Dramma che si regge sulla bravura dei protagonisti e una bella ambientazione isolana. Coppia in crisi subisce il dramma finale durante una vacanza: lei cade in acqua in mezzo al mare; potrà il marito raggiungerla per salvarla? Durante il viaggio l'uomo avrà modo di ripensare al loro rapporto. Buona pellicola drammatica con una superba Dickinson "a mollo" per metà film e il bravo Robertson. Buona presenza di caratteristi nel cast, bella ambientazione polinesiana. Non scontato il finale.
MEMORABILE: Il finale; La stanza d'albergo; L'incontro nel negozio; La caduta in acqua.
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OVERBOARD (1978)
Coppia in crisi in vacanza in barca in una bella isola tropicale (Polinesia) riceve il colpo di grazia, quando la moglie cade in acqua, e il marito addormentato dopo una sbronza non se ne accorge.
Tornato in sè l'uomo gira la barca e corre verso la moglie.
Potrà salvarla ?
Un buon dramma, nobilitato dall'interpretazione dei due protagonisti, che con la loro psicologia mostrano la distruzione di un amore (o forse no ?).
Angie Dickinson superba come sempre, bravo anche Cliff Robertson.
Molti caratteristi nel cast, tra cui Stephen Elliott vittima nella seria storica di Colombo (Testimone di se stesso) e co-protagonista nella serie nuova (Intrighi inspiegabili) nei panni del padre della Dickinson.
Il film (un enorme flashback) nonostante la lunga durata, risulta molto interessante da seguire e si fa apprezzare per il lato umano dei personaggi, che viene fuori.