Missione di pace - Film (2011)

In missione nei Balcani, il capitano Vinciguerra vede il proprio lavoro osteggiato dal figlio pacifista. Interessante tentativo di importare in Italia la commedia satirica antimilitarista, il film del debuttante Francesco Lagi funziona sul versante della contrapposizione tra i due personaggi principali portatori di visioni opposte e si avvale una pregevole interpretazione di Silvio Orlando. Il film è purtroppo limitato da una trama poco interessante e non adeguatamente sviluppata, con inserti "onirici" che diluiscono la vicenda.

Al classico conflitto tra padre e figlio si intreccia una timida ironia antimilitarista, in una storia senza particolari guizzi che si adagia troppo sulla capacità del cast in cui non sfigura, in mezzo ad attori più affermati come Orlando e Timi, anche Francesco Brandi. La compostezza dell'aspetto satirico e una certa convenzionalità nelle parti drammatiche gli impediscono di spiccare il volo, rimanendo un'occasione sprecata. Eccessivamente tirato per le lunghe il finale nei boschi. Curiosa la presenza come attore del cantante Bugo, autore anche della gradevole colonna sonora.

Film che si pone in una terra di nessuno, proprio come il piccolo distaccamento di militari italiani in missione di pace. Il militare di carriera (che carriera non fa) e il figlio pacifista, ma con poco sale in zucca, primo ostacolo all'avanzamento del padre capitano, sono una facile contrapposizione per costruirci sopra una commedia. Il tono generale è sempre forzato, troppo anche per una commedia, senza però ottenere risultati che facciano divertire o riflettere. Farcito di slogan e luoghi comuni, con un Silvio Orlando spaesato in tutti i sensi.

Mettere insieme Bugo (che per l'occasione compone l'intera colonna sonora e appare come soldato-menestrello senza dire mai una parola), la Rohrwacher e Francesco Brandi è stato sicuramente un azzardo, essendo tutti elementi sobri e "poco movimentanti". Il povero Timi, che avrebbe potuto dare qualche sferzata al ritmo blando, è relegato in una zona onirica (che tra l'altro è quasi fastidiosa, oltre che inutile). Orlando salva il salvabile ma la storia, pur avendo un punto di partenza originale e interessante, è sviluppata debolmente. Ci fosse stato almeno Morgan...