Le mele marce - Film (1974)
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Titolo originale: Open season
Anno: 1974
Genere: drammatico (colore)
Regia: Peter Collinson
Cast completo di Le mele marce
Note: Aka "The recon game" o "The cazadores". Tratto dal libro "The All-Americans" di David D. Osborn, che ha anche collaborato come co-adattatore alla sceneggiatura.
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Tutti i commenti e le recensioni di Le mele marce
TITOLO INSERITO IL GIORNO 13/06/11 DAL BENEMERITO FAUNO
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Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione ( vale mezzo pallino)
- Un film straordinario, quasi perfetto!:
Fauno - Davvero notevole!:
Ciavazzaro - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Kanon
Specie per quei tempi era terrificante pensare che dietro perfetti padri di famiglia si potessero nascondere dei reduci del Vietnam bisognosi di rivivere emozioni forti fino ad organizzare una caccia all'uomo. Purtroppo non è servito mettere al rogo questo film, visto che anche in Italia abbiamo avuto ben di peggio. Diciamo che per quasi un'ora scorre nella media, poi l'argine comincia a cedere e anche la mente dello spettatore viene spazzata via... Un richiamo ad Arancia meccanica c'è, ma è solo un'analogia. Ottimo De Mendoza, meglio anche di Fonda.
MEMORABILE: Il movente della vendetta, le umiliazione morali inflitte alla coppia...
La caccia è aperta, così come lo è la bocca, per gli sbadigli. La fiesta degli aguzzini c'è, ma son stato tentato ben più di tre volte tanto d'abbandonarla; piatta e monotona come la mia ex. Con molto meno ha fatto meglio Gastaldi con la sua scampagnata sulla spiaggia, mentre qui siamo alla totale abdicazione da un qualsivoglia argomento d'interesse. Ci dicono dalla regia che il libro sia spanne sopra; mi permetto il beneficio del dubbio. Si balla un passabile twist nel finale, ma le domande, per dirla alla Lubrano, nascono spontanee.
Molto interessante, dopo una prima parte nella media senza grandi guizzi il film parte in quarta con un notevole colpo di scena. Bellissima l'ambientazione lacustre, nella quale avviene la pericolosa partita. Cast incredibile, con metà del cinema di genere spagnolo in una sola pellicola: Liné, Andreu,Tovar, Branà, Heatherly. Ottimi i tre psicopatici cacciatori, superbo Holden (anche se si vede troppo poco) e le prede De Mendoza-Sharpe. Bellissima fotografia e grande suspense. Una pellicola che meriterebbe di esser conosciuta di più.
MEMORABILE: Il pantano/lago; I tre cacciatori a letto con le cameriere; L'ultima scena di De Mendoza; La voce che appare dal nulla; Il finale; I titoli di testa.
Peter Collinson HA DIRETTO ANCHE...
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- Digital ebbe a dire:
Quattro farfalle per un assassino ricordo che disse di averlo il tizio della trasmissione Stracult (Iochisono, mi pare), Un attico si deve sperare che esista sempre la pellicola.
Nel frattempo mi sono raccattato altri due Collinson ovvero L'assassino della domenica e La spia senza domani (titoli fortunatamente usciti in vhs).
Regista che, comunque, non mi ha mai convinto (prova ne sono i pessimi Delitto in silenzio e L'allucinante notte di una baby sitter)Ultima modifica: 24/02/18 09:17 da Buiomega71 - "L'assassino della domenica" e "L'allucinante notte di una baby sitter", sono invece per il sottoscritto pellicole degne di nota."Quattro farfalle.." una visione la merita.
- Solo per il cast questo film è un must (scusate la rima!). Se poi uno pretende di vedere scene stile Fulci con Lo squartatore di NY in un opera cinematografica del '72 allora è inutile che veda Le mele marce. Fra l'altro è importantissimo collegare la prima scena all'epilogo del film, altrimenti la visione si depotenzia di brutto. Potrei fare un parallelo con Cani arrabbiati in cui il prologo aggiunto in versioni successive della misteriosa presenza che geme dietro la tenda rende il film infinitamente più bello.Ultima modifica: 24/02/18 12:20 da Fauno
- E dopo un anno esatto dal mio ultimo intervento, tanto per confermare l'amore che ho per questo film, vi regalo un altro flano.Ultima modifica: 25/02/19 11:52 da Fauno
- Questo DEVE essere assolutamente recuperato col doppiaggio italiano!
- Molto gustosa questa versione iberica della pericolosa partita, con un grandissimo colpo di scena nel finale, che ribalta il tutto in maniera perfetta.
Condivido col caro Fauno l'opinione, inizialmente il film mi stava deludendo rimanendo nella media, ma poi dopo la fuga di De Mendoza e relativo finale il film decolla come una carrozza delle montagne russe.
Unica pecca il mitico Holden si vede troppo poco.
Per gli amanti del cinema di genere questo film è un paradiso, ci sono proprio tutti !!!
Helga Linè, Loreta Tovar, Simon Andreu,May Heatherly, Mabel Karr,
Frank Brana, Mabel Escano.
E i tre fantastici cacciatori, in particolare Fonda, ma anche il sottovalutato (dal cinema in generale intendo) Lynch e Law, per non parlare poi dell'adorato De Mendoza.
Bellissima la fotografia del maestro Fernando Arribas e l'ambientazione col lago/pantano.
L'inquietudine che danno i tre protagonisti è veramente forte, tre orridi psicopatici ma di bel aspetto e sempre ghignanti come iene pronte a mangiare la loro preda.
Il film ha anche un finale alternativo che potete vedere su youtube scrivendo Open Season 1974 e cercando la parte finale la n.8 mi pare con
SPOILER
Holden che non viene arrestato
FINE SPOILER - Il tuo post mi ha molto emozionato...son contento tu l'abbia apprezzato soprattutto per il collegamento delle scene iniziali con la confessione finale di Holden. Certo che il recupero della versione italiana sarebbe il massimo, e ti posso dire che le scene che mi hanno annichilito son state il commiato dal nipotino una volta che sempre Holden si va a costituire, e ancora di più l'insano progetto di compiere la caccia all'uomo anche in ambito cittadino. Pazzesco anche vedere l'ilarità, quasi la normalità con cui i tre portano a termine la loro perversione. Unica pecca: essendo un film americano e non europeo e in particolare italiano, ha molto meno drammaticità, essendo, quasi per tradizione, più impostato sull'azione, con qualche sfumatura verso l'avventuroso. Basti anche pensare i generi in cui Fonda e Lynch andavano per la maggiore; magari un altro attore al suo debutto avrebbe avuto un trampolino di lancio ottimale per una brillante carriera. Nondimeno resta un "must" a tutti gli effetti, e una volta in più lo confermo come uno dei miei più preziosi inserimenti. A presto, amico e collega Ciavaz ;-);-)
