 - 12502 commenti

I gusti di Galbo

Più che una miniserie, un film diviso in due parti, incentrato sulla crisi di un rapporto matrimoniale, per lo più vista dalla parte del personaggio maschile. Fabio De Luigi domina la scena ed è molto bravo e credibile a rendere la natura malinconica del suo personaggio, quasi vittima incolpevole della situazione. Gli altri personaggi, a partire da quello femminile, sono più sfumati e talvolta poco funzionali alla storia. Il tutto è gradevole ma forse troppo tirato per le lunghe. Avrebbe beneficiato di una maggiore sintesi e di una maggiore cura degli altri personaggi.

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