Un americano si reca a Mombasa per rintracciare i responsabili della morte del fratello, ucciso dopo aver scoperto un giacimento di uranio. Avventuroso che fin da subito si tinge di giallo, con il classico meccanismo del whodunit. Wilde, anni prima di essere la preda nuda, si trova a contatto con popolazioni indigene e una natura ostile, tra feroci coccodrilli e letali serpenti. Il film alterna sapientemente momenti più leggeri ad altri più cupi, intrattenendo alla perfezione. Cast pregevole; buona la ricostruzione ambientale.
Avventuroso hollywoodiano come molti altri del periodo. Questa volta la storia si svolge in Africa con pregevoli location ed è centrata su un meccanismo giallo dalla soluzione tutt'altro che prevedibile. Ottimo l'apporto del cast in cui eccelle Lee che riesce a conferire l'ambiguità necessaria al suo personaggio. Confezione più che discreta (ottima la fotografia). Le parti di alleggerimento sono forse troppo deboli ed il finale è un po' tirato via ma nel complesso si tratta di un prodotto di buon livello che piacerà sicuramente agli appassionati del genere, e magari non solo a loro.
Un uomo arriva a Mombasa su invito del fratello, senonché apprende della sua morte, inaspettatamente. A chi attribuire l'assassinio? Agli uomini-leopardo o c'è sotto dell'altro? Il solito film dalle ambientazioni esotiche (molte finte) fatto di agguati, fogliame, animali pericolosi e incentrato sul contrasto uomo-carnale/donna-frigida, quest'ultimo almeno in apparenza. La verità si verrà a sapere sul finale che vedrà frettolosamente realizzarsi anche una storia d'amore tormentata. Il colpevole è ben identificabile sin da subito.
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