Lamborghini - Film (2022)

Prendete una fiction televisiva di medio livello, conditela con paesaggi e battute scontate, lasciate perdere ogni velleità autoriale o di arricchimento dei personaggi ed eccovi servito un biopic che non scalda affatto i cuori, nonostante l'impegno di Grillo e una certa cura di costumi e ambienti. Musiche più da balera che roboanti e macchine belle lucide ma con poca anima, poco sudore intorno. E con un confronto tra Lamborghini e Ferrari forse romanzato nella premessa ma che si risolve in una desolante sfida tra galletti al semaforo in cui pure il povero Byrne affonda. Peccato.

Finita la guerra, un ragazzo di famiglia contadina si mette a costruire trattori, iniziando una parabola che lo porterà a diventare il produttore di una delle automobili più prestigiose del mondo... Personaggio interessante, biopic scadente in cui è difficile individuare il maggior difetto tra un'estetica da soap latino-americana, una sceneggiatura che non mette a fuoco i personaggi e con dialoghi oscillanti tra il retorico e il banale, una rappresentazione fasulla dell'Italia, una ost con scelte a caso. Forse il meno colpevole è Grillo, che almeno ci mette un poco di impegno.

Qui Amazon, nel voler rappresentare la storia dell'imprenditore automobilistico Ferruccio Lamborghini, produce la classica "americanata". Una storia sulla carta assai interessante si trasforma in un prodotto televisivo di scarsa qualità di tipo meramente illustrativo e nel quale non traspare minimamente la personalità del personaggio, tantomeno ne viene evidenziata l'italianità come tratto distintivo. Il film inoltre non contestualizza la vicenda in modo adeguato, specie nel confronto con gli altri personaggi (Ferrari). Anche Grillo, un buon caratterista, fallisce la prova da protagonista.

La vita di Ferruccio Lamborghini è stata senza dubbio interessante, ma questo film targato Amazon non gli rende affatto merito. La prima parte è pur interessante, e mette in luce la voglia di Ferruccio di diventare un imprenditore di successo, ma è lo sviluppo complessivo a non convincere, specie nella rappresentazione di un'Italia ben distante dalla realtà. Nel cast il migliore è Grillo (ovvero Lamborghini da adulto), ma da solo non permette al film di uscirne promosso. Pessimo il finale.