Le premier cigare d'un collégien - Corto (1908)

Pur non presentando sviluppi men che prevedibili, questo corto può vantare sulla solita grande interpretazione di Linder (che però poco si adatta ad impersonare un collegiale, vista l'età). E' proprio sulla performance fisica, e sulle sue buffe espressioni facciali, che la comica basa tutto il suo appeal, perché la trama è ben poca cosa (il tentativo di un giovane di fumare il tanto sospirato "primo sigaro", anche per far colpo su altre persone). La conclusione è piuttosto fiacca, forse si poteva cercare una chiusa migliore.

Debole comica (circa cinque minuti) con Max Linder, qui diretto da Gasnier. Non c'è nulla di particolarmente interessante o sorprendente rispetto a quello che si poteva prevedere sin dal titolo, ad eccezione - forse - di un lungo primo piano su Linder, che abbozza simpatiche espressioni di disgusto. Finale di àmbito casalingo piuttosto modesto. Inoltre Max (con tanto di baffi) è poco giovane, per poter essere un collegiale credibile...

La mimica facciale e la fisicità di Max Linder sono fuori discussione, insomma l’attore è davvero un talento. Sta di fatto che questa comica è moscia, a cominciare dalla storia: lo studente che fuma un sigaro e si sente male. Passi per le smorfie in crescendo in primo piano, ma sul resto c’è poco da vedere e da divertirsi. Anzi, tante potenzialità sono semplicemente ignorate, e le scene si susseguono senza creatività, sprecando un’idea apparentemente curiosa, e calando nei soliti cliché. Trascurabile.

Un collegiale, nell'intento di fare colpo su due avvenenti ragazze, comincia a fumare un sigaro per darsi delle arie da grand'uomo. Gli effetti collaterali di questo gesto saranno tanto esilaranti quanto disastrosi. Max Linder è come al solito una maschera espressiva impressionante e riesce a rendere divertente una comica che tutto sommato non avrebbe grandi spunti di interesse. La parte finale forse poteva essere curata meglio e avrebbe portato il cortometraggio ad avere ben altro spessore. Peccato, perché Linder qui dimostra in toto tutto il suo enorme potenziale.