Leningrad Cowboys meet Moses - Film (1994)

Finiti in Messico e ormai male in arnese, i Cowboys disperano di poter a casa. Ma il loro redivivo manager, che si spaccia per Mosé, organizza il ritorno a casa. Commedia on the road ricca di imprevisti: parte in maniera loffia per poi riprendersi, in parte, col passare dei minuti. Non tutte le gag sono riuscite e spesso si palesa una certa ripetitività, ma non ci si annoia e ci si diverte, anche se il risultato finale non è pienamente convincente. Il personaggio di Moses e il suo motteggiare biblico sono però molto spassosi. Per chi ama Kaurismäki e i Cowboys.

Tornano i Leningrad Cowboys e questa volta per fare il viaggio al contrario. Dal Messico dove sono finiti (anche lì in disgrazia) all'amata patria pronta ad accoglierli di nuovo. A condurli nel viaggio il redivivo manager che si fa chiamare Mosè. Kaurismäki rispolvera il gruppo musicale dai lui lanciato per proporre un sequel che però non ha il mordente del suo predecessore. Anche se non mancano alcune trovate simpatiche, la sensazione generale è che manchi freschezza e che tutto sappia di già visto. Anche le esibizioni musicali non rendono come in passato. Simpatico ma niente più.