Quadrat 1+2 - Corto (1982)

Una danza misteriosa: quella di quattro esseri coperti da lunghi mantelli e cappuccio diversamente colorati, che - secondo precisi schemi ritmici - percorrono un quadrato sui lati e le diagonali, evitando il centro. Un gioco coreografico che è soprattutto un gioco matematico basato sulla ciclicità e l’infinito. Beckett cala la sua intuizione in uno spazio poco luminoso e aggiunge delle percussioni, rendendo tutto ancor più enigmatico. Un film statico e dinamico al tempo stesso, portatore di un’azione che si traduce in stallo. Ipnotico.

Coreografia in spazi ristretti: i quattro attori interagiscono senza contatto tra loro evitando anche un ipotetico perno centrale. Andirivieni segnato dal numero di passaggi: anche la postura ciondolante al limite dell’abbattuto trasmette una forma di alienazione, ma di rasserenante convivenza. La seconda parte priva dei colori a velocità ridotta provoca sensazioni di straniamento, per comunicare caducità temporale e sconfitta.