Lei mi odia - Film (2004)

Brillante dirigente di un'importante azienda farmaceutica, denuncia per corruzione alcuni colleghi ma perde il lavoro e si trova isolato anche sul piano personale. Film particolare ma non riuscito di Spike Lee, che inserisce troppa carne al fuoco (si parla di politica, corruzione, logiche industriali, ma anche di omosessualità ed emarginazione) e si trova a gestire un pasticcio narrativo, confuso e a tratti sconclusionato, e poco efficace come atto d'accusa morale della società odierna. Occasione mancata.

Non il migliore film diretto da Spike Lee (insieme a Miracolo a Sant'Anna), questo è evidente, però ho trovato troppo eccessive le critiche ricevute alla sua uscita. Il regista affronta molte tematiche, ma sembra che non lo faccia col piglio giusto, come invece in altri suoi film. Monica Bellucci è proprio una mummia! Bravo il protagonista.

Brillante manager di una multinazionale farmaceutica denuncia la propria azienda per aver speculato riguardo un nuovo medicinale contro l'AIDS. Licenziato in tronco, si ritrova con il conto congelato e una denuncia in corso... Lee è stato giustamente accusato di aver messo troppa carte al fuoco, dato che, come se non bastassero i guai lavorativi, economici e giudiziari, il protagonista si ritrova anche a fronteggiare le richieste particolari della sua ex lesbica aggressiva. Il risultato è un gran pasticcio a cui l'epilogo volutamente anticonvenzionale non pone rimedio. Velleitario.