Panorama du port d'Alger - Corto (1903)

Gli anni passano, ma il gusto di osservare una città dal mare, con una carrellata che accarezza il porto, rimane e Promio non si fa mancare l’occasione neanche con la capitale algerina. Che sfila davanti al nostro sguardo con grande lucentezza (Algeri era detta “la bianca”, no?), mostrandoci il suo volto marino con le facciate dei palazzi sull’acqua. Bella l’irruzione, a metà pellicola, di una sorta di piccolo piroscafo molto ravvicinato, che si proietta in avanti con un grande senso della profondità, interrompendo la visione piatta.

Si tratta di due film collegati sin dal titolo, che presentano un lungo carrello preso dal mare verso il porto di Algeri. Si resta colpiti dalla ricchezza dei palazzi e dalla frenesia del porto mercantile, con tanto di grandi scritte pubblicitarie. Si percepisce l'orgoglio coloniale e le immagini, francamente, diventano una azzeccata e credibile propaganda del medesimo.

Se non fosse per un barcone ripreso in primissimo piano nel quale si intravedono appena, colpisce in questo corto la quasi totale assenza di elementi umani. Una ripresa del mezzo acquatico e delle imbarcazioni portuali, a volte in primo piano, altre volte sullo sfondo come rassegna di oggetti natanti in un contesto che il cinema moderno definirà “post apocalittico”. Surreale.