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TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/12/10 DAL BENEMERITO PINHEAD80
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Pinhead80 4/12/10 12:31 - 4719 commenti

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Le difficoltà di una famiglia molto povera e condizionalbile dall'esterno (religione, politica) che al licenziamento del capofamiglia si ritrova a toccare il fondo. Lo sguardo attento del regista va a scavare in un microsistema (quello familiare) e ne mette in luce tutte le difficoltà comunicative che vengono sfruttate dall'esterno per colpevolizzare, domare, reprimere chi per ragioni economiche e socio-culturali non può (e non deve) emergere. La parte finale è da brividi. Borrows (nella parte di Liam) è bravissimo. Sottovalutato.
MEMORABILE: "Ho commesso un peccato tanto grave..."

Paulaster 16/05/14 10:11 - 4391 commenti

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Frears usa il mestiere per narrare una storia di sobborgo cattolicizzato: meno incisivo di un Mullan, sullo sfondo i lavoratori alla Loach. La pressione della Chiesa è abnorme rispetto a un bambino così piccolo e le reazioni del padre vengono proposte con un lavorìo psicologico alquanto abbozzato. Il finale punta a scioccare, ma la morale di chiusura non lascia impressioni particolari. Buoni le ambientazioni e il piglio irlandese.

Galbo 13/05/14 17:15 - 12380 commenti

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Merita una riscoperta questo film del versatile regista britannico Stephen Frears. Si tratta di una produzione televisiva con piena dignità cinematografica, valida sia per l'ottima ricostruzione ambientale di alcune classi sociali che si muovono nel contesto della Gran Bretagna degli anni '30 (siamo a Liverpool) e soprattutto per la indovinata figura del protagonista, personaggio difficilmente dimenticabile e affidato ad un giovanissimo attore davvero dotato.

Myvincent 6/01/15 23:03 - 3727 commenti

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Liam è un bambino balbuziente che s'inceppa soprattutto quando è più emozionato e di occasioni in tal senso non ne mancano di certo. Un bel film "sentimentale", in cui risalta agli occhi l'educazione cattolica in Inghilterra con tutto il suo carico di aberrazioni comportamentali, causa di conflitti ed errori senza via di scampo. Buona la ricostruzione degli ambienti popolari, con le tipiche quotidiane difficoltà di chi a malapena riesce a sbarcare il lunario.

Saintgifts 3/12/16 10:11 - 4098 commenti

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È noto come l'Inghilterra dell'epoca ammirasse il governo fascista in Italia: vedendo questo buon film di Frears si può capire anche il perché. In ogni caso il protagonista è senz'altro Liam, uno strepitoso Anthony Borrows, balbuziente negli stati d'ansia ma con una visuale ben precisa di tutto ciò che lo circonda. Ciò che lo circonda è, una volta di più, una guerra tra poveri, condita da antisemitismo, con la presenza di una chiesa cattolica intransigente e condizionante. Grigiore esterno e oscurità interna ricreano una triste realtà sociale.
MEMORABILE: La confessione cantata di Liam.

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